Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni
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|genere = [[romanzo]]
|sottogenere = [[romanzo d'appendice]]
|ambientazione = [[Francia]], [[Italia]] e isole del [[Mar Mediterraneo]] (
|protagonista = [[Edmond Dantès]]
|antagonista = Fernand Mondego, Gérard de Villefort, Danglars
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Dopo quattordici anni, prima ridotto alla solitudine e nella più nera disperazione, e poi rigenerato e istruito in segreto da un compagno di prigionia, l'[[abate Faria]], Dantès riesce a evadere. Egli prende possesso d'un tesoro nascosto sull'[[isola di Montecristo]], del quale l'abate, prima di morire, gli aveva rivelato l'esistenza. Ormai ricco e potente, Dantès ritorna in Francia dopo molti viaggi. Si fa passare per diversi personaggi: l'abate Busoni, Lord Wilmore e, infine, il conte di Montecristo. Attraverso queste tre identità fittizie, il protagonista consuma metodicamente la propria vendetta, ripagando i propri nemici - quelli che lo hanno accusato, fatto condannare a torto e imprigionare - con la loro stessa moneta: intromettendosi nelle loro vite, fingendosi amico per poi distruggerle dall'interno, in una sorta di contrappasso dantesco. Per converso, Dantès garantisce la felicità e la libertà a quei pochi amici che gli son restati fedeli, coloro che avevano provato a difenderlo.<ref>[https://biblioteche.unicatt.it/milano-Catalogo_mostra_Conte_Montecristo.pdf Edmond, Mercedes e gli altri. La fortuna italiana de Il Conte di Montecristo ].</ref>
Questo romanzo, assieme a ''[[I tre moschettieri]]'', è una delle due opere più conosciute di Dumas sia in Francia sia in Italia e nel mondo. Fu prima pubblicato in [[Romanzo d'appendice|feuilleton]] sul ''[[Journal des débats]]'' dal 28 agosto al 19 ottobre 1844 (1ª parte), dal 31 ottobre al 26 novembre 1844 (2ª parte), poi dal 20 giugno 1845 al 15 gennaio 1846 (3ª e 4ª parte).
La storia è ambientata tra l'[[Italia]], la [[Francia]] e alcune isole del [[Mar Mediterraneo]], durante gli anni tra il 1815 e il 1838 (dall'inizio del regno di [[Luigi XVIII di Francia|Luigi XVIII di Borbone]] al regno di [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo d'Orléans]]). Romanzo dalla forte valenza emotiva, oltre che affresco della storia francese ed europea del XIX secolo, da 180 anni non ha mai smesso di appassionare e avvincere i lettori.
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== Edizioni italiane ==
* ''Il Conte di Monte Cristo'', 4 voll., Livorno, Andrea Nanni, 1846.
* ''Il conte di Monte Cristo'', trad. di Oreste Ferrario,
* ''Il conte di Monte-Cristo'', trad. di Anonimo, Biblioteca Romantica, Milano, Sonzogno, 1859; illustrazioni di Janet-Lange e Gustav Janet, Sonzogno, 1867.
* ''Il conte di Montecristo'', trad. di Anonimo, Firenze, Salani, 1899.
* ''Il Conte di Monte-Cristo'', illustrazioni di [[Tancredi Scarpelli]], Firenze, [[Casa Editrice Nerbini|Nerbini]], 1923.
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* {{Cita libro|trad=Margherita Botto|titolo=Il conte di Montecristo|edizione=Collana Supercoralli. Le Grandi Traduzioni|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2014|p=1264|isbn=978-88-062-1976-5}} - Prefazione di [[Michele Mari]], Collana ET Classici, Einaudi, 2015-2025, ISBN 978-88-062-2518-6.
* ''Il conte di Montecristo'', traduzione di [[Vincenzo Latronico]], Collana I Classici, Milano-Firenze, Bompiani, 2019, pp.1304, ISBN 978-88-301-0019-0.
* {{Cita libro|titolo=Il conte di Montecristo|altri=Introduzione e trad. [condotta sul testo stabilito da Gilbert Sigaux] di Salvatore Santorelli, con uno scritto di Dumas sulla genesi del romanzo|edizione=Collana I Grandi Capolavori|editore=Rusconi|città=Santarcangelo di Romagna|anno=2022|isbn=978-88-180-3770-8}}
=== Edizioni condensate ===
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