Corvus corax: differenze tra le versioni
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[[File:Corbeau-ornitho'log.ogg|thumb|Richiamo]]
[[File:Corvus corax -Tefia, Lanzarote, Canary Islands, Spain-8.jpg|thumb|Esemplare intento a gracchiare a [[Lanzarote]]]]
I corvi imperiali comunicano fra loro mediante una vasta e complessa gamma di suoni: finora le vocalizzazioni di questi animali sono state classificate in una serie di categorie che varia a seconda dei pareri da 15 a 34, la maggior parte delle quali ha la funzione di comunicare coi conspecifici<ref>{{cita|Gwinner (1964)|pp.
I corvi imperiali sono inoltre eccellenti imitatori: essi sono infatti in grado di imitare quasi alla perfezione svariati suoni, come versi di altri animali, rumori di attrezzi o anche la voce dell'uomo, imparando intere frasi anche dopo averle ascoltate una sola volta. Qualora i due componenti di una coppia vengano separati, o per qualche motivo uno dei due non riesca a trovare l'altro, essi cominciano a riprodurre i richiami del consorte disperso per incoraggiarne il ritorno<ref>{{cita|Goodwin|p. 142}}.</ref>.
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Magistrale in questo senso è il caso di Roa, corvo tenuto per anni dal padre dell'[[etologia]] [[Konrad Lorenz]]: quando lo studioso si avventurava in aree dove l'uccello aveva in passato subito delle esperienze spiacevoli, esso compiva il rituale dell'induzione al volo (consistente nel posizionarsi alle spalle dell'esemplare che si vuole indurre ad alzarsi in volo e agitare la coda, per poi volare verso l'alto e controllare che esso abbia effettivamente spiccato il volo), nel tentativo di farsi seguire lontano dal luogo in questione. Quando si accorgeva che l'etologo non lo aveva assecondato, Roa non esitava a ripetere l'operazione, accompagnandola con la ripetizione a voce spiegata del proprio nome. Il verso che accompagna questa operazione è invece solitamente un ''cracracrac'' profondo e gutturale, che effettivamente l'animale era solito ripetere per invitare all'involo i conspecifici: in questo caso però l'uccello, sentendosi spesso chiamare "Roa" dall'uomo, aveva associato questa parola col verso di richiamo di quest'ultimo, e pertanto come tale lo utilizzava nei confronti di Lorenz<ref>K. Lorenz, ''L'anello di re Salomone'', pagg. 108-109, ed. Bompiani</ref>.
Un esperimento mirato a testare l'abilità dei corvi imperiali nella risoluzione dei problemi fu la cosiddetta "prova dell'impiccato": a un trespolo a forma di "L" rovesciata venne appeso un pezzo di carne legato all'estremità di una corda e posto ad altezza tale che l'animale non potesse raggiungerlo né direttamente dal trespolo, né dal terreno, bensì sarebbe stato costretto (previo ragionamento) ad arrotolare man mano la corda attorno al trespolo sino a poter raggiungere la carne. Su un campione di cinque corvi imperiali, ben quattro riuscirono a raggiungere la carne seguendo questo procedimento<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Heinrich |nome=Bernd |anno=1995 |titolo=An Experimental Investigation of Insight in Common Ravens (Corvus Corax) |rivista=The Auk |volume=112 |numero=4 |pp=
I corvi possono inoltre spingere animali di altre specie a compiere lavori vantaggiosi per entrambi gli animali, che il corvo non sarebbe in grado di svolgere da solo: ad esempio, essi utilizzano i propri richiami per attrarre [[Canis lupus|lupi]] e [[Canis latrans|coyote]] nei pressi di carcasse di animali morti da poco, in modo tale che questi aprano la carcassa, rendendo le interiora accessibili ai corvi<ref>{{Cita web|url= http://www.pbs.org/wnet/nature/ravens/ravens.html|titolo= PBS Nature|accesso= 7 maggio 2007|editore= [[Public Broadcasting Service]]|dataarchivio= 17 luglio 2008|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20080717192617/http://www.pbs.org/wnet/nature/ravens/ravens.html|urlmorto= sì}}</ref>.
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=== Alimentazione ===
[[File:Common Raven Nationalpark Bayerischer Wald 01.jpg|thumb|Un corvo imperiale dilania la preda col forte becco]]
I corvi imperiali sono animali [[onnivori]] e assai opportunisti: la loro dieta comprende tutto ciò che di commestibile l'animale riesce a trovare, pertanto può variare anche in maniera piuttosto marcata a seconda della latitudine, della stagione e della disponibilità locale di cibo<ref>{{cita|Nogales, Hernández|pp.
[[File:Common raves landfill.jpg|thumb|left|Corvi imperiali in una [[discarica]]]]
Il corvo imperiale è una delle poche specie di corvidi che preda attivamente altri animali, non comportandosi quindi solo da semplice spazzino: oltre a [[insetti]] e altri [[invertebrati]], esso si nutre infatti anche di [[anfibi]], [[rettili]], piccoli [[mammiferi]], [[uccelli]] (anche di dimensioni paragonabili alle sue) e delle loro uova<ref>{{cita|Heinrich (2002)}}.</ref>. In caso di necessità, esso non disdegna di rovistare nelle [[feci]] alla ricerca di insetti [[coprofagia|coprofagi]] e porzioni non digerite di cibo mentre nelle aree scarsamente antropizzate o in quelle dove non viene perseguitato esso frequenta le discariche, dove trova cibo a volontà e spesso si stabilisce in via definitiva, addirittura nidificandovi<ref>{{cita|Kristan, Boarman, Crayon|pp.
[[File:Corvus corax laurencei.jpg|thumb|Esemplare della sottospecie ''laurencei'' si alimenta nel [[parco nazionale del Deserto]]]]
Per procacciarsi il cibo, i corvi imperiali hanno adottato tutta una serie di strategie, alcune delle quali anche molto ingegnose: durante l'inverno, quando il cibo scarseggia, essi sono soliti seguire gli animali carnivori, allo scopo di nutrirsi dei resti delle loro prede<ref>{{cita|Stahler, Heinrich, Smith|pp.
[[File:With prey (dead chamois) there are alway ravens (corvus corax) to eat the meat - panoramio.jpg|thumb|left|Stormo di corvi accorre a cibarsi della carcassa di un [[rupicapra rupicapra|camoscio]] in [[Tirolo]]]]
Il corvo imperiale è solito immagazzinare il cibo in eccesso (in particolare i cibi ricchi di grassi, ma anche granaglie e ossa) in nascondigli, che l'animale ha cura di dislocare in vari luoghi, sicché, qualora una di queste dispense venga scoperta e depredata (cosa che succede assai regolarmente fra i corvi), l'animale non rimanga a bocca asciutta. I corvi, infatti, si osservano a vicenda durante i banchetti a base di carcasse, in modo tale da poter localizzare le dispense dei conspecifici e depredarle durante la loro assenza. Per evitare questi furti gli animali spesso si allontanano anche di molto dal proprio territorio, al fine di nascondere il proprio bottino al riparo da occhi indiscreti<ref>{{Cita web|lingua= en|url= http://www.gi.alaska.edu/ScienceForum/ASF14/1426.html|titolo= The Raven's Game of Hide and Seek|accesso= 20 dicembre 2009|autore= Ned Rozell|sito= Alaska Science Forum|editore= [[University of Alaska Fairbanks]]|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070611185753/http://gi.alaska.edu/ScienceForum/ASF14/1426.html|dataarchivio= 11 giugno 2007|urlmorto= sì}}</ref>, oppure scavano falsi nascondigli, riempiendoli con sassi o altro materiale non commestibile, al fine di depistare gli eventuali ladri<ref>{{cita|Marzluff, Angell, Ehrlich|p. 230}}.</ref>. Oltre a derubarsi a vicenda, i corvi imperiali possono saccheggiare le provviste anche ad altre specie, come ad esempio la [[volpe artica]]<ref>{{cita|Careau, Lecomte, Giroux, Berteaux|pp.
Accanto ad atti di opportunismo ai danni del prossimo, il corvo imperiale mostra anche atti di generosità apparentemente disinteressata: ad esempio, i giovani (soprattutto quelli più forti, dalla posizione sociale elevata nell'ambito di un gruppo), una volta individuata un'abbondante fonte di cibo (come ad esempio una grossa carcassa), sono soliti emettere forti richiami al fine di attirare i gruppetti di giovani nelle vicinanze<ref>{{Cita web|lingua=en|url= http://www.pbs.org/lifeofbirds/brain/|titolo= Bird Brains|accesso=20 dicembre 2009|autore= Gareth Huw Davies|sito= The Life of Birds|editore= PBS}}</ref>. Questo comportamento è stato interpretato da alcuni studiosi come finalizzato alla creazione di una disparità numerica notevole fra i giovani e gli adulti presenti nei pressi della fonte di cibo, condizione questa necessaria per permettere ai primi di cibarsi senza essere scacciati da questi ultimi<ref>{{cita|Heinrich (1989)}}.</ref>.
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[[File:Corvus corax tingitanus MHNT 232 HdB Djebel Messaad Algerie.jpg|thumb|Uova]]
Le uova, in numero variabile da tre a sette, vengono deposte a intervalli di 24-48 ore: esse hanno colorazione verde-bluastra, con maculature di grigio e di bruno, e in proporzione alla mole dell'adulto appaiono straordinariamente piccole. La femmina le cova per le tre settimane necessarie all'incubazione, durante le quali non si alza mai dal nido e viene nutrita dal maschio con cibo rigurgitato<ref>{{cita|Gwinner (1965)|pp.
[[File:Corvus corax juvenile 05.jpg|thumb|left|Nidiacei a [[Veldhoven]]]]
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I giovani corvi imperiali, assai simili agli adulti, anche se di minori dimensioni e dagli occhi di colore grigio-bluastro anziché bruno<ref>{{cita|Goodwin|p. 138}}.</ref>, si riuniscono in gruppetti composti mediamente da una quindicina d'individui: essi sono estremamente curiosi e mostrano interesse per qualsiasi novità venga loro proposta (in particolare per gli oggetti tondi e luccicanti), curiosità che tuttavia perderanno gradualmente con l'età adulta, al punto di diventare spiccatamente [[neofobia|neofobici]] durante la vecchiaia<ref>Kijne M & Kotrschal K (2002) "Neophobia affects choice of food-item size in group-foraging common ravens (''Corvus corax'')". ''Acta ethologica'' '''5'''(1): 13-18</ref>. I giovani sono inoltre soliti mostrare comportamenti fini a sé stessi, identificabili con il [[gioco]]: ad esempio, sono stati osservati dei giovani scivolare sulla neve per puro divertimento<ref>{{en}}{{collegamento interrotto|1=[http://wwwsoc.nii.ac.jp/osj/japanese/katsudo/Journal_E/ornsci1_1pdfs/os010207.pdf Osservazioni di giovani corvi imperiali intenti a giocare sulla neve sull'isola di Hokkaido (Giappone)] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, oppure servirsi di [[Vulpes|volpi]] o [[Canis familiaris|cani]] affamati come ignari compagni per l'[[acchiapparella]]<ref>{{cita|Savage|pp. 70-71}}.</ref>. Anche in età adulta, i corvi mostrano comportamenti interpretabili come forme di gioco: un esempio sono i voli acrobatici, che parrebbero non avere alcun altro scopo se non quello di procurare divertimento all'animale<ref>{{cita|Savage|p. 76}}.</ref>.
I corvi imperiali sono uccelli piuttosto longevi: mentre in natura vivono al massimo fino a 15 anni, gli esemplari tenuti in cattività oltrepassano anche di molto questo limite, superando i 40 anni d'età e arrivando in alcuni casi a sfiorare gli 80<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Clapp |nome=Roger B. |coautori=M. Kathleen Klimkiewicz and Anthony G. Futcher |anno=1983 |titolo=Longevity records of North American birds: Columbidae through Paridae |rivista=Journal of Field Ornithology |volume=54 |numero=2 |pp=
== Distribuzione ==
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* ''Corvus corax sinuatus'' {{zoo|[[Johann Georg Wagler|Wagler]]|1829}} - di piccole dimensioni e dal becco piccolo e relativamente sottile, diffusa dalla [[Columbia Britannica]] al [[Nicaragua]] attraverso le [[Grandi Pianure]], le [[Montagne Rocciose]], il [[Gran Bacino]] e il [[Messico]];
* ''Corvus corax clarionensis'' {{zoo|[[Lionel Walter Rothschild|Rothschild]] & [[ernst Hartert|Hartert]]|1902}} - diffusa in [[California]] e [[penisola di Bassa California|Baja California]] (nonché sull'[[isola Clarión]]), a est fino al [[deserto del Mojave]];
* ''Corvus corax varius'' {{zoo|[[Morten Thrane Brünnich|Brünnich]]|1764}} - di taglia intermedia fra la sottospecie nominale e ''principalis'', caratterizzata da piumaggio meno lucente e da un caratteristico anello di piume biancastre attorno alla base del becco, diffusa in [[Islanda]] e alle [[Isole Fær Øer]] (dove era diffusa inoltre una [[polimorfismo (biologia)|variante geografica]], il [[corvo pezzato]], attualmente [[estinzione|estinta]]<ref>{{cita|Droste|pp.
* ''Corvus corax corax'' {{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|1758}} - la sottospecie nominale, caratterizzata da becco corto e tozzo, piuttosto arcuato, diffusa dalle [[isole britanniche]] allo [[Enisej]] attraverso [[Fennoscandia]], [[Europa occidentale]], [[Europa centrale|centrale]] e [[europa orientale|orientale]], [[Russia europea]] e [[Siberia]];
* ''Corvus corax hispanus'' {{zoo|Hartert & [[Otto Kleinschmidt|Kleinschmidt]]|1901}} - diffusa nella [[Penisola iberica]], in [[Italia]] (comprese [[Sicilia]] e [[Sardegna]]), in [[Corsica]] e alle [[isole Baleari|Baleari]];
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* un clade cosiddetto [[california]]no, comprendente le sottospecie ''sinuatus'' e ''clarionensis'', oltre alle popolazioni diffuse nel sud-ovest degli Stati Uniti;
* un clade cosiddetto olartico, comprendente le rimanenti sottospecie;
Le due cladi avrebbero cominciato a differenziarsi circa due milioni di anni fa<ref>{{cita|Omland, Tarr, Boarman, Marzluff, Fleischer|pp.
[[File:Corvus corax clarionensis, Point Reyes National Seashore.jpg|thumb|left|Esemplare della sottospecie ''sinuatus'' a [[Point Reyes Station (California)|Point Reyes Station]]]]
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[[File:Corvus corax arizona.jpg|thumb|left|Due esemplari in un ''[[ranch]]'' dell'[[Arizona]]]]
[[File:Corvus corax ca.jpg|thumb|Un corvo imperiale in ambiente rurale: i corvi, sebbene tendano a evitare le aree antropizzate, possono tranquillamente coabitare con l'uomo]]
Sebbene in alcune parti del proprio areale sia stato registrato un declino delle popolazioni, dovuto alla perdita dell'''[[habitat]]'' naturale e in alcuni casi anche alla persecuzione diretta da parte dell'uomo, il corvo imperiale risulta un animale assai comune nel proprio areale, sebbene piuttosto difficile da avvistare e osservare, a causa della sua naturale riservatezza: in alcune aree, come ad esempio il [[deserto del Mojave]], la specie ha addirittura prolificato in maniera tale da risultare nociva, poiché danneggia i raccolti nutrendosi di frutti e granaglie, mentre pare abbastanza difficile che i corvi imperiali siano in grado di sopraffare [[Ovis aries|agnelli]], [[Capra hircus|capretti]] e [[Bos taurus|vitelli]] sani, come lamentato dagli allevatori<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Larsen |nome=Kenneth H. |coautori=John H. Dietrich |anno=1970 |mese=gennaio|titolo=Reduction of a raven population on lambing grounds with DRC-1339 |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-wildlife-management_1970-01_34_1/page/200 |rivista=Journal of Wildlife Management |volume=34 |numero=1 |pp=
Le crescite esplosive della popolazione di corvi sono solitamente avvenute in zone precedentemente aride nelle quali è avvenuto l'insediamento dell'uomo, con conseguente realizzazione di pozzi e discariche, ossia fonti permanenti di cibo e acqua per i corvi, i quali si sono moltiplicati (spesso a discapito di altre specie autoctone, da essi predate<ref>{{Cita web|url=http://www.usgs.gov/newsroom/article.asp?ID=160|titolo=Scientists Estimate Risk of Raven Predation on Desert Tortoises in the Western Mojave Desert|accesso=11 maggio 2007|autore=U.S. Geological Survey}}</ref><ref>{{Cita web | autore = Minerals Management Service, Alaska | titolo = Foraging Ecology of Common Ravens (''Corvus corax'') on Alaska's Coastal Plain (AK-93-48-51) | editore = Minerals Management Service | anno = 2007 | url = http://www.mms.gov/alaska/ess/ongoing_studies/biology/Gleason%20-%207B.pdf | accesso = 24 maggio 2007 | formato = PDF | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070628042829/http://www.mms.gov/alaska/ess/ongoing_studies/biology/Gleason%20-%207B.pdf | dataarchivio = 28 giugno 2007 }}</ref>).
Per fronteggiare l'eccessivo accrescimento delle popolazioni di corvo imperiale, i governi locali hanno proceduto spesso con programmi di abbattimento selettivo o intrappolamento e rilascio in luoghi distanti<ref>{{Cita web |url=http://www.werc.usgs.gov/sandiego/pdfs/Boarman_1993_DTCS_RavenManagementProgram.pdf |titolo=''The Raven Management Program of the Bureau of Land Management : Status as of 1992'', pagg. 113-117 |accesso=8 luglio 2009 |dataarchivio=6 ottobre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201006163812/https://www.usgs.gov/centers/werc// |urlmorto=sì }}</ref>: in altri Paesi, come la [[Finlandia]], il problema è stato affrontato ponendo un premio in denaro per ciascun animale ucciso, pratica questa utilizzata sin dalla metà del [[XVII secolo]] e rimasta in uso sino al [[1923]], quando venne abolita<ref>{{Cita pubblicazione | autore = Pohja-Mykrä M, Vuorisalo T, Mykrä S| titolo = Hunting bounties as a key measure of historical wildlife management and game conservation: Finnish bounty schemes 1647–1975 | rivista = Oryx | volume = 39 | numero = 3 | pp =
=== Il corvo imperiale nella mitologia ===
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