Orlando Magic: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Samu 14980 (discussione | contributi)
Audax87 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 41:
}}
 
Gli '''Orlando Magic''' sono una delle trenta squadre della [[NBA]], il campionato di pallacanestro professionistico degli [[Stati Uniti d'America]]. Fondati nel 1989 come franchigia di espansione, hanno sede a [[Orlando (Florida)|Orlando]] nello Stato della [[Florida]] e sono una delle ultime franchigie ad essere entrate nella lega, anticipando di qualche anno gli ultimi ingressi di [[Toronto Raptors]] e [[Memphis Grizzlies|Vancouver Grizzlies]], avvenuti nel 1995. IAl 2025, i Magic hanno raggiunto per 1718 volte i [[NBA Playoffs|playoff]] su un totale di 3536 partecipazioni, esattamente la metà del totale, arrivando alle [[NBA Finals]] in due occasioni: nel 1995 e nel 2009, perdendo rispettivamente contro [[Houston Rockets]] e [[Los Angeles Lakers]]. Dal 2010 giocano le partite interne nell'nel [[AmwayKia Center]], chiamato in passato Amway Center, mentre in precedenza erano ospitati alla [[Amway Arena]]. Proprietaria della franchigia è la famiglia [[Richard DeVos|DeVos]], cofondatrice di Amway, che acquistò la squadra nel 1991.
 
I Magic sono affiliati alla squadra dei [[Lakeland Magic]] della [[NBA Development League]] e godono di un'intensa rivalità con i vicini [[Miami Heat]], l'altra franchigia della [[Florida]]. I colori sociali sono l'azzurro e il bianco, mentre come logo, in rispetto al nome Magic, scelto in omaggio al parco di [[Walt Disney World Resort|Walt Disney]] di Orlando, è usato un pallone da basket blu contornato da stelline.
Riga 49:
Nel 1985 l'uomo d'affari di [[Orlando (Florida)|Orlando]] Jim Hewitt incontra il direttore generale dei [[Philadelphia 76ers]] Pat Williams in Texas, proponendogli la sua idea di portare una squadra NBA a Orlando. Incuriosito dal potenziale di una eventuale squadra con sede a Orlando, Williams lascia l'anno dopo i 76ers diventando il responsabile di un gruppo di investimento con l'obiettivo di creare la nuova franchigia. Il 19 giugno 1986 Hewitt e Williams annunciano in una conferenza stampa l'intenzione di creare un franchigia NBA con sede ad Orlando.
 
Hewitt e Williams organizzano nel frattempo un concorso sul quotidiano cittadino ''[[Orlando Sentinel]]'' per la proposta sul nome da assegnare alla franchigia. Su un totale di 4.2964296 voci presentate, l'attenzione si sofferma sulle proposte Heat, Tropics, Juice e Magic, con quest'ultimo che si rivellarivela la scelta vincente. Il 27 luglio 1986 viene ufficializzato il nome Magic come riferimento e omaggio alla più grande attrazione turistica e motore economico della zona, la 'magica' [[Walt Disney World Resort|Walt Disney World]]. Nonostante in Florida ci fossero città maggiormente appetibili, soprattutto per numero di abitanti, adatte a ospitare una franchigia, come [[Miami]], che da lì a poco avrebbe comunque avuto la sua squadra, o [[Tampa]], e consideratoconsiderando che Orlando era una realtà molto piccola senza un grande aeroporto, Hewitt e Williams vanno dunquecomunque avanti per la loro strada, convinti della bontà del progetto. I due investitori riescono a inglobare nel progetto ulteriori imprenditori locali per dare basi finanziarie ancora più solide alla proposta e convincere l'amministrazione di [[Orlando (Florida)|Orlando]] ad avviare i lavori per la costruzione della nuova arena di gioco.
 
In un primo momento il commissioner Nba, [[David Stern]], apre alla possibilità di una franchigia in Florida ma il maggior interesse è verso la città di [[Miami]]. La proposta sportiva di Orlando si dimostra però estremamente solida e seria, al punto da convincere lo stesso Stern di allargare la lega a ben due squadre della Florida, a cui da lì a breve ne sarebbero giunte altre due dal resto del paese, i [[Minnesota Timberwolves]] e gli [[Charlotte Hornets]]. Per non introdurre quattro squadre nello stesso anno, considerate troppe in una sola volta, la Nba decide di cominciare nel 1988 con [[Miami Heat|Heat]] e [[Charlotte Hornets|Hornets]], seguiti nel 1989 proprio dai Magic e infine dai [[Minnesota Timberwolves|Timberwolves]].
 
=== I primi anni ===
Come primo allenatore viene scelto [[Matt Guokas (1944)|Matt Guokas]], già giocatore Nba tra il 1966 e il 1976 , che aiuta i Magic a selezionare 12 giocatori al draft. Nel [[Draft d'espansione NBA 1989|draft di espansione del 1989]] vengono scelti buoni giocatori quali [[Reggie Theus]], [[Scott Skiles]], [[Terry Catledge]], [[Sam Vincent]], [[Otis Smith]], e [[Jerry Reynolds (cestista)|Jerry Reynolds]]; mentre la prima scelta assoluta è la guardia [[Nick Anderson]] con il numero 11. L'esordio avviene il 4 novembre 1989 con una sconfitta contro i [[Brooklyn Nets|New Jersey Nets]] per 111-106; la prima vittoria è invece due giorni dopo, quando i Magic riescono a battere i [[New York Knicks]] per 118-110. La prima stagione si conclude con un bilancio di 18 vittorie e 64 sconfitte, ma quello che più conta è aver raggiunto il cuore dei propri tifosi con una media di ben 15600 spettatori a partita. L'anno seguente la scelta al Draft di [[Dennis Scott]] contribuisce a migliorare il record di vittorie portandolo a 31 e a piazzare in quintetto un'ala piccola con un micidiale tiro dai tre punti.
 
Il 19 settembre 1991 la famiglia [[Richard DeVos|DeVos]], fondatrice di Amway, acquista la franchigia per 85 milioni di dollari e il patriarca della famiglia, [[Richard DeVos]] ne diventa il proprietario. La stagione [[National Basketball Association 1991-1992|1991-1992]] è deludente per i Magic dato che vari giocatori saltano le partite per infortunio. Con una carenza di giocatori sani la squadra ottiene un brutto record di 21–61, riuscendo comunque a fare il tutto esaurito nelle 41 partite casalinghe della [[Stagione sportiva|regular season]].
Riga 60:
=== O'Neal-Hardaway e le prime Nba Finals ===
[[File:Shaquille O'Neal 1998.jpg|thumb|upright=0.6|left|Shaquille O'Neal]]
Il brutto record della stagione [[National Basketball Association 1991-1992|1991-92]] attribuisce agli Orlando Magic il diritto di scegliere per primi ai [[Draft NBA 1992|Draft del 1992]], che segna una svolta epocale per la giovane franchigia. Infatti col numero uno viene scelto il gigantesco centro [[Shaquille O'Neal]], dalla [[Università statale della Louisiana|Louisiana State University]].
 
Con l'esordio nella stagione [[National Basketball Association 1992-1993|1992-93]], Shaquille vincitore del [[NBA Rookie of the Year Award|NBA Rookie of the Year]], porta Orlando a essere una squadra temibile nel panorama [[NBA]] dei primi anni novanta, dominati dai [[Chicago Bulls|Bulls]] del primo three-peat. Anche con O'Neal però i Magic non raggiungono i play-off e a fine anno l'urna contenente le palline del draft sono ancora benevole verso Orlando: la prima scelta al draft tocca infatti ancora ai Magic, che chiamano [[Chris Webber]] con il numero uno. Pochi minuti dopo averlo selezionato, però, gli Orlando Magic decidono di scambiarlo con [[Anfernee Hardaway]], selezionato dai [[Golden State Warriors]] con il numero tre.
 
La mossa di scegliere un giocatore e immediatamente scambiarlo con un altro potrebbe apparire come un controsenso, ma è in realtà molto usuale nell'NBA: le squadre generalmente tendono a selezionare il miglior giocatore disponibile in senso assoluto, senza considerare le esigenze della squadra. Avendo già un giocatore d'area come O'Neal, i Magic preferiscono dunque affiancargli un [[playmaker]] che potesse innescarlo piuttosto che un altro realizzatore interno come Webber. La scelta si rivela azzeccata e Hardaway formerà subito un'affiatata coppia con O'Neal.
 
I risultati della squadra creata iniziano a dare i suoi frutti e, nella stagione [[NBA 1993-1994|1993-94]], i Magic si qualificano per la prima volta ai playoff della loro giovane storia, venendo eliminati al primo turno dagli [[Indiana Pacers]]. Il processo di crescita prosegue nella stagione [[National Basketball Association 1994-1995|1994-95]] con i Magic che chiudono con un record di 57-25 la regular season e [[Shaquille O'Neal]] miglior [[Migliori marcatori stagionali della NBA|top scorer]] stagionale. Al primo turno eliminano velocemente i [[Boston Celtics]], nelle semifinali i [[Chicago Bulls]] del rientrante [[Michael Jordan]], vincendo poi anche la finale di Conference contro gli [[Indiana Pacers]]. I Magic raggiungonoottengono così il loro primo titolo di campioni della [[NBA Eastern Conference|Eastern Conference]] dopo soli sei anni dal loro esordio nella lega, diventando la seconda squadra più precoce a raggiungere le finali dietro ai [[Milwaukee Bucks]]. Alle prime storiche [[NBA Finals]] della loro brevissima storia, nonostante fossero favoriti e avendo un quintetto stellare composto da [[Anfernee Hardaway]], [[Nick Anderson]], [[Dennis Scott]], [[Horace Grant]] e [[Shaquille O'Neal]], perdono nettamente 4-0 contro i campioni in carica degli [[Houston Rockets]] guidati da [[Hakeem Olajuwon]] e [[Clyde Drexler]].
 
{{riquadro|col1=#{{NBA color|Orlando Magic|1}}|col2=white|col3=#{{NBA color|Orlando Magic|2}}|titolo=NBA Finals 1995|contenuto=
Riga 76 ⟶ 78:
[[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|MVP]]: [[Hakeem Olajuwon]]
}}
 
I risultati della squadra creata iniziano a dare i suoi frutti e, nella stagione [[NBA 1993-1994|1993-94]], i Magic si qualificano per la prima volta ai playoff, venendo eliminati al primo turno dagli [[Indiana Pacers]]. Il processo di crescita prosegue nella stagione [[National Basketball Association 1994-1995|1994-95]] con i Magic che chiudono con un record di 57-25 la regular season e [[Shaquille O'Neal]] miglior [[Migliori marcatori stagionali della NBA|top scorer]] stagionale. Al primo turno eliminano velocemente i [[Boston Celtics]], nelle semifinali i [[Chicago Bulls]] del rientrante [[Michael Jordan]], vincendo poi anche la finale di Conference contro gli [[Indiana Pacers]]. I Magic raggiungono così il loro primo titolo di campioni della [[NBA Eastern Conference|Eastern Conference]] dopo soli sei anni dal loro esordio nella lega, diventando la seconda squadra più precoce a raggiungere le finali dietro ai [[Milwaukee Bucks]]. Alle prime storiche [[NBA Finals]] della loro brevissima storia, nonostante fossero favoriti e avendo un quintetto stellare composto da [[Anfernee Hardaway]], [[Nick Anderson]], [[Dennis Scott]], [[Horace Grant]] e [[Shaquille O'Neal]], perdono nettamente 4-0 contro i campioni in carica degli [[Houston Rockets]].
 
Nella stagione [[National Basketball Association 1995-1996|1995-96]] i Magic ottengono il loro miglior record di franchigia facendo segnare un ottimo 60-22. Nei playoff sconfiggono i [[Detroit Pistons]] e gli [[Atlanta Hawks]] ma vengono battuti nella finale di Conference dai [[Chicago Bulls]].
Riga 93:
 
Nel 2007 viene nominato coach [[Stan Van Gundy]] e con la sua guida i risultati migliorano ulteriormente. Nella stagione [[National Basketball Association 2007-2008|2007-08]] oltre al solito Howard, sono decisive le prestazioni del turco [[Hidayet Türkoğlu]] e del nuovo arrivato [[Rashard Lewis]]. Al primo turno dei [[NBA Playoffs 2008|playoff]] la squadra elimina i [[Toronto Raptors]] per poi arrendersi ancora ai [[Detroit Pistons|Pistons]]. Howard quella stagione vince il primo dei tre premi consecutivi come [[NBA Defensive Player of the Year Award|NBA Defensive Player of the Year]].
 
{{riquadro|col1=#{{NBA color|Orlando Magic|1}}|col2=white|col3=#{{NBA color|Orlando Magic|2}}|titolo=NBA Finals 2009|contenuto=
La stagione [[NBA 2008-2009|2008-09]] parte bene come le precedenti e il cammino nei playoff è trionfale. Al primo turno dei [[NBA Playoffs 2009|playoff]] i Magic sconfiggono i [[Philadelphia 76ers]] e nel turno successivo i campioni in carica dei [[Boston Celtics]]. Nelle finali della [[NBA Eastern Conference|Eastern Conference]] i Magic si trovano di fronte i [[Cleveland Cavaliers]] di [[LeBron James|Lebron James]] e, contro tutti i pronostici, vincono la serie. I [[Los Angeles Lakers]] di [[Kobe Bryant]] nelle [[NBA Playoffs 2009|NBA Finals 2009]] si dimostrano però in grande forma e vincono la serie 4-1. Nella stagione [[NationalFile:Dwight Basketball Association 2009-2010Howard.jpg|2009-10]]thumb|Dwight a un roster già collaudato arriva il veterano [[Vince CarterHoward]].{{riquadro|col1=#{{NBA Neicolor|Orlando [[Magic|1}}|col2=white|col3=#{{NBA Playoffs 2010color|playoff]] Orlando elimina prima gli [[Charlotte HornetsMagic|2}}|Charlottetitolo=NBA Bobcats]]Finals e poi gli [[Atlanta Hawks]], venendo sconfitta nelle finali di Conference dai [[Boston Celtics]].[[File:Dwight Howard.jpg2009|thumb|Dwight Howard]]contenuto=
7-14 giugno 2009
 
Riga 103 ⟶ 104:
 
[[Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award|MVP]]: [[Kobe Bryant]]
}}Nella stagione [[National Basketball Association 2009-2010|2009-10]] a un roster già collaudato arriva il veterano [[Vince Carter]]. Nei [[NBA Playoffs 2010|playoff]] Orlando elimina prima gli [[Charlotte Hornets|Charlotte Bobcats]] e poi gli [[Atlanta Hawks]], venendo sconfitta nelle finali di Conference dai [[Boston Celtics]]. La stagione [[National Basketball Association 2010-2011|2010-11]], in cui i Magic si trasferiscono nel nuovo [[Amway Center]], registra un passo indietro nei risultati con l'eliminazione al primo turno a vantaggio degli [[Atlanta Hawks]]. Stesso copione nel [[National Basketball Association 2011-2012|2011-12]] in una stagione caratterizzata dalla situazione contrattuale di Howard in scadenza a fine anno. Howard decide di estendere il contratto per un'altra stagione ma ad aprile Van Gundy rivela che il centro ha chiesto il suo licenziamento. La squadra conclude al primo turno playoff contro gli [[Indiana Pacers]] e la dirigenza, complice la partenza di Howard, opta per una nuova ricostruzione.
}}
 
La stagione [[NBA 2008-2009|2008-09]] parte bene come le precedenti e il cammino nei playoff è trionfale. Al primo turno dei [[NBA Playoffs 2009|playoff]] i Magic sconfiggono i [[Philadelphia 76ers]] e nel turno successivo i campioni in carica dei [[Boston Celtics]]. Nelle finali della [[NBA Eastern Conference|Eastern Conference]] i Magic si trovano di fronte i [[Cleveland Cavaliers]] e, contro tutti i pronostici, vincono la serie. I [[Los Angeles Lakers]] di [[Kobe Bryant]] nelle [[NBA Playoffs 2009|NBA Finals 2009]] si dimostrano però in grande forma e vincono la serie 4-1. Nella stagione [[National Basketball Association 2009-2010|2009-10]] a un roster già collaudato arriva il veterano [[Vince Carter]]. Nei [[NBA Playoffs 2010|playoff]] Orlando elimina prima gli [[Charlotte Hornets|Charlotte Bobcats]] e poi gli [[Atlanta Hawks]], venendo sconfitta nelle finali di Conference dai [[Boston Celtics]].[[File:Dwight Howard.jpg|thumb|Dwight Howard]]
 
La stagione [[National Basketball Association 2010-2011|2010-11]], in cui i Magic si trasferiscono nel nuovo [[Amway Center]], registra un passo indietro nei risultati con l'eliminazione al primo turno a vantaggio degli [[Atlanta Hawks]]. Stesso copione nel [[National Basketball Association 2011-2012|2011-12]] in una stagione caratterizzata dalla situazione contrattuale di Howard in scadenza a fine anno. Howard decide di estendere il contratto per un'altra stagione ma ad aprile Van Gundy rivela che il centro ha chiesto il suo licenziamento. La squadra conclude al primo turno playoff contro gli [[Indiana Pacers]] e la dirigenza, complice la partenza di Howard, opta per una nuova ricostruzione.
 
=== La partenza di Howard e la ricostruzione ===
Riga 113 ⟶ 110:
 
[[File:Aaron Gordon (15614234597) (cropped).jpg|thumb|left|[[Aaron Gordon]]]]
Nelle stagioni successive i Magic vedono avvicendarsi in panchina prima [[Scott Skiles]] e dopo [[Frank Vogel]], con i quali iniziano a ricostruire con un nucleo di giovani come [[Victor Oladipo]], [[Elfrid Payton]], [[Mario Hezonja]], [[Bismack Biyombo]] e [[Aaron Gordon]], e veterani come [[Ben Gordon]], [[Serge Ibaka]], [[Channing Frye]], [[Evan Fournier]] e [[D.J. Augustin]]. Il processo di ricostruzione però è lento e stenta a ripartire perché alcuni innesti si rivelano dei flop, mentre alcuni giovani non rispecchiano le aspettative. Al termine della stagione 2016-17 viene ufficializzato il licenziamento del GM Rob Hennigan, sotto la cui gestione Orlando registra il record negativo di 132-278.: Lala peggior striscia mai registrata in un lustro nella storia della franchigia. La stagione [[Orlando Magic 2017-2018|2017-18]] si rivela ancora tribolata per Orlando e anche coach Vogel viene licenziato. Al suo posto viene assunto [[Steve Clifford]], proveniente da [[Charlotte Hornets|Charlotte]].
 
Al [[Draft NBA 2018|draft 2018]] i Magic selezionano [[Mohamed Bamba]] e ripartono da uno zoccolo duro composto da [[D.J. Augustin|Augustin]], [[Evan Fournier|Fournier]], [[Jonathan Isaac|Isaac]], [[Aaron Gordon|Gordon]] e [[Nikola Vučević|Vučević]]. Nel [[National Basketball Association 2018-2019|2018-19]], dopo un'iniziale partenza in sordina, si qualificano matematicamente per i playoff dopo una lunga attesa durata settesei annistagioni. Al primo turno Orlando viene però eliminata dai [[Toronto Raptors]]. La stagione [[National Basketball Association 2019-2020|2019-20]] è condizionata dalla [[Pandemia di COVID-19 negli Stati Uniti d'America|Pandemia di COVID-19]] e dopo quattro mesi di stop viene trovato l'accordo per ripartire con il campionato in totale isolamento nella "Bolla di Orlando". I Magic si qualificano ai play-off per il secondo anno di fila e anche questa volta sono eliminati al primo turno, per opera dei [[Milwaukee Bucks]].
 
Al [[Draft NBA 2020|draft 2020]] i Magic selezionano la promettente guardia [[Cole Anthony]], andando ad aggiungere un nuovo prospetto a quelli già presenti in rosa. La stagione parte sotto i migliori auspici ma la squadra viene falcidiata da una serie di infortuni che condizionano il campionato. Il 26 marzo 2021, durante l'ultimo giorno di trasferimenti, la dirigenza decide di azzerare tutto il processo e ripartire con l'ennesimo nuovo progetto di ricostruzione. A poche ore dalla scadenza, vengono ceduti in vari scambi le colonne [[Nikola Vučević|Vucevic]], [[Evan Fournier|Fournier]] e [[Aaron Gordon|Gordon]]. La partenza dei giocatori più rappresentativi degli ultimi anni della franchigia va di fatto a chiudere un ciclo poco fortunato che termina con la seconda stagione consecutiva in regular season.
 
=== Inizia l'era di Banchero e Franz Wagner ===
Al Draft 2022 i Magic dato lo score negativo, hanno modo di pescare la prima scelta assoluta e selezionano l'italo americano [[Paolo Banchero]], che si va ad aggiungere ad una buona squadra in prospettiva con giocatori come [[Franz Wagner (cestista)|Franz Wagner]], [[Jalen Suggs]], [[Markelle Fultz]], [[Cole Anthony]] e [[WendellJonathan CarterIsaac]]. Nella [[National Basketball Association 2022-2023|stagione 22/23]], nonostante il record negativo e il mancato accesso ai playoff, Paolo Banchero vince il premio [[NBA Rookie of the Year Award|Rookie of the year]] confermandosi il perno sulla quale costruire una squadra competitiva. Dopo quattro anni di attesa, nel 2023-24 i Magic di coach [[Jamahl Mosley]] tornano ad affacciarsi ai playoff, venendo però eliminati subito al primo turno dai [[Cleveland Cavaliers]]. Il copione si ripete la stagione seguente, con un uscita al primo turno contro i favoriti [[Boston Celtics]].[[File:AmwayCenterCourt.JPG|thumb|upright=1.2|Il nuovo [[Amway Center|Amway Center/Kia Center]]]]
 
== Arene di gioco ==
* [[Amway Arena|Orlando Arena/TD Waterhouse Centre/Amway Arena]] (1989-2010)
* [[Amway Center|Amway Center/Kia Center]] (2010-)
 
== Record stagione per stagione ==