Rinascente: differenze tra le versioni

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Nel [[1967]] alla scomparsa di Aldo Borletti, il nuovo presidente del gruppo è Senatore Borletti (figlio di un fratello del fondatore); Cesare Brustio ricopre la carica di amministratore delegato. Nel 1969 la famiglia Borletti, cede le proprie quote a IFI, facente capo alla [[Agnelli (famiglia)|famiglia Agnelli]], e [[Mediobanca]], già azionisti dal 1965, quando Jelmoli uscì dalla società. Nel 1970 l'ambasciatore [[Guido Colonna di Paliano]] è il nuovo presidente della società. Il gruppo conta 5 negozi la Rinascente, 150 grandi magazzini UPIM e 54 supermercati Sma.
 
Nel [[1972]] apre a [[Concesio]], nell'[[hinterland]] di [[Brescia]], la Rinascente-Città Mercato[[CittàMercato]], il primo ipermercato destinato alla vendita di merci a prezzi vantaggiosi. Obiettivo dei nuovi dirigenti della società è di superare la contrapposizione fra grande distribuzione e commercio tradizionale. Il punto vendita di piazza del Duomo viene rinnovato e la nuova struttura della Rinascente è razionale e in linea con i tempi. Nel 1973 inaugura il nuovo negozio la Rinascente di [[Torino]]. Il 25 aprile [[1972]] scompare [[Umberto Brustio]]; il 23 marzo 1973, Senatore Borletti diviene vicepresidente della società.
 
Nel [[1977]] il gruppo acquisisce una delle più grandi aziende di distribuzione statunitense, la J.C. Penney, presente in Lombardia con quattro punti vendita. La Rinascente punta a risollevare le proprie sorti, forte dell'esperienza nella rete distributiva e dell'organizzazione moderna e di successo dell'azienda: nel primo semestre l'incremento delle vendite è pari al 20,7%.