Rigel: differenze tra le versioni

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I margini di incertezza sono tuttavia ampi: basandosi sul calcolo di altri parametri come la [[Gravità di superficie|gravità superficiale]] e sul suo stato evolutivo, Israelian ''et al.'' (1997) hanno ricavato un raggio di 130&nbsp;R<sub>☉</sub><ref name=Israelian>{{cita pubblicazione | autore=G. Israelian | coautori=E. Chentsov, F. Musaev | titolo=The inhomogeneous circumstellar envelope of Rigel (beta Orionis A)| rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society | anno=1997 | volume=290 | pp=521-532 | url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997MNRAS.290..521I |accesso=18 novembre 2014 }}</ref>. Se fosse posta al centro del [[Sistema solare]], Rigel raggiungerebbe quindi almeno l'orbita di [[Mercurio (astronomia)|Mercurio]], ma potrebbe addirittura avvicinarsi all'orbita di [[Venere (astronomia)|Venere]], se le stime più alte dovessero rivelarsi corrette.
 
Sebbene nel corso della sua evoluzione abbia perduto grandi quantità di materiale, Rigel ha una [[massa (fisica)|massa]] diverse volte maggiore di quella del Sole. Secondo uno studio di Przybilla ''et al.'' del 2010, condotto utilizzando modelli teorici delle [[Traccia evolutiva|tracce evolutive]] delle stelle massicce, la massa di Rigel sarebbe pari a {{M|23|ul=masse solari}}<ref name=Moravveji/><ref name=Przybilla>{{cita pubblicazione|autore=N. Przybilla|data=2010|titolo= Mixing of CNO-cycled matter in massive stars|url=http://www.aanda.org/articles/aa/pdf/2010/09/aa14164-10.pdf|rivista= [[Astronomy and Astrophysics]]|volume= 517|pp=A38|doi=10.1051/0004-6361/201014164}}</ref>; Hohle nel 2010 utilizza diversi modelli evolutivi ottenendo valori compresi fra 11,64 e {{M|19,22|ul=masse solari}}<ref name=Hohle>{{cita pubblicazione|autore=Hohle, M. M.; Neuhäuser, R.; Schutz, B. F. |data=aprile 2010|titolo=Masses and luminosities of O- and B-type stars and red supergiants|url=http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR-5?-ref=VIZ5451356f8643&-out.add=.&-source=J/AN/331/349/single&recno=262|rivista=[[Astronomische Nachrichten]]|volume= 331 |numero=4|p=349|doi=10.1002/asna.200911355}}</ref>; infine Tetzlaff ''et al.'' nel 2011 hanno calcolato la media fra i risultati di diversi modelli evolutivi ottenendo {{M|19,2|0,1|ul=masse solari}}<ref name="Tetz">{{cita pubblicazione|autore=N. Tetzlaff ''et al.''|data=gennaio 2011|titolo=A catalogue of young runaway Hipparcos stars within 3 kpc from the Sun|rivista= [[Monthly Notices of the Royal Astronomical Society]]|url=http://vizier.u-strasbg.fr/viz-bin/VizieR-5?-ref=VIZ5451356f8643&-out.add=.&-source=J/MNRAS/410/190/table1&recno=1271|volume= 410|numero=1|pp=190–200190-200|doi=10.1111/j.1365-2966.2010.17434.x}}</ref>.
 
La massa di Rigel è dunque paragonabile a quella della [[supergigante rossa]] Betelgeuse, sua compagna di costellazione. Tuttavia le due stelle si trovano in due stati evolutivi differenti. Rigel sta probabilmente espandendosi e raffreddandosi in superficie dopo aver terminato l'[[idrogeno]] disponibile nel suo nucleo; in tal caso possiederebbe ora un nucleo inerte di [[elio]] e diventerebbe in futuro una supergigante rossa. Betelgeuse ha invece già raggiunto questa fase. Sebbene sia improbabile, esiste tuttavia anche un'altra possibilità, più remota, che Rigel abbia già superato la fase di supergigante rossa e che sia ridiventata una supergigante blu, cominciando a fondere l'elio in [[carbonio]] nel suo nucleo. In tal caso Rigel sarebbe andata incontro a maggiori perdite di massa rispetto alle ipotesi precedenti e quindi la sua massa attuale sarebbe ridotta a {{M|14|ul=masse solari}}<ref name=Kaler/>.
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Per quanto riguarda HIP 24428, la vicina [[Stella di classe A V|stella bianca]], nei suoi immediati dintorni Rigel sarebbe estremamente luminosa, arrivando a una magnitudine di −8, ben più luminosa del pianeta [[Venere (astronomia)|Venere]] visto dalla Terra, e in grado di proiettare ombre<ref name="celestia"/><ref group="N">Rigel ha una [[magnitudine assoluta]] [[Bolometro|bolometrica]] (M<sub>v</sub>) di −8 circa, tuttavia Rigel emette parte della sua radiazione nell'[[ultravioletto]], non visibile all'occhio umano, mentre in [[luce visibile]] la sua magnitudine assoluta (M<sub>v</sub>) si riduce a −7,1 Cfr.{{cita web|url=http://ecampus.matc.edu/mihalj/astronomy/test5/stellar_magnitudes.htm|titolo=Star Light ... Star Bright ...|editore=ecampus.matc.edu|accesso=18 novembre 2014}} e distando da HIP 24428 {{M|19|ul=al}}, la sua magnitudine apparente risultante è pari a:
:<math>\begin{smallmatrix} m = M_v - 5 (1- \log_{10} 5,90) = -8,2 \end{smallmatrix}</math></ref>. Se su un pianeta di HIP 24428 esistesse una civiltà evoluta almeno come la nostra, con una storia di qualche milione di anni alle spalle, avrebbe visto la nascita della più giovane Rigel e la sua evoluzione in supergigante nel corso dei millenni, con la crescente preoccupazione della sua futura esplosione in supernova. Trovandosi a meno di 20&nbsp;a.l. infatti, l'esplosione di Rigel in una [[supernova di tipo II]] metterebbe a serio rischio qualsiasi forma di vita presente su quel pianeta<ref name=Gehrels>{{Cita pubblicazione |cognome=Gehrels | nome=N. |anno=2003 |titolo=Ozone Depletion from Nearby Supernovae |rivista=Astrophysical Journal |volume=585| numero=2 |pp=1169–11761169-1176 |doi=10.1086/346127 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2003ApJ...585.1169G |accesso=16 aprile 2013}}</ref>.
 
== Etimologia e significato culturale ==