Benjamin Constant: differenze tra le versioni

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Giunti a destinazione il 18 agosto, i coniugi alloggiano per qualche mese al castello, finché al principio di novembre si trasferiscono in città, in modo da poter essere più vicini alla vastissima biblioteca dell'ateneo. Gottinga è in quel momento una delle sedi universitarie più prestigiose d'Europa, nonché il luogo ideale per dedicarsi allo studio e all'attività intellettuale. Constant si rimette a lavorare al saggio sul politeismo romano e ritrova Charles de Villers, docente di letteratura francese già incontrato anni prima a Metz. Gradualmente, con fatica e seppur parzialmente, Constant riesce a farsi accettare dal mondo accademico locale, diventando membro del Gehlerten-Club, un punto di ritrovo per i professori, e venendo nominato, il 14 dicembre 1812, membro dell'Accademia delle Scienze di Gottinga, titolo onorifico di un certo valore che però non comporta né stipendio né obblighi.<ref>D. Wood, cit., pp. 197-198 e 202.</ref>
 
Con il padre le cose vanno di male in peggio: l'anziano Juste ha intrapreso nel tempo una serie di procedimenti volti a ottenere denaro dal figlio, spinto così sull'orlo di una pressoché certa rovina economica. Un'ultima mossa, avviata il 4 gennaio 1812, per requisire i possedimenti parigini di Benjamin, viene interrotta dalla morte del genitore, che sopravviene il 2 febbraio, e di cui Constant viene informato il 19, durante un soggiorno a Brunswick.<ref>D. Wood, cit., p. 199.</ref> I successivi mesi del 1812 scivolano in una routine fatta di scrittura, brevi e fugaci tappe a [[Kassel]], litigi con la moglie e ubriacature, ma quasi sempre nella tranquilla cornice di Gottinga.
 
In quell'anno, però, Mme de Staël intraprende un lungo viaggio verso il nord, giungendo prima in Russia, dove si intrattiene con l'ambasciatore britannico e lo zar [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]], e poi in Svezia. Lo scopo del viaggio è patrocinare la causa della monarchia costituzionale, affinché all'eventuale caduta di Napoleone non segua la restaurazione borbonica. In Svezia la baronessa, assieme alla famiglia e a [[August Wilhelm von Schlegel|Schlegel]], si pone al servizio del principe ereditario locale [[Jean-Baptiste Jules Bernadotte]], in un'azione che secondo alcuni storici avrebbe dato un piccolo contributo all'ingresso della Svezia nell'alleanza antifrancese dell'anno successivo, composta inoltre da Inghilterra e Russia.<ref>D. Wood, cit., pp. 201-203.</ref> In questo contesto, Constant soggiorna a Kassel tra i primi di dicembre e il 18 gennaio 1813, per un periodo quindi insolitamente lungo, in un importante e caotico crocevia dell'Europa Settentrionale che non giova al suo stile di vita. Lo studioso tedesco Kurt Kloocke ha ipotizzato che a Kassel Constant venisse in contatto con amici di Bernadotte e lo sostenesse clandestinamente.<ref>{{fr}}K. Kloocke, ''Benjamin Constant : Une Biographie intellectuelle'', Genève-Paris, Droz, 1984, p. 344.</ref>
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[[Categoria:Massoni]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Père-Lachaise]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle scienze di Gottinga]]