Alto gradimento: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Personaggi: Ortografia e piccole aggiunte a Malik. |
→Personaggi: Dettagli su Max Vinella e Anemo Carlone. Correzioni di punteggiatura. |
||
Riga 50:
|-
|''Max Vinella''
|Sedicente giornalista di cronaca nera, è raccomandato dall'influente Dottor Cianfroni. Cerca di mascherare la propria pochezza professionale mediante uno sciagurato eloquio finto-francese, nonché con disastrosi tentativi di vocalizzi lirici. Il suo tormentone è «Chiàppala! Chiàppala! Pà! Pà!»
|Giorgio Bracardi
|-
|''Ermanno Catenacci''
|Inizialmente «Castellacci»; ex federale fascista dal marcato accento romagnolo, racconta con fervore inverosimili episodi del Ventennio e improbabili retroscena della vita di Mussolini. In qualità di CapoManipolo, ha avuto il privilegio di assistere personalmente ad eclatanti gesta del dittatore, sfuggite all'attenzione degli storici, ma circostanziate con orgoglioso trasporto e roboante enfasi dallo stesso Catenacci, il quale spesso cita come proprio sodale il gerarca ''Pavanati'', focoso avanguardista dal manganello facile.
|Giorgio Bracardi
|-
Riga 62:
|-
|''Bozambo''
|Annunciato dalla sua tipica cantilena, ''Yo Bamba-Yo'', è il servitore personale africano del ''Badrone Doddor Gosdanzo'' ([[Maurizio Costanzo]]), al quale prepara anche la prima colazione, spesso a base di robusti cubetti di mortadella.
|Giorgio Bracardi
|-
|''Dottor Marsala''
|Anziano capotecnico Rai: col pretesto di controllare la funzionalità di microfoni e cuffie, entra di sorpresa nello studio a lamentare continuamente «dei dolori, dei dolori ...e un cerchio alla testa». Pessimista e ipocondriaco, saltuariamente curato da un medico ottantaduenne, mantiene contatti con svariati collaboratori, tra cui ''Quaglia'', ''Càccoli'', ''Tarantolazzi'' e ''Gospedale''. Rimasto vedovo della ''povera Pina'', è divorato dal rimorso di non aver saputo prestare le dovute attenzioni al geranio, tanto caro alla defunta moglie.
|Giorgio Bracardi
|-
Riga 94:
|-
|''Prof. Ànemo Carlone''
|Insigne docente di Medicina e Chirurgia, luminare che vanta altissime quanto improbabili referenze accademiche e professionali, molte delle quali ottenute a titolo ereditario. Si produce in
|Mario Marenco
|-
Riga 102:
|-
|''Marius Marenco''
|Poeta, declama in diretta le sue poesie surreali. Talvolta, nell'accomiatarsi, inscena tentativi di suicidio, buttandosi dalla finestra con fragorosi effetti sonori. E' autore dell'immane tragedia psicologica ''Raoul, o Il dissidio intimo di Raoul, ovvero Raoul alla ricerca indefessa del proprio Io, oppure: RAOUL'', opera titanica, ermetica, di ispirazione decadente e dal ritmo lentissimo, timidamente accolta da Arbore, ma avversata e boicottata da Boncompagni, il quale giunge al punto di russare clamorosamente durante la lettura.
|Mario Marenco
|-
Riga 118:
|-
|''Prof. Aristogitone''
|Anziano insegnante di italiano in pensione, ritiratosi presso una ''lontana parente'' sorda, in una casa adiacente uno scalo ferroviario. Apostrofando i conduttori con il tipico intercalare
|Mario Marenco
|-
|''[[Colonnello Buttiglione]]''
|Divenuto in seguito ''Generale Damigiani''. Alto ufficiale che, sbagliando regolarmente numero, telefona in trasmissione scambiando i conduttori per suoi sottoposti, tutti dai cognomi bizzarri come ''Bàllico'', ''Bergonzoni'', ''Bergamonti'', ''Sgravagliotto'', ''Vicchiolo'', ''Fiffo'', ''Rififfo'', ''Ruffolo'', ''Ruffolillo'', ''Ricchiatto'', ''Pìscopo'', ''Arnaboldi'', ''Busnelli'', ''Madami'', ''Marchiondi'', ''Mascherpa'', l'aiutante maggiore ''Marmaglino'', ecc. Fieramente dedito alla disciplina e al rigore militare, assiste sgomento al diffondersi inarrestabile di ''pubblicazioncelle'' spinte, in tutti gli uffici e reparti della caserma centrale, a sua volta afferente al comando centrale.
|Mario Marenco
|-
|