Winston Churchill: differenze tra le versioni
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Churchill fu un abile pittore dilettante e provò un grande piacere nel dipingere, specialmente dopo le sue dimissioni da [[Lord commissari dell'ammiragliato|primo lord dell'ammiragliato]] nel 1915<ref>Jenkins, p. 279</ref>. Trovò un rifugio nell'arte per superare gli attacchi di [[disturbo depressivo|depressione]] di cui soffrì per tutta la vita.<ref name="Rees-Mogg">Rees-Mogg, William (22 May 2007) "Portrait of the artist with his black dog" The Times London</ref>, persuaso a dipingere dal suo amico artista, [[Paul Maze]], conosciuto durante la [[prima guerra mondiale]]<ref>https://web.archive.org/web/20110903153441/http://www.albanyfineart.co.uk/maze/biog.html</ref>.
I dipinti più noti di Churchill sono paesaggi [[Impressionismo|impressionisti]], molti dei quali hanno come soggetto il sud della [[Francia]], l'[[Egitto]] o il [[Marocco]]<ref name="Rees-Mogg"/>. Usando lo pseudonimo di Charles Morin<ref name="Knickerbrocker">Knickerbocker, H.R. (1941) ''Is Tomorrow Hitler's? 200 Questions On the Battle of Mankind'' Reynal & Hitchcock. pp. 140, 150, 178–79</ref>, Churchill coltivò il suo hobby per tutta la vita e dipinse centinaia di tele, molte delle quali sono esposte nello studio di Chartwell e in collezioni private, come la Wendy and Emery Reves Collection al [[Dallas Museum of Art]]. [[Emery Reves]] era l'editore americano di Churchill, oltre che un amico intimo<ref>https://web.archive.org/web/20090105231340/http://www.winstonchurchill.org/i4a/pages/index.cfm?pageID=576</ref>. La maggior parte dei suoi lavori sono dipinti a olio
Nonostante la fama e le origini aristocratiche, Churchill faticò sempre a mantenere le sue entrate a un livello che finanziasse il suo stravagante stile di vita. I deputati prima del 1946 ricevevano solo un salario nominale (e di fatto non ricevettero nulla fino alla legge sul Parlamento del 1911), così tanti avevano professioni secondarie con le quali guadagnarsi da vivere<ref>https://web.archive.org/web/20100208232022/http://www.parliament.uk/faq/members_faq_page2.cfm</ref>. Dal suo primo libro nel 1898 fino al suo secondo mandato come primo ministro, il reddito di Churchill fu quasi interamente costituito dalla scrittura di libri e opuscoli per giornali e riviste, tra cui gli editoriali giornalieri di politica internazionale sull{{'}}''[[London Evening Standard|Evening Standard]]'' a partire dal 1936<ref>Plant Here The Standard by Dennis Griffiths; p.270 Macmillan Press Ltd, London, 1996</ref>.
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