Mia Martini: differenze tra le versioni

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Nel 1971 esce per la [[RCA Italiana]] ''[[Padre davvero.../Amore... amore... un corno!|Padre davvero...]]'', il primo brano pubblicato col nome di Mia Martini e registrato con il complesso La Macchina. Il testo (di [[Antonello De Sanctis]]) tratta di un conflitto generazionale tra padre e figlia, e viene subito giudicato "dissacrante" dalla censura radio-televisiva. Ma l'interpretazione, assolutamente innovativa, riscuote comunque parecchio interesse, tanto da ottenere la vittoria al ''Festival di Musica d'Avanguardia e Nuove Tendenze'' di [[Viareggio]]. Sul retro di questo primo 45 giri c'è ''Amore.. amore.. un corno'', altro brano d'impatto scritto da un giovane [[Claudio Baglioni]] e da [[Antonio Coggio]]. Lo stesso Baglioni scrive anche'' [[Gesù è mio fratello/Lacrime di marzo|Gesù è mio fratello]]'' (pubblicata su 45 giri) brano che inaugura il filone spirituale di Martini, e la profetica ''[[Gesù è mio fratello/Lacrime di marzo|Lacrime di marzo]]'' (facciata B del precedente), canzoni che trovano posto anche nell'LP ''[[Oltre la collina]]''.
<blockquote>"''{{Citazione|L'importante è buttare i ricordi alle proprie spalle. Io l'ho fatto con un disco, un 33 giri intitolato'' "''Oltre la collina"'' ''nel quale ho praticamente messo tutta me stessa, tutto il mio passato. Nella canzone "Padre davvero" c'è anche mio padre, che se ne andò di casa un giorno, vent'anni fa, e che da allora non abbiamo più rivisto. Ho saputo incidentalmente che abita a Milano e insegna in un liceo. C'è anche la mia esperienza con gli hippy ad Ibiza, in Spagna e a Katmandu, nel Nepal, in Oriente. Una vita avventurosa, imprevedibile, soprattutto sofferta."''</blockquote>}}
L'album, il primo della cantante, pubblicato nel novembre 1971, è considerato tra i migliori lavori della discografia d'autore.<ref name="ReferenceA">{{Cita|Il mio canto universale}}.</ref> ''Oltre la collina'' è anche uno dei primi esempi di [[concept album]] italiani, in cui filo conduttore sono la disperazione e la solitudine giovanile: l'LP affronta, infatti, tematiche quali la religiosità, la malattia e il suicidio.<ref name="ReferenceA" /> Mia Martini ottiene anche l'attenzione di [[Lucio Battisti]], che esprime il suo stupore dinanzi alla sua insolita vocalità, e la vuole nel suo unico special televisivo ''Tutti insieme'', in cui Mia canta dal vivo ''Padre davvero...'' in versione censurata.<ref name="ReferenceA" />
[[File:Mia Martini, Little Tony, Vena Veroutis and Tin-Tin.jpg|thumb|upright=1.3|Mia Martini (a sinistra), [[Little Tony]] (al centro), [[Vena Veroutis]] (a destra) e il complesso Tin-Tin (in basso), nello show ''Stasera Little Tony'' (gennaio 1972)]]
Avrebbe dovuto partecipare a [[Canzonissima 1971]] con il brano ''Cosa c'è di strano'', ma il brano verrà pubblicato solamente nel 1973 in una compilation sempre della [[RCA Italiana|RCA]], dal titolo "Musica per l'estate", ritirata dal mercato poco dopo per impedire che la [[Dischi Ricordi|Ricordi]] (nuova casa discografica della cantante dal febbraio 1972) denunciasse l'etichetta per violazione contrattuale.
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''Vola'' è in realtà il preludio a una seconda e ben più importante collaborazione con [[Ivano Fossati|Fossati]], che a fine anno si estenderà nell'intero album ''[[Danza (Mia Martini)|Danza]]'', un lavoro di grande spessore<ref>"I miti musica" n. 18, "Mia Martini", [[Arnoldo Mondadori Editore]], 1999.</ref> considerato tra i suoi migliori in assoluto,<ref name="ReferenceA" /> per lei interamente scritto e prodotto dal cantautore ligure.
 
Di questo LP, i brani ''Canto alla luna'' e ''[[La costruzione di un amore]]'' rimarranno a lungo nel repertorio dell'artista, così come l'omonima ''Danza'', scelta per promuovere l'album e uscita su 45 giri nel 1979. Ma i rapporti con Fossati ben presto si complicano, e in seguito a ciò sfuma una sospirata collaborazione con [[Pino Daniele]] che prevedeva la realizzazione del successivo album.<ref name="ReferenceA"/> La stessa Mia Martini ricorderà questo particolare periodo della sua vita in un'intervista con Ivana Zomparelli pubblicata su ''Noi Donne'' nel maggio 1990<ref name=noidonne>{{cita testo|url=http://questimieipensieri.blogspot.com/2011/03/mia-martini-su-noi-donne-non-di-sola.html|titolo=Mia Martini - intervista su ''Noi Donne''}}</ref>:<blockquote>"''
{{Citazione|Intanto era iniziato, su basi sanguinolente e catastrofiche il rapporto con Ivano Fossati. E avevo il mio bel da fare con questo campo minato. Avevo un contratto con un'altra casa discografica, e ho dovuto romperlo a causa sua. Perché era geloso, dei dirigenti, dei musicisti, di tutti. Ma soprattutto era geloso di me come cantante. Diceva che mi voleva come donna, ma non era vero perché infatti non ha voluto nemmeno un figlio da me, e la prova d'amore era abbandonare del tutto anche la sola idea di cantare e distruggere completamente Mia Martini. Io ero combattuta, non riuscivo a farlo. Il fatto che ci fossero tutti quei debiti da pagare era il mio alibi per non smettere. Ma quando si è opposto violentemente alla collaborazione con Pino Daniele, alla quale tenevo moltissimo, per un album che dovevo fare, questa lotta tra me donna e Mia Martini è diventata una cosa feroce. E infatti quando sono andata in sala registrazione per incidere il disco, senza Pino Daniele, mi è andata via la voce. Mi sono ritrovata con le corde vocali imprigionate in una spessa membrana formata da noduli. Pare che sia una cosa rarissima. Ci sono voluti due interventi chirurgici. Sono stata muta un anno. E non si sapeva se sarei potuta tornare a cantare. Ho ricominciato, con fatica...''"</blockquote>}}
 
=== Gli anni ottanta ===
<blockquote>"''{{Citazione|Sono stata troppo disponibile per il lavoro, ho sempre avuto attorno gente che mi lodava non per quello che sono, ma per quello che potevo rendere loro. Questo della canzone è un ambiente terrificante e ho voluto restarmene fuori, restandomene dietro le quinte per tre anni. Mi sono disincantata. So qual è il marciume che sta dietro a un'artista e non voglio più essere coinvolta. Continuerò a cantare, ma a piccole dosi. Nel mondo dello spettacolo tutti cercano di stritolarti, di infangare la tua dignità. E, alla fine, siamo noi che ne rispondiamo davanti al pubblico, con la nostra faccia''. (...) ''Impresari disonesti, per risparmiare, mi hanno costretta a cantare con impianti sonori di poco conto; mi hanno costretta a tappe forzate sotto la minaccia di una penale. E, così, sono finita due volte sotto i ferri. Dopo l'operazione per tre mesi non potevo neanche parlare. Mi hanno operata tenendomi la bocca aperta mediante un apparecchio d'acciaio che mi ha ferito tutto il palato. È stato un periodo dolorosissimo."''</blockquote>}}
 
==== Da interprete a cantautrice ====
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Sul finire del 1983, dopo la morte del suo road manager e amico Pier<ref>{{Cita web |url=http://questimieipensieri.blogspot.com/2014/04/mia-martini-fara-la-cantautrice-tempo.html |titolo=Intervista su ''&#91;&#91;Intrepido&#93;&#93;'', 1984 |accesso=6 aprile 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230406102145/http://questimieipensieri.blogspot.com/2014/04/mia-martini-fara-la-cantautrice-tempo.html |urlmorto=no }}</ref> e la fine della relazione con Fossati nonché del rapporto con la sorella Loredana (con la quale in seguito si riappacificherà),<ref name="noidonne"/> decide di ritirarsi dalle scene,<ref>{{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=-OrHOJbQF9s|titolo=Intervista a Rock Cafè del 1994}}</ref> anche a causa di alcune dicerie nate circa dieci anni prima e divenute insistenti proprio nei primi [[anni ottanta]], che legano la sua fama a eventi negativi.<ref name="archiviostorico.corriere.it">{{Cita news |autore=Armando Torno|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/08/FORZA_DELL_INESISTENTE_co_0_031008003.shtml |titolo=La forza dell'inesistente |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=8 ottobre 2003|accesso=2 gennaio 2003}}</ref><ref name="ReferenceB">{{Cita news |data=1º aprile 1992|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/01/jettatrice_Martini_stoppata_co_0_9204015159.shtml |titolo="Jettatrice!", Mia Martini stoppata | pubblicazione = Corriere della Sera | accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="ReferenceC">{{cita news|data=15 maggio 1995|autore=[[Mario Luzzatto Fegiz]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/15/Una_grande_artista_una_falsa_co_8_950515182.shtml |titolo=Una grande artista, una falsa maledizione|pubblicazione = Corriere della Sera | accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="venier">{{Cita news |autore=Leandro Palestini|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/23/venier-contro-mimi-pregiudizi-indecorosi.html |titolo=Venier: contro Mimì pregiudizi indecorosi |data=23 maggio 1996|pubblicazione = la Repubblica | accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="celentano">{{Cita news|data=18 maggio 2001|autore=Paola Zonca|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/05/18/celentano-grazie-zaccaria-hai-difeso-la-liberta.html |titolo=Celentano: Grazie Zaccaria, hai difeso la libertà di parola |pubblicazione= la Repubblica|accesso=2 gennaio 2012}}</ref><ref name="masini">{{Cita news|autore=Paola Provvedini<!--|data=14 aprile 2001-->|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/14/Masini_rovinato_come_Mia_Martini_co_0_0104143609.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/08/FORZA_DELL_INESISTENTE_co_0_031008003.shtml |titolo=La forza dell'inesistente |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=8 ottobre 2003|accesso=2 gennaio 2003}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://questimieipensieri.blogspot.com/2014/07/i-segreti-di-mia-martini-la-cantante.html|titolo=carpe diem: I segreti di Mia Martini. La cantante parla con serenità dei suoi anni bui|autore=Pippo|sito=carpe diem|data=mercoledì 16 luglio 2014|accesso=12 maggio 2020}}</ref>
La stessa Mia Martini anni dopo dichiarerà in merito a questo periodo: <blockquote>"''
{{Citazione|La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia. C'era gente che aveva paura di me, che per esempio rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch'io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti. Eravamo ormai arrivati all'assurdo, per cui decisi di ritirarmi.''"<ref name="Mia Martini: storia di una voce" /><ref name="ReferenceA" /></blockquote>}}
 
Sempre a questo proposito, Martini avrà modo di dichiarare in un'intervista su ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'' del 5 marzo 1989: <blockquote>''"
{{Citazione|La delusione più cocente me la diede [[Gianni Boncompagni]], un amico per l'appunto. Una volta fui ospite a [[Discoring]], lui era il regista. Appena entrai in studio sentii Boncompagni che diceva alla troupe: ragazzi attenti, da adesso può succedere di tutto, salteranno i microfoni, ci sarà un black out.''"<ref name=epoca/></blockquote>}}
Mia Martini, nella stessa intervista, spiegherà anche come ebbe inizio la storia infamante che segnò profondamente la sua carriera artistica e la sua storia umana:
<blockquote>«''{{Citazione|Tutto è cominciato nel 1970. Allora cominciavo ad avere i miei primi successi. Fausto Paddeu, un impresario soprannominato "Ciccio Piper" perché frequentava il [[Piper Club|famoso locale romano]], mi propose un'esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita. "Ciccio Piper" ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di "porta [[Sfortuna|jella".]]''»".<ref name="epoca">{{cita web|url=http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/superstizione/epoca89.pdf|titolo=Vi scongiuro. Lo strano caso di Mia Martini cantante "portasfortuna"|accesso=10 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170215015303/http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/superstizione/epoca89.pdf|urlmorto=sì}}, Paolo Butturini, ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'', 1989.</ref><ref name="webalice.it">{{cita web|url=http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/superstizione/gente83_3.pdf|titolo=Hanno detto che porto jella|accesso=10 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201031131/http://www.webalice.it/miamartini/articoli/PDF/superstizione/gente83_3.pdf|urlmorto=sì}}, [[Gianfranco Moriondo]], Eva Express, 1982</ref></blockquote>}}
Nel 1982 Mia Martini dichiarerà, in una intervista rilasciata al giornalista Gianfranco Moriondo (''Eva Express'', n. 43, pagg. 52-53): <blockquote>"''
{{Citazione|Tra i primi a dire che porto jella sono stati [[Patty Pravo]] e [[Fred Bongusto]]. Poi è stata la volta della RAI che ha cominciato a non mettere più in onda le mie canzoni. Quindi i discografici, che rifiutavano le mie canzoni.''"<ref name="webalice.it" /><ref>{{cita web|url=http://www.segretidipulcinella.it/sdp39/let_01_37.htm|titolo=Hanno detto che porto jella|accesso=10 settembre 2019}}, [[Mario Gardini]].</ref></blockquote>}}
[[File:Mia Martini (140).jpg|thumb|left|Mia Martini in concerto (1986)]]
 
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L'anno successivo, la DDD prova un ulteriore tentativo per rilanciare la carriera di Mia Martini cercando di farla partecipare al [[Festival di Sanremo 1985]] con ''Spaccami il cuore'', raffinato brano di [[Paolo Conte]], che però viene scartato dalle selezioni per accedere alla kermesse: è l'ennesimo atto di ostracismo<ref name="ReferenceA"/> che per la cantante comporta una notevole delusione. In merito all'esclusione al Festival di Sanremo 1985, in un'intervista a [[Radio Kiss Kiss]] nel 1995, Mia Martini dichiarò:
 
"''{{Citazione|Sono stata scartata dalla giuria del Festival e sono stata scartata personalmente da [[Red Ronnie]], che ha deciso che io portavo jella, che ero una cantante antiquata e che questo pezzo era bruttissimo.''"<ref>{{Cita libro|autore = Ciro Castaldo|titolo = Martini Cocktail|anno = 2019|editore = Edizioni Melagrana|città = }}</ref> }}
Nel 2022, però, sul proprio canale YouTube, lo stesso Red Ronnie ha sostenuto che il pezzo della Martini fosse stato scartato ''a priori'' dalla giuria, e che anzi lui sia stato l'unico a chiedere che questo venisse ascoltato prima di prendere qualsiasi decisione.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Mia Martini esclusa da Sanremo '85. Cosa accadde? Ero in giuria per la scelta della canzoni - Favole|lingua=it|accesso=23 agosto 2023|url=https://www.youtube.com/watch?v=HDcbhEAQjZc}}</ref>
 
Il contratto con la DDD viene risolto alcuni mesi dopo con la pubblicazione su singolo del pezzo in questione, anche se in poche migliaia di copie; sul retro è presente un'originale composizione della stessa Mimì intitolata ''Lucy'', "che nel ritornello si avvale di un'antica filastrocca di Bagnara Calabra: una preghiera a non odiarsi e a non dividersi. La protagonista è una specie di multiforme simbolo vitale: rappresenta la madre, il padre, la terra e la vita. A questi simboli se ne aggiungono altri. Sul modello delle antiche civiltà matriarcali, trasfigura l'essenza femminile nella Luna d'Occidente e simbolizza la figura maschile nel Sole dell'Oriente, divinità delle civiltà patriarcali."<ref>{{Cita libro|autore = Menico Caroli|titolo = L'ultima occasione per vivere|anno = 1999|editore = Edizione TEA|}}</ref>
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Sanjust recupera per l'occasione un vecchio brano, scritto proprio per lei da [[Bruno Lauzi]] e [[Maurizio Fabrizio]] nel 1972, in contemporanea a ''[[Piccolo uomo]]'', e rimasto tuttavia inedito: ''[[Almeno tu nell'universo]]''. Grazie all'interessamento di Alba Calia e Sandra Carraro, il brano viene ammesso al [[Festival di Sanremo 1989|39º Festival di Sanremo]], dove l'esibizione di Mia Martini suscita gli entusiasmi del pubblico e le vale per la seconda volta il [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premio della Critica]]: un assoluto trionfo che pone fine a un altro dei tanti periodi bui, ogni volta superati con un consenso sempre maggiore.<ref name="autogenerato1">"Successi" di Vania Colasanti, Stefania La Fauci e Fabio Toncelli, [[Rai]], 2005</ref>
 
«''{{Citazione|Erano sette anni che non potevo più fare il mio lavoro, per cui ho avuto dei momenti di grande [[Disturbo depressivo|depressione]]. E in quel momento ho sentito "fisicamente" questo abbraccio totale di tutto il pubblico, l'ho sentito proprio sulla pelle. Ed è stato un attimo indimenticabile.''»<ref name="Mia Martini: storia di una voce" /><ref>Mia Martini da "Mezzogiorno in famiglia", 1994.</ref>}}
[[File:Festival di Sanremo 1989 - Mietta, Mia Martini, Paola Turci.jpg|thumb|left|Da sinistra: [[Mietta]], Mia Martini e [[Paola Turci]] posano con i [[Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"|Premi della Critica]] vinti a Sanremo nel 1989; dal 1996 il riconoscimento sarà intitolato alla memoria della Martini]]