Val d'Assa: differenze tra le versioni

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Rilevanti parti della valle, interamente coperta da foreste, sono state intensamente interessate dal [[Maltempo sul Triveneto del 26-30 ottobre 2018]] (Tempesta Vaia) che, a causa dei fortissimi venti, ha provocato lo schianto di migliaia di alberi e la conseguente scomparsa di ampie superfici forestali.
 
Sull'Altopiano e in particolare proprio in Val d'Assa sono presenti poi numerose specie, rarissime o assenti nel resto delle Prealpi orientali, che sono però comuni nelle Alpi interne ed in Europa centrale: il motivo della presenza di tali specie in questa zona probabilmente è da ricercarsi in una naturalizzazione in seguito all'arrivo di foraggi che seguivano le truppe provenienti dagli Imperi centrali durante la prima guerra mondiale<ref>Scortegagna S., ''Flora del settore veneto dell'Altopiano di Asiago (Prealpi orientali, provincia di Vicenza)'', pp. 95-183. Natura Vicentina, Quaderni del Museo Naturalistico Archeologico, Vicenza, 2008.</ref>.
 
Tra la [[fauna]] vivono diverse specie di ungulati: il [[capriolo]], il [[cervus|cervo]], il [[camoscio]] e il [[muflone]]. È stato più volte avvistato l'[[orso]]<ref>{{cita web|url=http://www.lusern.it/site/pages/newzim/territorio/rassegna+stampa/pop/corpo/formattazione+stampa.asp?catalog=4996|titolo=L’orso a Passo Vezzena ieri ha sbranato un cane|accesso=14 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ladige.it/articoli/2014/07/04/l-orso-tavoli-hotel-vezzena|titolo=L'orso tra i tavoli dell'hotel Vezzena|accesso=25 luglio 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719032800/http://www.ladige.it/articoli/2014/07/04/l-orso-tavoli-hotel-vezzena|dataarchivio=19 luglio 2014}}</ref>, è presente il [[lupo]] e non si esclude la presenza della [[Lynx lynx|lince]].
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== Area archeologica ==
[[File:Tunkelbald - Val d'Assa abc1.jpg|thumb|Il percorso didattico del Tunkelbald distrutto nel 2021]]
Prima della costruzione del ponte per attraversare la vallata tra i paesi di Canove e Roana, si doveva percorrere un'antica strada, detta "la Sbarra", che scende fino al fondovalle, dove si incontra una seconda strada, detta "del Pozzo" oltre a numerosi sentieri. Uno di questi sentieri conduce ad una zona denominata "Tunkelbald" (che in cimbro significa "bosco scuro") dove sono presenti delle [[incisione rupestre|incisioni rupestri]], databili dalla tarda età del Ferro (fine I millennio a.C.) al tardo Medioevo.<ref>{{Cita web|url=http://www.archeoveneto.it/portale/wp-content/filemaker/stampa_scheda_estesa.php?recid=103|titolo=Graffiti protostorici della Val d’Assa - Roana|sito=www.archeoveneto.it|lingua=it|accesso=2023-07-10 luglio 2023}}</ref> Secondo la tradizione, le incisioni sono venute alla luce solo nel 1966 a seguito della piena del torrente Assa che liberò il suo greto dagli spessi [[depositi alluvionali]].<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 18}}.</ref>
Poco lontano dal "Tunkelbald" si trova un altro sito ricco di graffiti, detto della "Romita"<ref>A volte indicato come "Romita" e "Rössle", per la vicinanza tra i due siti.</ref>: ambedue i siti erano recintati e visitabili solo se accompagnati da una guida. Tuttavia, un'altra piena del torrente Assa nel 2021 ha completamente distrutto il percorso didattico progettato a inizio anni duemila, rendendo molto difficile la visita a ciò che rimane del sito, fortemente degradato.<ref>{{Cita web|url=https://www.lapiazzaweb.it/2021/07/disastrato-il-sito-dei-graffiti-della-val-dassa-il-maltempo-ha-spazzato-via-il-percorso-didattico/|titolo=Disastrato il sito dei graffiti della Val d'Assa: il maltempo ha spazzato via il percorso didattico|autore=Redazione|sito=La Piazza Web|data=2021-07-25 luglio 2021|lingua=it|accesso=2023-07-10 luglio 2023}}</ref> Per il pericolo di distacco di pietre dalla parete rocciosa l'accesso al "Tunkelbald" è scoraggiato dall'amministrazione e non autorizzato, in attesa del ripristino del sentiero dei graffiti.<ref>{{Cita web|url=https://www.caiasiago.it/801-val-dassa|titolo=801 Val d’Assa|autore=CAI Asiago|sito=www.caiasiago.it|lingua=it|accesso=2023-07-10 luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://sac2.halleysac.it/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/G1WpFMkTURT0-A|titolo=Delibera Di Giunta "Intervento di tutela restauro conservativo e valorizzazione delle incisioni rupestri parco archeologico della Val d'Assa nel Comune di Roana": approvazione in linea tecnica progetto definitivo - esecutivo"|sito=Comune di Roana|data=27 agosto 2021|lingua=it|urlmorto=sì}}</ref>
 
Un altro sito di incisioni in Val d'Assa si trova a Sant'Antönle, anch'esso di difficile accesso.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledivicenza.it/territorio-vicentino/bassano/imbrattati-i-graffiti-della-valdassa-1.5929661|titolo=Imbrattati i graffiti della Valdassa|autore=Gerardo Rigoni|sito=Il Giornale di Vicenza|data=1 settembre 2017|lingua=it|accesso=2023-07-10 luglio 2023}}</ref> Nella zona sono presenti anche alcune grotte nelle quali sono stati rinvenuti fossili di animali preistorici e reperti databili a 3.500 anni fa.<ref>{{Cita web|url=http://www.iluoghidirigonistern.it/itinerari/valdassa/|titolo=Val d'Assa|sito=I luoghi di Mario Rigoni Stern|lingua=it-IT|accesso=2023-07-10 luglio 2023}}</ref>
 
Solo a partire dagli anni ottanta del Novecento i diversi siti delle incisioni rupestri in Val d'Assa sono stati esplorati e indagati in maniera sistematica.
L'archeologo [[Ausilio Priuli]] segnala la Val d'Assa come tra le maggiori località dell'arco alpino per presenza di incisioni rupestri, dopo la [[Val Camonica]] ([[Incisioni rupestri della Val Camonica|sito patrimonio dell'umanità Unesco]]), il [[Monte Bego]] (con la [[Valle delle Meraviglie]]) e la [[Valtellina]] ([[Parco delle Incisioni rupestri di Grosio]]).<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 20}}.</ref> Tra i maggiori siti di incisioni rupestri in Val d'Assa, oltre a quelli già citati, Priuli annovera anche la diga tra il Tunkelbald e il ponte di Roana, sotto al ponte di Roana, Sant'Antönle basso, il sito del Selegen Baible nei pressi della sorgente Rust e Sculazzon, non tutti indagati in maniera approfondita.<ref>{{cita|Ausilio Priuli 1983|p. 66}}.</ref>
 
Nel luglio del 1996 alle incisioni rupestri dell'altopiano dei Sette Comuni e in particolare a quelle della Val d'Assa è stato dedicato un convegno.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.rupestre.net/tracce/?p=897|titolo=Links and short news|rivista=Tracce|data=luglio 1996|lingua=en|numero=4|ISSN=2281-972X |accesso=2023-08-18 agosto 2023}}</ref>
Nel 2013, il Comune di Roana ha ribadito la necessità di tutelare l'area di interesse storico e ambientale della Val d'Assa.<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.yumpu.com/it/document/read/15545418/piano-degli-interventi-comune-di-roana|titolo=Piano degli interventi 2013|editore= Comune di Roana|data=2013|p=67}}</ref>
 
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===Osteria all'Antico Termine===
Lungo la [[Strada statale 349 di Val d'Assa e Pedemontana Costo|strada statale 349 di Val d'Assa]], un tempo mulattiera, si trova l{{'}}''Osteria all'Antico Termine'', per secoli rifugio alpestre e stazione di posta. Venne costruita attorno alla metà del [[XVII secolo]] lungo il nuovo confine (donde il nome) tra la [[Federazione dei Sette Comuni]] e il [[Sacro Romano Impero]]. Nel 1866 nei pressi dell'osteria venne fatto passare il nuovo confine di Stato. Attualmente si trova al confine tra le Regioni [[Veneto]] e [[Trentino-Alto Adige]].
 
Originariamente in tronchi squadrati, nei primi dell'Ottocento l'edificio venne ricostruito in muratura.
 
Proprio a causa della sua posizione, l'osteria durante la [[prima guerra mondiale]] si trovò lungo la linea del fronte e fu inizialmente centro operativo della 34ª divisione italiana. Successivamente all'avanzata nemica divenne invece importante sede di comando dell'esercito austro-ungarico (in particolare del 27º Reggimento di fanteria di [[Graz]] "König der Belgier"). Vi presero alloggio anche l'arciduca d'Austria e principe d'Ungheria e di Boemia [[Eugenio Ferdinando Pio d'Asburgo-Teschen]] e l'imperatore d'Austria, re d'Ungheria e Boemia, e monarca della Casa d'Asburgo-Lorena [[Carlo I d'Austria]]<ref>Tratto da: [[Mario Rigoni Stern]], ''[[Sentieri sotto la neve]]''</ref>. Era inoltre un luogo caro allo scrittore [[Mario Rigoni Stern]].{{senza fonte}}
 
L'osteria fu anche rifugio dei reparti partigiani durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]].
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==Bibliografia==
* Leonardi P., Rigoni G., Allegranzi A., ''Le incisioni rupestri della Val d'Assa sull'Altipiano dei Sette Comuni (Vicenza, Italia)'', in ''Preistoria Alpina'', 18, 1982, pp. 175-190&nbsp;175–190.
* Arcà A., Fossati A., Marchi E., Tognoni E., ''Le ultime ricerche della Cooperativa "Le Orme dell'Uomo" sull'arte rupestre delle Alpi'', in ''Archeologia e arte rupestre. L'Europa, le Alpi, la Valcamonica'', Atti del Secondo Convegno Internazionale di Archeologia Rupestre (Darfo Boario Terme, 2-5 ottobre 1997), Milano 2001, pp. 143-146&nbsp;143–146.
* Bonetto J., ''Veneto. Archeologia delle Regioni d'Italia'', Roma, 2009, pp. 470-471&nbsp;470–471.
* AA. VV., ''Le incisioni rupestri della Val d’Assa: Ipotesi a confronto'', Atti del Convegno (Gallio-Canove di Roana VI, 6-7 luglio 1996), Vicenza, Gruppo culturale Ass Taal, Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto, Comune di Gallio, Comune di Roana, Amministrazione provinciale di Vicenza, 1996
* Andrea Valente, ''[https://issuu.com/andyvalente/docs/tutela_e_valorizzazione_del_tunkelbalt_valdassa Tutela e valorizzazione della parete graffita del Tunkelbalt Valdassa – Comune di Roana (VI)]'', tesi di laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale, Facoltà di Lettere e Filosofia, Padova, a.a. 2011/2012
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* {{Cita web|url=http://www.asiago.to/IT/pagina.aspx?idPage=82|titolo=I graffiti della Val d'Assa - Roana |sito=sito ufficiale dello IAT Informazioni e accoglienza turistica di Asiago|accesso=19 agosto 2023}}
{{portale|montagna|Vicenza}}
 
[[Categoria:Valli della provincia di Vicenza|Assa]]