Sciacca: differenze tra le versioni

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Sotto la dinastia sveva, Sciacca ottenne lo status di città demaniale, godendo di diversi privilegi. La città era retta da un magistrato, con il diritto d'inviare i propri rappresentanti al Parlamento. [[Federico II di Svevia]] e [[Manfredi di Sicilia]] confermarono i privilegi di cui godeva la città.
 
Nel 1355, la città passò in mano ai Peralta. A Sciacca fu istituita la carica di Capitano di guerra per la difesa della città. Tale compito fu affidato a [[Guglielmo Peralta]]che che, oltre ad essere conte di Caltabellotta, poiché era apparentato col re, possedeva vasti territori avuti in eredità, per occupazione o per concessione regia. Dal re aveva ottenuto la rappresentanza della Magna Curia, cioè l'istituzione di una suprema autorità con funzioni giudiziarie inappellabili.
 
===Simboli===