Lavatrice: differenze tra le versioni

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[[File:Lavatrice in legno storica.jpg|thumb|Esemplare storico di lavatrice in [[legno]]]]
La '''macchina lavatrice''', più semplicemente '''lavatrice''', è un [[elettrodomestico]] utilizzata per il [[Pulizia|lavaggio]] automatico degli [[indumenti]]. Per effettuare il ciclo di lavaggio utilizza solitamente l'[[acqua]] in abbinamento a [[Detergente|detergenti]], ma esistono altri dispositivi di lavaggio che eseguono il [[lavaggio a secco]] facendo uso di [[solventi organici]], di solito utilizzati in esercizi specializzati.
 
La lavatrice fa parte della categoria dei "grandi elettrodomestici", anche chiamati "elettrodomestici bianchi", a cui appartengono anche il [[frigorifero]], il [[congelatore]], la [[lavastoviglie]], la [[lavasciuga]] e il [[Condizionatore d'aria|condizionatore]].<ref name=Paoloni>{{treccani|i-bianchi-la-tecnologia-in-cucina_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Tecnica)|I 'bianchi': la tecnologia in cucina|autore=Giovanni Paoloni|accesso=19 dicembre 2023}}</ref>
 
Si distingue fra lavatrici finalizzate all'utilizzo domestico (chiamate anche '''lavabiancheria''') e quelle per uso industriale.
Si distingue fra lavatrici finalizzate all'utilizzo domestico e quelle per quello industriale. Nell'uso industriale lo scopo delle lavatrici non è solo quello di lavare vestiti, ma di operare anche su [[fibre tessili]] non lavorate, [[Filato|filati]] e pezze di [[Tessuto (materiale)|tessuto]]. Il lavaggio può essere finalizzato alla rimozione di sporcizia, di residui di [[tintura]] o di filati d'appoggio utilizzati durante la lavorazione. La [[lana]] appena tosata viene lavata per eliminare lo strato di grasso presente sulla fibra.
 
In [[edilizia]] esistono macchine lavatrici utilizzate per il lavaggio e la cernita di [[ghiaia]] e [[pietra|pietrame]] da costruzione; nell'industria [[olio|olearia]] si usano macchine lavatrici per il lavaggio delle [[oliva|olive]] preliminare alla molitura; in entrambi i casi il principio di funzionamento è sostanzialmente lo stesso delle lavabiancheria, si basa cioè su un cestello forato che viene riempito d'acqua e fatto ruotare.
 
== Storia ==
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In Italia, invece, si adottò inizialmente il modello americano, con agitatore ad una vasca e mangano per la strizzatura ([[Candy (azienda)|Candy]] modello 50, prodotta nel 1947), poi il modello classico a due vasche, semi-automatico (Candy bi-matic, prodotta nel 1957, Rex-Zanussi mod. 250, prodotta alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]]) e, in seguito sulla scia dei moltissimi modelli automatici importati dalla Germania anche in Italia si proseguì la produzione di lavatrici automatiche a modello tedesco, quindi a cestello (ad asse orizzontale) con i modelli (Candy Automatic, 1959, [[Rex-Zanussi]] modello 260 etc.) ulteriormente evoluti nelle superautomatiche a seguito dell'adozione delle vaschette per il detersivo separate (per pre-lavaggio, lavaggio, additivi di risciacquo). Le lavatrici hanno raggiunto la maturità di prodotto negli anni successivi, che in Europa si è concentrata in particolare sull'[[efficienza energetica]], raggiungendo di fatto un livello di riferimento a livello globale in termini di riduzione di consumo d'acqua ed energia.
 
== DescrizioneTipi e funzionamento ==
=== Funzionamento ===
Il funzionamento di una lavatrice è basato su una vasca di plastica che contiene il "cestello", ovvero una vasca più piccola forata, solitamente in acciaio, dove si mettono gli indumenti da lavare, viene riempito d'acqua e detersivi e mantiene gli indumenti da lavare in ammollo; il tutto viene fatto ruotare a una certa frequenza di giri al minuto in funzione del programma desiderato, con le rotazioni intervallate da fasi di quiete e con, periodicamente, il rilascio dell'acqua presente all'interno e il caricamento di nuova. Quella per il lavaggio può essere riscaldata mediante una [[Resistore|resistenza]] elettrica oppure prelevata già calda da una fonte esterna. L'utente deve selezionare, a mezzo di comandi analogici o digitali, un programma di lavaggio specifico; una volta che la macchina è avviata, un [[Temporizzatore|timer]] meccanico oppure una [[scheda elettronica]] si occupano di gestire automaticamente tutte le operazioni da compiere per il lavaggio. Si distinguono due tipi di lavatrice: a carica frontale e a carica dall'alto.
 
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=== Il futuro ===
[[File:Sock clips (round) 01.JPG|thumb|Strumento per appaiare preventivamente le calze già al momento dell'immissione nel cesto del bucato o nella lavatrice.]]
Alcuni modelli di lavatrice hanno porte [[USB]] o dispositivi [[Wi-Fi]] per essere collegate a sistemi di [[domotica]]. Una Un'importante innovazione è stata attuata dalla svizzera "V zug", con la creazione di una lavatrice dotata di pompa di calore e quindi capace, a parità di temperatura di lavaggio, di dimezzare il consumo effettivo di elettricità. La via dell'impiego di pompe di calore nelle lavatrici non è attualmente seguita da altri produttori, poiché l'Energy Label europea non richiede che la temperatura dichiarata per i cicli di lavaggio esaminati venga effettivamente raggiunta: risulta quindi più conveniente, per consumare meno energia, scaldare meno l'acqua allungando al contempo la durata del lavaggio.<br />
Con la medesima logica di produzione, la lavatrice trova impiego nell'industria meccanica, come [[macchina a controllo numerico]], monostadio e multiporta, in azione fra la fine delle [[Lavorazione dei metalli#Macchine utensili|lavorazioni interne]] dei metalli e l'inizio dei montaggi finali<ref>{{cita web | formato = pdf | url = http://tesi.cab.unipd.it/23535/1/Tesi_Zardini_Federico.pdf | titolo = La robotizzazione di celle di lavoro e la riduzione dei tempi i set-up per il miglioramento del processo produttivo industriale | data = 27 aprile 2010 | editore = Università di Padova | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181102060303/http://tesi.cab.unipd.it/23535/1/Tesi_Zardini_Federico.pdf | urlmorto = no | accesso = 18 aprile 2019 | dataarchivio = 2 novembre 2018 }}</ref><ref>{{cita web | url = https://www.politesi.polimi.it/bitstream/10589/91765/1/2014_04_Bellora.pdf | formato = pdf | titolo = Il caso transfluid: analisi dei processi, identificazione dei gap e introduzione di azioni correttive | pp = 92-93| editore = Politecnico di Milano|urlarchivio = |urlmorto =no}}</ref>.
 
=== EcologiaLavatrici industriali ===
Si distingue fra lavatrici finalizzate all'utilizzo domestico e quelle per quello industriale. Nell'uso industriale lo scopo delle lavatrici non è solo quello di lavare vestiti, ma di operare anche su [[fibre tessili]] non lavorate, [[Filato|filati]] e pezze di [[Tessuto (materiale)|tessuto]]. Il lavaggio può essere finalizzato alla rimozione di sporcizia, di residui di [[tintura]] o di filati d'appoggio utilizzati durante la lavorazione. LaAd esempio, la [[lana]] appena tosata viene lavata per eliminare lo strato di grasso presente sulla fibra.
 
In [[edilizia]] esistono macchine lavatrici utilizzate per il lavaggio e la cernita di [[ghiaia]] e [[pietra|pietrame]] da costruzione; nell'industria [[olio|olearia]] si usano macchine lavatrici per il lavaggio delle [[oliva|olive]] preliminare alla [[molitura]]; in entrambi i casi il principio di funzionamento è sostanzialmente lo stesso delle lavabiancheria, si basa cioè su un cestello forato che viene riempito d'acqua e fatto ruotare.
 
== Impatto sull'ambiente ==
Dal 1º aprile 1996<ref>{{Cita web|url =https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A01995L0012-20070101&qid=1615049817198|titolo = DIRETTIVA 95/12/CE DELLA COMMISSIONE}}</ref> le lavatrici per uso domestico devono essere dotate dell'[[Classi di efficienza energetica|etichetta di efficienza energetica]], che suddivide le apparecchiature in 7 classi di efficienza energetica da "A" (più efficiente) a "G" (meno efficiente), a seconda di una serie di parametri verificati con un ciclo di lavaggio di cotone a 60&nbsp;°C.
In seguito al raggiungimento della classe "A" dalla quasi totalità delle apparecchiature, dal 20 Dicembre 2011<ref>{{Cita web|url =https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32010R1061|titolo = REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 1061/2010 DELLA COMMISSIONE}}</ref> è entrata in vigore una nuova etichetta energetica che include classi di efficienza superiori alla classe "A": "A+", "A++" e "A+++", con ciascun "+" a indicare una riduzione del 10% del consumo rispetto alla classe energetica "A". Dal 1º Marzo 2021, con l'introduzione del regolamento [[Unione europea|UE]]. 2019/2014<ref>{{Cita web|url =https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1575536811417&uri=CELEX:32019R2014|titolo = REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2019/2014 DELLA COMMISSIONE}}</ref>, l'etichetta energetica è stata riscalata, abbandonando i "+" e ritornando a una classificazione più intuitiva dalla classe "A" (più efficiente) a "G" (meno efficiente). A esempio, una lavatrice che con la precedente regolamentazione avrebbe fatto parte della classe "A+++" ora si ritrova in classe D, pur non avendo variato i suoi consumi (le nuove classi A, B e C, infatti, essendo di recentissima generazione, non erano state ancora valutate nella scala delle A+)<ref>https://www.trovaprezzi.it/magazine/lifestyle/nuove-classi-energetiche-a-cosa-corrispondono</ref>. Questa scelta è stata presa per rendere più facilmente distinguibili i prodotti più efficienti, dato che ormai quasi tutti i prodotti facevano parte delle più alte classi di efficienza energetica. L'etichetta energetica fornisce inoltre altre informazioni sul prodotto, come il consumo idrico in litri, l'emissione di rumore aereo, la capacità di carico in kg e altre informazioni che variano a seconda del modello.