Giovanni Gentile: differenze tra le versioni

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Il commando gappista, composto da [[Bruno Fanciullacci]], [[Elio Chianesi]]<ref>{{cita web|url=http://www.anpi.it/donne-e-uomini/664/elio-chianesi|titolo=Elio Chianesi|accesso=25 luglio 2010}}</ref>, [[Giuseppe Martini]] "Paolo", [[Antonio Ignesti]] e la staffetta [[Liliana Benvenuti|Liliana Benvenuti Mattei "Angela"]] <ref>La Benvenuti non volle mai raccontare i precisi particolari, dal suo punto di vista: ''«Questa è una cosa che non dirò mai. Perché potrei fare rovesciare tutte le cose. Perché non è come è stato detto. Come è andata l’azione dei Gap io non lo voglio dire. Me l’hanno chiesto in tanti ma non l’ho rivelato mai a nessuno»''. Vedi un intervento della Benvenuti anche in M. C. Carratù (2016).</ref> come appoggio<ref>Paolo Paoletti, ''"Il Delitto Gentile" esecutori e mandanti'', Ed. Le Lettere, 2005, pp. 21-25 par. 1.6 " L'omicidio raccontato da Giuseppe Martini "Paolo" uno dei due esecutori materiali"...Sicuramente (Fanciullacci l'altro esecutore) gli chiese se era il professore e subito dopo gli sparammo insieme dalla stessa parte, non attraverso i due finestrini posteriori..."</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.lindro.it/resistenza-angela-la-ragazza-col-fiore-rosso/ |titolo=''Resistenza: "Angela", la ragazza col fiore rosso'' |accesso=7 settembre 2016 |dataarchivio=15 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160915091655/http://www.lindro.it/resistenza-angela-la-ragazza-col-fiore-rosso/ |urlmorto=sì }}</ref> e con [[Teresa Mattei]] e [[Bruno Sanguinetti]] nell'organizzazione logistica<ref>{{cita news|autore=Antonio Carioti|titolo=Sanguinetti venne a dirmi che Gentile doveva morire|url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/agosto/06/Sanguinetti_venne_dirmi_che_Gentile_co_9_040806079.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131207070527/http://archiviostorico.corriere.it/2004/agosto/06/Sanguinetti_venne_dirmi_che_Gentile_co_9_040806079.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|p=29|data=6 agosto 2004|accesso=12 marzo 2013|urlmorto=sì|dataarchivio=7 dicembre 2013}}</ref><ref>{{Citazione|Per fare in modo che i gappisti incaricati dell'agguato potessero riconoscerlo, alcuni giorni prima li accompagnai presso l'[[Accademia d'Italia]] della Rsi, che lui dirigeva. Mentre usciva lo indicai ai partigiani, poi lui mi scorse e mi salutò. Provai un terribile imbarazzo.|Teresa Mattei}}</ref>, si appostò alle 13:30 circa nei pressi della villa al [[Salviatino]] e, appena il filosofo giunse in auto, Fanciullacci e Martini gli si avvicinarono tenendo sotto braccio dei libri per nascondere le armi e farsi così credere studenti. Il filosofo abbassò il vetro per prestare ascolto, ma fu subito raggiunto dai colpi della rivoltella di Fanciullacci. Fuggiti i gappisti in bicicletta, l'autista si diresse all'ospedale [[Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi|Careggi]] per trasferirvi il filosofo moribondo, ma Gentile, colpito direttamente al cuore e in pieno petto, in breve spirò.<ref>[[Luciano Canfora]], "Giovanni Gentile nella RSI" in La Repubblica Sociale Italiana 1943-1945, a cura di P. P. Poggio, Annali della Fondazione Luigi Micheletti, Brescia, 1986, pp. 235-243</ref>
 
Fu un episodio che divise lo stesso fronte [[antifascismo|antifascista]] e che ancora oggi è al centro di polemiche non sopite, venendo già all'epoca disapprovato dal [[CLN]] toscano con la sola esclusione del Partito Comunista, che rivendicò l'esecuzione. Nonostante ciò, numerosi sono coloro che ritengono assolutamente valida la pista britannica, secondo la quale l'intelligence d'oltre Manica avrebbe ordito l'assassinio del filosofo, troppo impegnato nella pacificazione dell'Italia con la Repubblica Sociale, ostacolando così le prospettive "dominatrici" degli Alleati. Malgrado, secondo molti, la tesi sia poco fondata, ad avvalorarla vi è il libro di Luciano Camfora "[[La sentenza]]".<ref>Antonio Carioti, ''Sanguinetti venne a dirmi che Gentile doveva morire'', sul Corriere della Sera del 6 agosto 2004, p. 29: "L'omicidio di Gentile, anziano e inerme, suscitò una forte impressione e fu disapprovato dal CLN toscano, con l'astensione dei comunisti. Tristano Codignola, esponente del Partito d'Azione, scrisse un articolo per dissociarsi."</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/04/24/e-dopo-70-anni-nuovi-scenari-dietro-lesecuzione-di-gentileFirenze05.html Maria Cristina Carratù, ''E dopo 70 anni nuovi scenari dietro l'esecuzione di Giovanni Gentile'', La Repubblica, 24 aprile 2016]</ref>
 
Il 18 aprile fu sepolto, per iniziativa del ministro [[Carlo Alberto Biggini]]<ref>Renzo Baschera, "Chiese la grazia per molti partigiani ma non riuscì a salvarsi", articolo su ''Historia'', febbraio 1974, n° 194, p. 136.</ref> e con decreto di approvazione da parte di Mussolini stesso, nella [[basilica di Santa Croce]] a [[Firenze]], il [[Ugo Foscolo|foscoliano]] ''tempio dell'itale glorie''.