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{{Vedi anche|Bahá'í}}
[[File:Shrine-of-Bahaullah.jpg|miniatura|Il [[mausoleo di Bahá'u'lláh]] nel 1868]]
[[Bahá'u'lláh]] ([[1817]]/ [[1892]]), il cui nome in [[Lingua araba|arabo]] significa "La Gloria di Dio") è stato il
Lo scopo ultimo della religione bahá'í è l'unità del genere umano e la pace universale. Dice Bahá'u'lláh: "''La Terra è un solo paese e l'umanità i suoi cittadini''"
Seguendo il suo insegnamento, [[Shoghi Effendi]] ([[1897]] – [[1957]]) definì la sua epoca come l'età formativa, coincidente con l'emergere della religione bahá'í dall'oscurità e l'espansione del credo in tutto il mondo. L'età formativa sarebbe seguita da una situazione di crisi mondiale tale da costringere i popoli e le nazioni a rivedere i loro concetti di politica internazionale fondando una confederazione mondiale, dotata di vero governo mondiale espressione di un vero parlamento mondiale eletto dai popoli del mondo e non dai loro governi, e dotata, inoltre, di un tribunale internazionale per dirimere le contese di interessi tra nazioni ed evitare la guerra con sentenze vincolanti fatte valere da uno stabile esercito mondiale con totale abolizione degli eserciti nazionali da esso sostituiti; questa situazione di unità confederale mondiale e semplice cessazione della guerra è definita "pace minore" a cui poi, nei secoli, seguirà una futura età d'oro in cui la religione bahá'í sarà abbracciata dalla maggioranza delle persone in un gran numero di stati confederati del mondo e che viene chiamata "pace maggiore" e nella quale l'unità mondiale non sarà solo istituzionale e confederale ma anche sentita dai popoli come parte ed espressione dell'unità divina.
''"Il benessere dell'umanità, la sua pace e la sua sicurezza saranno irraggiungibili, ammenoché e finché la sua unità non sia saldamente stabilita"''
== La pace e i grandi personaggi del Novecento ==
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Negli anni seguenti si tennero forum e convegni internazionali per sollecitare [[Organizzazione non governativa|ONG]], associazioni, giovani e adulti, media nazionali e locali e leader religiosi attivi per la pace, la non-violenza e la tolleranza a diffondere in tutto il mondo una cultura della pace.
Il 13 settembre 1999 l'Assemblea generale dell'ONU approvò la risoluzione 53/243 adottando con essa la [[Cultura della Pace|Dichiarazione per una cultura della pace.]]<ref>{{cita web|url=http://www.un-documents.net/
Educare sé stessi alla cultura della pace<ref>[http://www.unesco.it/attivita/c_pace/c_pace.htm Commissione Italiana per l'UNESCO] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071020222757/http://www.unesco.it/attivita/c_pace/c_pace.htm |data=20 ottobre 2007 }}</ref>, informandosi e prendendo consapevolezza dei problemi e delle scelte da fare per risolverli, è il dovere di tutti coloro che, nelle varie forme culturali e associative, esprimono una volontà di contribuire alla costruzione della pace nel mondo.
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