Dylan Thomas: differenze tra le versioni

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===La morte a New York===
{{quote|E la morte non avrà più dominio. / Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi, / Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare; / Dove un fiore spuntò non potrà un fiore / Mai più sfidare i colpi della pioggia.|D. Thomas, ''E la morte non avrà più dominio''}}
Nel corso di un suo viaggio negli Stati Uniti, incontrò nel 1953 a New York [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] (a cui Thomas era stato fatto conoscere da [[Wystan Hugh Auden|W.H. Auden]]); il poeta e il musicista simpatizzarono subito e decisero di intraprendere una collaborazione per un libretto d'opera che però non vide mai la luce.<ref>[http://www.kcatalog.org/index.php/browse-chapters/kcatalog/284-k084-in-memoriam-dylan-thomas K Catalog, K084 In memoriam Dylan Thomas]</ref> L'autore soffriva di problemi respiratori fin da giovanissimo, aggravati dall'alcolismo e il quarto viaggio negli Stati Uniti fu anche l'ultimo: arrivò il 20 ottobre 1953, già in cattive condizioni ([[bronchite]] cronica, [[enfisema polmonare]] causato dal [[Tabagismo|fumo di sigaretta]], [[asma]] e forse [[Diabete mellito di tipo 2|diabete]]), per un ciclo di conferenze sulla poesia organizzato da Malcom Brinnin. Il 26 ottobre, qualche giorno dopo, solo grazie ad una iniezione di [[cortisone]] del dottor Milton Feltenstein, Thomas riuscì a fare due performance di ''Under Milk Wood'', dopo le quali ebbe un crollo. Il giorno seguente non poté neanche trattenersi a un party organizzato in suo onore, in occasione del suo trentanovesimo compleanno. A New York il 2 novembre si erano registrati livelli di [[smog]] elevatissimi e alla fine del mese le persone morte a causa di problemi respiratori legati allo smog ammontavano a circa duecento. Thomas, soffrendo già di patologie broncopolmonari, ne risentì molto. Per dormire assunse un'alta dose di [[fenobarbital]]. La notte del 3 novembre andò in un bar e affermò di aver bevuto 18 bicchieri di [[whisky]] (secondo il proprietario del bar non più di sei).<ref>Brinnin, J. (1955), pag. 274</ref>
[[File:Dylan Thomas's grave - geograph.org.uk - 4422094.jpg|thumb|220px|Sepoltura di Dylan Thomas]]
Il 4 novembre, sempre più affannato e sofferente, fu visitato nuovamente dal dottor Feltenstein che gli iniettò una robusta dose di [[morfina]] per sospetto [[delirium tremens]] ([[sindrome da astinenza da alcol]]). I risultati furono pessimi tanto che dopo poco il paziente divenne [[Cianosi|cianotico]], riuscendo a respirare con sempre maggiori difficoltà. Quando arrivò l'ambulanza era già in [[coma]]. I medici dell'ospedale pensarono che fosse in preda a [[encefalopatia epatica]] o [[coma etilico]]. Si è in seguito ritenuto, anche da parte della famiglia e di biografi<ref>David N. Thomas, ''Fatal Neglect: Who Killed Dylan Thomas?'', (2008)</ref>, che la morte di Thomas sia stata causata dal grave errore diagnostico del medico, che credeva che si trattasse di sintomi da astinenza, poi esclusi; la morfina somministrata in dose troppo alta aggravò le condizioni polmonari di Thomas portandolo ad una fatale [[Insufficienza respiratoria acuta|insufficienza respiratoria]] e a danni cerebrali irreversibili. Sottoposto a [[tracheotomia]], morì in ospedale il 9 novembre, a 39 anni, apparentemente per [[emorragia cerebrale]]. L'autopsia rivelò che, benché Thomas fosse deceduto di [[polmonite]], il problema principale era un grosso [[edema cerebrale|edema]] al cervello, non diagnosticato, causato da una sacca di [[liquido cerebrospinale]], probabile conseguenza ([[ipernatriemia]]) di [[disidratazione]] da alcol, o da [[Ipossia|mancanza di ossigeno]], o da [[allergia]] alla morfina. Nonostante il suo alcolismo, il fegato mostrava invece solo lievi segni di [[cirrosi epatica]], benché avesse un'avanzata [[Steatosi epatica|steatosi]].<ref name=williams/>