Helmut Kohl: differenze tra le versioni

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La sua passione per la politica si manifestò molto presto: nel 1947 lavorava nell'[[Unione Cristiano-Democratica di Germania|Unione Cristiano Democratica]] giovanile (CDU) della sua città.<ref>{{Cita web |url = https://www.britannica.com/biography/Helmut-Kohl |titolo = Helmut Kohl |editore = [[Enciclopedia Britannica]] |data = 16 giugno 2017 |lingua = en |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170720203358/https://www.britannica.com/biography/Helmut-Kohl |urlmorto = no }}</ref> Studiò all'[[Università di Francoforte]] [[scienze politiche]], [[storia]] e [[legge]], conseguendo il dottorato in storia ad [[Heidelberg]].<ref>{{Cita web |url = https://www.uni-heidelberg.de/press/news/press139_e.html |titolo = Exhibition: Famous Alumni of the University of Heidelberg |editore = Universität Heidelberg |data = 29 marzo 2001 |lingua = en |citazione = Helmut Kohl, for example, did his doctorate in Heidelberg in 1958, the title of his thesis being "The Political Development of the Palatinate and the Revival of the Political Parties after 1945" |accesso = 19 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111215195038/http://www.uni-heidelberg.de/press/news/press139_e.html |urlmorto = sì }}</ref> Nel 1960 venne eletto nel parlamento locale della [[Renania-Palatinato|Renania Palatinato]], dove ottenne cariche di crescente prestigio, fino a quando, nel 1969, venne eletto ''[[Ministerpräsident]]'', grazie alla reputazione di capace amministratore, guadagnata piuttosto velocemente.
 
Fu ''Ministerpräsident'' fino al [[1976]]<ref>{{Cita web |url = http://www.kas.de/wf/de/37.8203/ |titolo = Geschichte der CDU - Helmut Kohl |autore1 = Hahanns Jürgen Küsters |autore2 = Ulrike Hospes |editore = Konrad-Adenauer-Stiftung |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170625122325/http://www.kas.de/wf/de/37.8203/ |urlmorto = no }}</ref> quando divenne il candidato della CDU al cancellierato nelle [[Elezioni federali in Germania del 1976|elezioni federali del 1976]], vinte dalla SPD. Divenne quindi ''leader'' dell'opposizione cristiano-democratica contro il governo allora retto dal cancelliere [[Helmut Schmidt]] ([[SPD]]). Anche la sua ascesa nelle gerarchie del partito dei cristiano-democratico fu fulminea: nel 1953 divenne dirigente regionale e nel 1954 vicepresidente.<ref name=kohl1 /> A seguito della sconfitta elettorale del partito nel 1972, Helmut Kohl prese il posto dell'allora presidente, Reiner Barzel, divenendo il nuovo presidente della CDU, carica che mantenne fino al 1998.<ref name=kohl1 />
 
Il 1º ottobre [[1982]] il [[Partito Liberale Democratico (Germania)|Partito Liberale Democratico]] si ritirò dalla coalizione con il [[Partito Socialdemocratico di Germania|Partito Socialdemocratico tedesco]], votando una mozione di sfiducia costruttiva che deponeva Schmidt per insediare come cancelliere Helmut Kohl. Nei primi giorni del suo governo, Kohl dovette affrontare la dura opposizione della sinistra tedesca: i suoi avversari si riferivano spesso a lui con lo sprezzante soprannome di ''Birne''.<ref>{{Cita web |url = http://www.spiegel.de/einestages/helmut-kohl-in-karikaturen-die-rache-der-birne-a-1037236.html |titolo = Die Rache der Birne |autore = Christoph Gunkel |editore = [[Der Spiegel]] |data = 16 giugno 2017 |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170618101955/http://www.spiegel.de/einestages/helmut-kohl-in-karikaturen-die-rache-der-birne-a-1037236.html |urlmorto = no }}</ref><ref>Termine tedesco per "pera", poiché nelle caricature la testa del cancelliere era rappresentata appunto con una pera.</ref> Inizialmente Kohl diede appunto un'impressione di debolezza e goffaggine, ma non passò molto tempo prima che quest'impressione venisse superata grazie alla sua abilità politica.
 
La politica messa in atto da Kohl fu sostanzialmente centrista e comprese tagli modesti al governo e un forte sostegno agli impegni [[NATO]] sostenuti dalla [[Germania Occidentale]]. Accettazione del dispiegamento dei missili NATO sul territorio tedesco, in cambio della firma di un fondamentale trattato USA-URSS che prevedeva il ritiro degli euromissili appartenenti alle due nazioni. Il successo di questa politica venne ulteriormente confermato dalla vittoria nelle [[Elezioni federali in Germania del 1987|elezioni federali del 1987]].<ref>{{Cita web |url = https://www.zeit.de/2012/36/Kohl-Honecker-Staatsbesuch-1987/seite-2 |titolo = Die Anerkennung |autore = Ralf Zerback |editore = [[Die Zeit]] |data = 30 agosto 2012 |lingua = de |citazione = Im Januar 1987 wird Kohl wiedergewählt |accesso = 20 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171011110816/http://www.zeit.de/2012/36/Kohl-Honecker-Staatsbesuch-1987/seite-2 |urlmorto = no }}</ref>
 
=== Ministro-presidente della Renania-Palatinato ===
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[[File:Bundesarchiv Bild 183-1990-0916-021, Dresden, CDU-Wahlveranstaltung, Helmut Kohl.jpg|miniatura|sinistra|Helmut Kohl nel 1990]]
[[File:18th_G7_summit_member_19920706.jpg|thumb|sinistra|Kohl padrone di casa al summit del [[G7]] a [[Monaco di Baviera]] nel 1992]]
La riunificazione ha posto Kohl in una posizione momentaneamente inattaccabile. Nelle [[Elezioni federali in Germania del 1990|elezioni federali del 1990]], le prime elezioni libere tedesche, giuste e democratiche dall'epoca della [[Repubblica di Weimar]], Kohl vinse sul candidato dell'opposizione e ministro presidente della [[Saarland]], [[Oskar Lafontaine]]. Ha quindi formato il suo quarto governo.
 
Dopo le [[Elezioni federali in Germania del 1994|elezioni federali del 1994]] venne nuovamente eletto con una maggioranza ridotta, sconfiggendo il ministro-presidente della [[Renania-Palatinato]] Rudolf Scharping. La SPD fu in grado di conquistare la maggioranza nel [[Bundesrat (Germania)|Bundesrat]], limitando significativamente il potere di Kohl. Nella politica estera, ha avuto più successo, ad esempio, nell'ottenere [[Francoforte sul Meno]] come sede per la [[Banca centrale europea]]. Nel 1997 ha ricevuto il Premio Vision for Europe, per i suoi sforzi nell'unificazione dell'Europa.
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Nel momento in cui venne rovesciato il [[comunismo]] nella Germania Est, Kohl persuase il governo [[Unione Sovietica|sovietico]] ad accettare l'idea di una [[riunificazione tedesca|Germania riunificata]] sotto l'alleanza della [[NATO]]. Contemporaneamente, convinse il francese [[François Mitterrand]] a non opporsi, prospettandogli il ruolo di traino della nuova Germania verso il progetto di una maggiore integrazione europea<ref>Elvert, Jürgen, and Helmut Kohl. "Helmut Kohl und die europäische Integration 1982-1992: Grundlagen der Europapolitik / Helmut Kohl and European integration between 1982 and 1992: foundations of European Policy." Die Politische Meinung: Monatsschrift zu Fragen der Zeit, no. 4, Nr. 485, Helmut Kohl zum 80. Geburtstag (2010): 37.</ref>.
 
Sull'onda della gioia per la riunificazione, Kohl stravinse le [[Elezioni federali in Germania del 1990|prime elezioni della Germania riunificata nel 1990]] riuscendo, dopo quattro anni, a vincere sul filo del rasoio anche le [[Elezioni federali in Germania del 1994|elezioni del 1994]]; ma i grandi problemi economici del dopo riunificazione, la disoccupazione galoppante e la mancanza di riforme necessarie per il paese decretarono la sua sconfitta nelle [[Elezioni federali in Germania del 1998|elezioni del 1998]], con la schiacciante vittoria del SPD del suo ''leader'' [[Gerhard Schröder]]. Dopo questa sconfitta Kohl abbandonò la carica di cancelliere il 27 ottobre 1998.
 
Kohl rimane comunque il secondo più duraturo Cancelliere della Germania dopo [[Otto von Bismarck]], che governò per 19 anni, avendo governato la Germania dal 1º ottobre 1982 al 27 ottobre 1998. Dopo aver lasciato il cancellierato Kohl conservò la presidenza onoraria della CDU. Però gli scandali legati alle varie accuse per aver gestito dei fondi neri del partito lo costringeranno ad abbandonare, nel 2000, anche la presidenza onoraria.