Treno: differenze tra le versioni

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Fino ad allora il treno era sempre stato concepito come un insieme di unità (un "traino", appunto). Negli [[anni 1930|anni trenta]] la disciplina del [[Disegno industriale]] venne sempre più coinvolta nella concezione delle locomotive e dei mezzi che avrebbero dovuto trainare.
 
Mentre sino ad allora le locomotive erano macchine dall'aspetto meccanico, spesso con pistoni e tubi in vista, i veicoli progettati secondo filosofia [[streamline]] coprivano le componenti tecniche con carter affusolati dall'aspetto filante e aggressivo. Disegnatori come [[Raymond Loewy]] e [[Nigel Gresley]] crearono dal nulla una nuova filosofia di gestione dei volumi delle locomotive e delle carrozze. Più che in termini di [[aerodinamica]], il vantaggio era nell'immagine dei mezzi: le carrozze da accoppiare alle locomotive o ai treni più importanti, come lail ''[[Coronation Scot]]'', il ''City of Salina'' o il ''Burlington Zephir'', riprendevano i temi cromatici delle loro locomotive con soluzioni estetiche estremamente gradevoli e moderne. Gli ''Streamliner'' si conquistarono per qualche anno il ruolo di "cavalli di razza" delle ferrovie salvo poi venire in gran parte spogliati delle loro coperture estetiche per servire nello sforzo bellico, lasciando però una pesante eredità nello stile e nelle linee dei successivi mezzi diesel ed elettrici.
 
I gestori del servizio ferroviario aggiunsero sempre più servizi per i viaggiatori, dai vagoni ristorante alle carrozze letto, contribuendo alla rapida massificazione dell'offerta e all'incremento degli standard di [[comfort]], nonostante la concorrenza dei [[volo di linea|voli commerciali]] cominciasse a intaccare la quantità di passeggeri sulle tratte più lunghe.