Radio libere: differenze tra le versioni
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In [[Italia]] fino al 1974 i privati non potevano aprire una [[stazione radio]]. La legge riservava allo Stato l'esercizio esclusivo della [[radiodiffusione circolare]]. Le uniche eccezioni, dopo la caduta del [[regime fascista]], erano state: [[Radio Sardegna]] (1943-1952) e [[Radio Ferrara]] (per alcuni mesi del 1946). Si ascoltava la radio pubblica ([[Radio Rai]]) e si guardava la televisione pubblica ([[Rai TV]]). Solo nel Nord Italia potevano essere ricevute le tre emittenti estere che trasmettevano in [[lingua italiana]]: [[Radio Capodistria]], [[Radio Monte Carlo (Italia)|Radio Monte Carlo]] e [[Radio Svizzera Italiana]]. Il segnale delle tre emittenti era ricevibile in territorio italiano grazie alle trasmissioni in [[onde medie]] (AM). Per quanto riguarda invece le trasmissioni in [[modulazione di frequenza]] (FM) si avvalevano di cosiddetti "ponti caldi", cioè ripetitori non autorizzati (i quali da anni trasmettevano anche il segnale televisivo delle stesse emittenti).
Nel [[1974]] la [[Corte costituzionale (Italia)|Corte Costituzionale]] concesse ai privati la facoltà di trasmettere via cavo in ambito locale<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html Sentenza C. Cost n. 226 del 10 luglio 1974]</ref>. Fu la prima storica sentenza contro il monopolio statale. La trasmissione via etere però rimaneva interdetta ai privati. Però, sentendo che i tempi stavano cambiando, alcuni pensarono che prima o poi sarebbero state liberalizzate anche le trasmissioni via etere. Senza aspettare un successivo pronunciamento, nacquero in alcune città italiane le prime [[radio pirata]], sull'esempio del Regno Unito<ref>[https://www.newslinet.com/storia-della-radiotelevisione-italiana-le-radio-pirata-italiane-in-onde-corte/ Storia della radiotelevisione italiana]</ref>. La prima radio pirata in Italia fu [[Radio Valle Camonica]], le cui trasmissioni cominciarono il 6 novembre 1974 alle ore 15:30.<ref>{{Cita web|url=https://new.radiovallecamonica.it/la-storia-della-radio/|titolo=La Storia della Radio|sito=Radio Valle Camonica|lingua=it-IT|accesso=2024-11-06}}</ref> Alle ore 11 del 23 novembre 1974 dai colli dell'Osservanza a [[Bologna]] iniziarono le trasmissioni di [[Radio Bologna per l'accesso pubblico]], ideata dalla Cooperativa Lavoratori Informazione. Nata da un'idea di Roberto Faenza e Rino Maenza, l'emittente trasmise per otto giorni interviste, discorsi e musica. Meno di un mese dopo, in dicembre, Radio Parma avviò le trasmissioni sperimentali e, dal 1º gennaio 1975, iniziò i programmi regolari sulla frequenza 102 MHz. È considerata la radio
Gli apparecchi che gli italiani avevano in casa erano in grado di ricevere sia la [[modulazione di ampiezza]] (AM) che la [[modulazione di frequenza]] (FM). Però gli italiani erano abituati ad ascoltare la sola AM. Le radio private sfruttarono le potenzialità dell'FM. L'FM presentava pregi e difetti. Un limite era l'ampiezza geografica: difficilmente un'emittente poteva coprire un'intera provincia. Le radio libere trasformarono questo limite in punto di forza: nacquero programmi indirizzati a pubblici (''target'') facilmente individuabili. I punti di forza delle radio libere, rispetto al gestore pubblico, erano invece la possibilità di utilizzare tecnologie nuove come la [[stereofonia]] (in questo precedettero la stessa Rai) e l'interattività con gli ascoltatori (sebbene questa fosse già stata avviata dalla RAI con la trasmissione ''[[Chiamate Roma 3131]]'' dalla fine degli anni '60) che vennero coinvolti direttamente dando loro la possibilità di telefonare nel corso dei programmi fornendo opinioni e commenti, oppure dando loro la possibilità di scegliere brani musicali di loro gradimento; molte radio cominciarono così a impostare [[palinsesto|palinsesti]] dedicati a fasce di utenza ben precise centrando la programmazione su tematiche musicali (Rock, musica italiana, folklore locale etc.) o sociali (politica ''in primis''). La Rai trasmetteva in FM dagli 87,50 ai 100,00 MHz<ref>{{cita web|url=https://www.flickr.com/photos/79918201@N07/28292411974/|titolo=''La Rai al contrattacco'' (4 marzo 1976)|accesso=11 agosto 2016}}</ref>. Tutte le radio private occuparono inizialmente le frequenze superiori ai 100 MHz (fino a 108,00), poi successivamente utilizzarono anche quelle inferiori, a causa dell'affollamento incontrollato.
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Fra le tante emittenti nate in quel periodo, si possono ricordare:
* [[Abruzzo]]: Radio HI-FI 101, prima radio libera della regione, nata a [[Lanciano]] (CH) nel [[1974]]<ref> Nel 1976 cambia nome e struttura sia tecnologica che mediatica, diventando RTA-Radio Televisione Abruzzo.</ref>; a [[Montesilvano|Montesilvano Spiaggia]] ([[provincia di Pescara|PE]]) tra il 1974 e il 1975 iniziavano le trasmissioni radiofoniche di Radio Montesilvano;
* [[Basilicata]]: Radio Pretoria Uno a [[Potenza (Italia)|Potenza]], nata
* [[Calabria]]: Radio Prometeo, di ispirazione comunista, nata nel 1975 e Radio Cosmick nata nel 1976,entrambe di [[Mesoraca]]; [[Radio Ciroma]] nata alla fine del 1980, Radio Rosarno International, nata nel 1981;<!-- è stata una delle prime radio a trasmettere in [[stereofonia]]; '''(Nota non veritiera: nel 1981 esistevano già centinaia di emittenti in tutta Italia che trasmettevano in stereofonia. Informazione facilmente verificabile sulle riviste specializzate dell'epoca (Millecanali, Monitor, Altrimedia, etc.)'''-->
* [[Campania]]: Radio Ercolano (fondata il 10 luglio 1975), Radio Alternativa Palepoli (dal dicembre 1975, oggi Radio Amore), Radio Marte (dal marzo 1976), [[Radio Kiss Kiss]] (dal settembre del 1976), Radio Alfa (a [[Salerno]] dal 6 novembre 1976), Radio Sapri (1976-1982)<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=La radio che intervistò Papa Wojtyła il 17 gennaio 1979.|lingua=it-IT|accesso=2023-12-18|url=https://www.youtube.com/watch?v=CZ7Y3mP7D4A}}</ref>;
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* Il film ''[[I cento passi]]'' si ispira alla storia delle radio libere, soprattutto alla libertà creata dalla nascita del fenomeno, in particolare a [[Radio Aut]] in [[Sicilia]], fondata e guidata dall'attivista antimafia [[Peppino Impastato]], che fu ucciso proprio per lo spirito di libertà che esprimeva attraverso la radio, che utilizzava per scagliarsi contro i mafiosi della sua città. Dal 2007 grazie a Danilo Sulis amico di Peppino Impastato la radio prosegue il cammino con il nome di Radio 100 passi.
* Nel 2004 esce nelle sale il film ''[[Lavorare con lentezza]]'' diretto dal regista [[Guido Chiesa]], sceneggiato assieme a [[Wu Ming]] ed incentrato sull'esperienza di [[Radio Alice]] di Bologna.
* Con il patrocinio di Radiotelevisioni Europee Associate (REA) e su iniziativa nel 2011 di Tonino Luppino, pioniere delle Radio Libere in Campania<ref>{{Cita web|url=http://www.golfonetwork.it/newsarchivio20082011/news_commenti.asp?NewsID=2622|titolo=Villammare, la Radio Libera al Centro! - Golfonetwork - News flash dal Golfo di Policastro - Commenti|sito=www.golfonetwork.it|accesso=2023-12-09}}</ref>, molti Comuni della [[Campania]] (Sapri, Ispani, Torraca, Roccagloriosa, Polla, Ceraso, San Giovanni a Piro, Celle di Bulgheria, Morigerati,<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.cilentonotizie.it/dettaglio/35672/radio-libere-1976-15-intitolazioni-13-nel-cilento--vallo-di-diano/|titolo=Radio libere 1976/ 15 intitolazioni: 13 nel Cilento - Vallo di Diano!|pubblicazione=Cilento Notizie|data=2018-01-11|accesso=2018-01-11}}</ref> Villammare di [[Vibonati]], Caselle in Pittari, Casaletto Spartano, Torre Orsaia, Monte San Giacomo, Sassano, Sanza, Montesano sulla Marcellana ed Altavilla Irpina) hanno ricordato le Radio libere con l'intitolazione di piazze, piazzette, larghi ed aree verdi. Oltre alla Campania, figurano anche i Comuni di [[Potenza (Italia)|Potenza]] (Sala stampa del Consiglio Regionale al potentino Nino Postiglione, pioniere delle radio libere)<ref>Da una più attenta verifica si è scoperto a gennaio del 2025, che la definizione di pioniere delle radio libere, attribuita a Postiglione è il frutto di una errata interpretazione di un certificato della Camera di Commercio di Potenza del 1973. Infatti riguardava un'attività, di Postiglione, di vendita all'ingrosso di elettrodomestici.</ref>, [[Rivello]], [[Maratea]], [[Lagonegro]] (due intitolazioni), [[Lauria]]<ref>{{Cita web|url=http://www.golfonetwork.it/news/newsgolfo.asp?NewsID=15008|titolo=Radio libere - Nino Postiglione: Lauria intitola un Largo|accesso=2021-10-29}}</ref>, Castelmezzano, Pietragalla, Melfi, Nemoli, [[Ruoti]], Brienza e Maschito in [[Basilicata]], [[Cosenza]], Maierà ([[provincia di Cosenza|CS]]) e [[Cittiglio]] ([[provincia di Varese|VA]])<ref>{{Cita web|url=https://www.cilentonotizie.it/dettaglio/45068/la-rea-consacra-il-potentino-nino-postiglione-primo-pioniere-dell-etere-in-italia/|titolo=La R.E.A. consacra il potentino Nino Postiglione primo pioniere dell'etere in Italia|sito=Cilento Notizie|data=2021-05-04|lingua=it-IT|accesso=2021-06-30}}</ref>. Onorano le Radio Libere, con mozioni lette nei consessi istituzionali, i Comuni di [[Napoli]] e [[Cinisi]] (PA), le Province di Salerno, Potenza e Matera, e il [[Municipio Roma IX|nono Municipio di Roma]]<ref>{{Cita web|url=https://www.cilentonotizie.it/dettaglio/51207/40-enti-locali-comuni-province-e-regioni-onorano-le-radio-libere-e-il-primo-pioniere-nino-postiglione/|titolo=40 Enti locali (Comuni, Province e Regioni) onorano le Radio Libere e il primo pioniere Nino Postiglione!|sito=CilentoNotizie.it|data=2023-11-13|lingua=it-IT|accesso=2023-12-09}}</ref>.
== Note ==
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