Carcharodontosaurus: differenze tra le versioni
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[[File:Longest theropods.svg|alt=|sinistra|miniatura|Diagramma che mostra ''Carcharodontosaurus'' (evidenziato in arancione) e altri quattro teropodi giganti (''[[Spinosaurus]]'' in rosso, ''[[Tyrannosaurus rex]]'' in blu, ''[[Giganotosaurus]]'' in verde e [[Mapusaurus roseae|Mapusaurus]] in rosa) in confronto a un essere umano. Ogni sezione della griglia rappresenta un metro quadrato.]]
[[File:Carcharodontosaurus specimens.svg|miniatura|Confronto delle dimensioni tra il neotipo di ''C. saharicus'' (giallo scuro) e l'olotipo di ''Tameryraptor'' (giallo brillante) con un essere umano]]
Il genere ''Carcharodontosaurus'' comprende alcuni dei più lunghi e pesanti dinosauri carnivori noti alla scienza; diversi scienziati hanno proposto varie stime sulla lunghezza della specie tipo ''C. saharicus'', che vanno da 12 a 13,3 metri (39 e 44 piedi), per un
Studi recenti hanno rivelato dimensioni inferiori rispetto a quanto precedentemente teorizzato, probabilmente una lunghezza per la sottospecie tipo compresa tra i 10,8 e i 12 metri ed un peso non superiore alle 7,3 tonnellate.
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[[File:Reconstruction of the cranium of Carcharodontosaurus saharicus.jpg|thumb|Illustrazione del cranio di ''C. saharicus'' in vista laterale (premascella accorciata, da Sereno ''et al.'' 1996).]]
Fino al 1995, ci furono poche scoperte di materiale di ''Carcharodontosaurus'', quando il paleontologo americano [[Paul Sereno]] trovò un [[cranio]] incompleto durante una spedizione intrapresa dall'[[Università di Chicago]]. Questo cranio (SGM-Din 1) fu trovato nelle rocce dell'età Cenomaniana della [[Kem Kem Beds|Formazione Lower Douira, Kem Kem Beds]] a [[Errachidia]], nel [[Marocco]] sud-orientale. L'esemplare fu portato all'Università di Chicago e descritto nel 1996 da Sereno e colleghi.<ref name=":5"/> Nel 2007, l'esemplare SGM-Din 1 fu ufficialmente designato come il [[neotipo]] di ''C. saharicus'' a causa della perdita degli esemplari egiziani, dell'età simile e della posizione geografica al materiale precedentemente notato.<ref name=":6"/> La tassonomia di ''Carcharodontosaurus'' venne messa in discussione da Chiarenza e Cau (2016)<ref name="ChiarenzaandCau2016">{{Cita pubblicazione|cognome1=Chiarenza |nome1=Alfio Alessandro |cognome2=Cau |nome2=Andrea |data=29 febbraio 2016 |titolo=A large abelisaurid (Dinosauria, Theropoda) from Morocco and comments on the Cenomanian theropods from North Africa |rivista=PeerJ |volume=4 |pp=e1754 |doi=10.7717/peerj.1754 }}</ref>
Diversi altri fossili di ''C. saharicus'' sono stati dissotterrati dai letti di Kem Kem, come frammenti [[mandibola]]ri, una vertebra cervicale e diversi denti.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|cognome=Russell |nome=Dale |data=1996 |titolo=Isolated Dinosaur bones from the Middle Cretaceous of the Tafilalt, Morocco |url=https://sciencepress.mnhn.fr/fr/periodiques/bulletin-du-museum-national-d-histoire-naturelle-4eme-serie-section-c-sciences-de-la-terre-paleontologie-geologie-mineralogie/18/2-3/os-isoles-de-dinosaures-du-cretace-moyen-du-tafilalt-maroc |rivista=Bulletin du Muséum national d'Histoire naturelle, 4ème série – section C – Sciences de la Terre, Paléontologie, Géologie, Minéralogie |lingua=fr |volume=18 |numero=2–3}}</ref><ref>{{cita libro|cognome1=Gheerbrant |nome1=Emmanuel |cognome2=Cappetta |nome2=Henri |cognome3=Broin |nome3=F. de Lapparent de |cognome4=Rage |nome4=Jean Claude |cognome5=Tabuce |nome5=Rodolphe |titolo=Mémoires de la société géologique de France |data=2017 |editore=Société Géologique de France|pp=485–525 |urlcapitolo=https://mnhn.hal.science/mnhn-02264868/ |lingua=fr |capitolo=Les faunes de vertébrés marins et terrestres du Paléogène du Bassin d'Ouarzazate, Maroc }}</ref> Sereno ''et al.'' hanno anche riferito una moltitudine di [[Vertebra cervicale|vertebre cervicali]] descritte come gli [[Spinosauridae|spinosauridi]] ''[[Sigilmassasaurus]]'' e "''Spinosaurus'' B" a ''C. saharicus'', sostenendo che sarebbero state necessarie robuste vertebre cervicali per supportare i crani dei carcharodontosauridi.<ref name=":5" /><ref name=":6" /> Ricerche successive hanno dimostrato il contrario, e le vertebre in questione furono attribuite a ''Spinosaurus aegyptiacus'' da Ibrahim ''et al.'' (2020). Il paleontologo francese [[René Lavocat]] è stato il primo a notare la possibile presenza di ''Carcharodontosaurus'' in Marocco già nel 1954.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Lavocat |nome=Rene |data=1954 |titolo=Sur les dinosauriens du Continental Intercalaire des Kem-Kem de la Daoura |rivista=Comptes Rendus 19th International Geological Congress |volume=1952 |pp=65–68}}</ref>
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