Liuto: differenze tra le versioni

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Il repertorio a stampa della musica per liuto a noi pervenuta si estende dal 1507 (anno nel quale comparvero, a [[Venezia]] le prime intavolature dell'editore [[Ottaviano Petrucci]]) sino al 1770 circa. Il liuto occupò un posto di considerevole rilievo nella vita musicale, specie nel XVI sec., quando ebbe la stessa diffusione e la stessa versatilità d'impiego raggiunte nell'Ottocento dal pianoforte. Le fonti cinquecentesche comprendono sia composizioni originali per lo strumento (danze, quali pavane, gagliarde, passamezzi, saltarelli; ricercari, fantasie, variazioni; preludi di carattere improvvisatorio), sia molte trascrizioni di brani vocali, profani e sacri.
il liuto è inoltre uno degli strumenti più utilizzati nel rinascimento
 
I più eminenti compositori di musica per liuto furono: