Partito Repubblicano Italiano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 105:
Allo scoppio della prima guerra mondiale il PRI si schierò dalla parte degli [[Interventismo|interventisti]], collocandosi nel filone democratico-[[irredentismo|irredentista]]. Obiettivo dei repubblicani era correre in aiuto della [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]] (considerata la patria dei [[diritti dell'uomo]])<ref>[[Peppino Garibaldi]], figlio di Ricciotti e nipote di Giuseppe Garibaldi, formò una legione italiana di volontari garibaldini, ed accorse in difesa della Francia nel 1914.</ref> contro gli [[Imperi centrali]] [[Impero tedesco|tedesco]] e [[Impero austro-ungarico|austriaco]], visti come gli emblemi dell'[[autoritarismo]] e della [[Reazione (politica)|reazione]], nonché riunire all'Italia le "[[terre irredente]]" di [[Trento]] e [[Trieste]].
 
Tra il [[1915]] e il 1917 i primi esponenti repubblicani ([[Salvatore Barzilai]] e [[Ubaldo Comandini]]) parteciparono ai [[Governo di unità nazionale|governi di Unione Nazionale]] di [[Governo Salandra II|Salandra]] e di [[Governo Boselli|Boselli]].
 
Dopo la guerra il PRI ritentò un accordo con le altre forze di [[Sinistra (politica)|sinistra]] al Convegno di Firenze del 1918, ma fallì perché il [[Partito Socialista Italiano]] era ormai sotto il controllo dei [[Massimalismo (politica)|massimalisti]]. Nel 1921 Pietro Nenni uscì dal PRI per entrare nel PSI. I repubblicani, come fece ad esempio [[Giovanni Querzoli]], tornarono a fondare associazioni e consorzi.