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== Storia ==
=== Antichità ===
Fu fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli [[Umbri]] su un colle situato sulla riva sinistra del [[Tevere]], a circa 400 metri di altitudine e a breve distanza dal territorio abitato dagli [[Etruschi]], col nome di ''Tutere'', che significa "Città di confine"<ref>Etrusco ''Tular'' letteralmente "insieme di ceppi di confine", in [[Lingue osco-umbre|lingua osco-umbra]] ''Tuter-e'' ovvero "In Todi", "Nella città di confine" (Ribezzo, 1928 e [[Giacomo Devoto]], ''Gli antichi Italici'', Firenze, Vallardi, 1931, p. 93).</ref>.
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Si sviluppò soprattutto fra il V e il IV secolo a.C., ricevendo forti influenze etrusche o venendo probabilmente essa stessa annessa dagli etruschi, secondo quanto tramandatoci dallo storico Stefano di Bisanzio<ref>Klaus Zimmermanns, ''Umbria'', Milano, Idealibri, 1990, p. 338. ISBN 88-7082-185-4 (tit. orig.: Klaus Zimmermanns, ''Eine Landschaft im Herzen Italiens, Gubbio-Perugia-Assisi Spoleto-Todi-Orvieto'', Colonia (Germania), DuMont Buchverlag, Kommandithgesellschaft, 1987).</ref>. Nel III secolo a.C. iniziò il processo di romanizzazione, pur nel rispetto delle autonomie locali, fra cui il diritto di coniare moneta propria. Ottenne la cittadinanza romana (dopo l'89 a.C.) con l'ascrizione alla [[tribù Clustumina]], venendo successivamente ribattezzata con il nome di ''Colonia Julia Fida Tuder'' (60 a.C. circa). A partire dall'età augustea ricevette un vigoroso impulso edilizio con la costruzione di un anfiteatro, di edifici civici e ville.
=== Il medioevo ===
Dopo le invasioni barbariche e la [[guerra gotica (535-553)]], Todi venne annessa, con il resto d'Italia, all'[[Impero bizantino]]. Resterà romano-orientale anche dopo l'invasione [[Longobardi|longobarda]], entrando a far parte, con [[Perugia]] ed altri centri umbri, del cosiddetto [[corridoio bizantino]], il quale univa Roma con l'esarcato di Ravenna.
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Nel 1244, visto l'aumento della popolazione, la quale aveva superato i trentamila abitanti (più della popolazione della Roma dell'epoca), i tre borghi creati dalle classi artigianali vennero cinti da mura lunghe all'incirca 4 km, con tanto di porte e bastioni a tutt'oggi integre.
=== Età moderna ===
[[Angelo Cesi (vescovo 1530)|Angelo Cesi]] trasformò varie zone di Todi, allargando vie ed abbellendo alcuni palazzi.
Oggi Todi è pressoché identica alla Todi medievale, come risulta da una stampa di [[Giacomo Lauro (incisore)|Giacomo Lauro]] del 1633. I confini della città originaria sono delimitati dal perimetro delle mura.
=== Età contemporanea ===
[[File:Lo_Spagna_-_Vierge_à_l'Enfant.jpg|miniatura|''Vergine e Gesu'', de [[Lo Spagna]], anticamente presso il [[convento di Montesanto]], in seguito al [[Museo del Louvre]].]]
Durante il periodo napoleonico alcune opere d'arte vennero trafugate e portate in Francia<ref>{{Cita libro|titolo=Notice de tableaux dont plusieurs ont été recueillis à Parme et à Venise : exposés dans le grand salon du Musée Napoléon, ouvert le 27 thermidor an XIII|edizione=De l'imprimerie des sciences et des arts, Paris}}</ref> nell'ambito delle [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]]. Secondo il catalogo pubblicato nel ''Bulletin de la Société de l'art français'' del 1936<ref>{{Cita libro|autore=Marie-Louise Blumer|titolo=Catalogue des peintures transportées d'Italie en Francce de 1796 à 1814|collana=Bulletin de la Société de l'art français, 1936, fascicule 2}}</ref>, delle 3 opere d'arte inviate in Francia, principalmente autori del [[Rinascimento umbro]], ne ritornarono due, mentre ''La vergine e Gesù'' [[Lo Spagna|dello Spagna]] rimase esposta al ''Musée Napoléon''<ref>{{Cita libro|titolo= Notice des tableaux envoyés d'Italie en France par les commissaires du Gouvernement français |collana=Lettres historiques et critiques sur l'Italie de Charles de Brosses |volume=tome 1 |pp= 387-411|editore=chez Ponthieu |città= Paris |anno= VII |lingua= fr}}</ref>, e quindi al [[Museo del Louvre|Louvre]].
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Insieme all'Eroe dei due Mondi passò per Todi anche [[Anita Garibaldi]], incinta e già in preda alle doglie: di lì a poco morì nei pressi delle [[Valli di Comacchio]].
Braccato dalle milizie austriache, Garibaldi fu costretto alla fuga.
A Todi avvenne un avvenimento tragico nell'Italia repubblicana: il 25 aprile 1982 ci fu [[Incendio del Palazzo del Vignola|un gravissimo incendio al Palazzo del Vignola]], dove morirono 35 persone e ne rimasero ferite altre 40. Tale incendio - insieme a [[Incendio del Cinema Statuto|quello di pochi mesi dopo al Cinema Statuto di Torino]] - è considerato l'evento propulsore di una nuova legislazione più moderna ed efficace per la prevenzione degli incendi e per la messa in sicurezza dei luoghi aperti al pubblico.
=== Simboli ===
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