Gonzaga: differenze tra le versioni

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|stemma = Arms of Gianfrancesco I Gonzaga, Marquess of Mantua.svg
|motto = '{{maiuscoletto|[[Ad montem duc nos]]}}<ref>{{Cita libro|nome=Francesca|cognome=Cappelletti|nome2=Gerlinde|cognome2=Huber-Rebenich|titolo=Der antike Mythos und Europa: Texte und Bilder von der Antike bis ins 20. Jahrhundert|url=https://books.google.it/books?id=iAVNAAAAYAAJ&q=%22Ad+montem+duc+nos%22&dq=%22Ad+montem+duc+nos%22&hl=it&sa=X&ei=e5flT9ukKOfP4QSc4M2PAQ&ved=0CDQQ6AEwAA|accesso=31 agosto 2023|data=1997|editore=Gebr. Mann|lingua=it|ISBN=978-3-7861-1762-9}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga dal XII al XIX secolo: Le zecche e le monete dei rami cadetti dei Gonzaga|url=https://books.google.it/books?id=XfQyAQAAIAAJ&q=montem+duc+nos&dq=montem+duc+nos&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitlMj6wLHJAhVFuBoKHeafDbAQ6AEIITAB|accesso=31 agosto 2023|data=1996|editore=Electa|lingua=it|ISBN=978-88-435-6615-0}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Maria Luisa Reviglio della|cognome=Veneria|titolo=Il labirinto: la paura del Minotauro e il piacere del giardino|url=https://books.google.it/books?id=wxbqAAAAMAAJ&q=montem+duc+nos&dq=montem+duc+nos&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwitlMj6wLHJAhVFuBoKHeafDbAQ6AEIJzAD|accesso=31 agosto 2023|data=1998|editore=Edizioni Polistampa Firenze|lingua=it|ISBN=978-88-85977-59-4}}</ref>'
|blasonatura = ''D'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero dal volo abbassato [imbeccate e membrate di rosso], rivolte alla destra araldica; sul tutto, uno scudo inquartato: nel primo e nel quarto di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso'' (Regno di Boemia); ''nel secondo e nel terzo fasciato d'oro e di nero'' (Gonzaga)<ref>{{cita|Malacarne, 1992|p. 93.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?language=it&id=oai%3Aculturaitalia.it%3Amuseiditalia-work_6115|titolo=Stemma della famiglia Gonzaga.|accesso=15 febbraio 2016}}</ref>
|stato = {{simbolo|Arms of the house of Gonzaga (ancient).svg|16}} [[Sovrani di Mantova|Signoria di Mantova]]<br />{{simbolo|Flag of the Duchy of Mantua (1575–1707).svg}} [[Marchesato di Mantova]]<br />{{simbolo|Flag of the Duchy of Mantua (1575–1707).svg}} [[Ducato di Mantova]]<br />{{simbolo|Flag of Montferrat.svg}} [[Marchesato del Monferrato]]<br />{{simbolo|Flag of Montferrat.svg}} [[Marchesato del Monferrato|Ducato del Monferrato]]
|casataderivazione = {{simbolo|Coat of arms of the House of Corradi-Gonzaga (until 1328).svg}} [[Corradi-Gonzaga|Corradi da Gonzaga]]
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}}
[[File:Stemma gonzaga con cimiero, da s. sebastiano, 1450 ca. 03.jpg|thumb|Stemma di Casa Gonzaga a [[Palazzo San Sebastiano]] di [[Mantova]]]]
I '''Gonzaga''' sono stati una delle più note [[nobiltà italiana|famiglie]] [[principe]]sche<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gonzaga/|titolo=Treccani.it. Gonzaga|accesso=6 novembre 2014}}</ref><ref>{{cita|Crollalanza|pp. 490-491|cidCrollalanza}}.</ref> d'[[Europa]],<ref>{{Treccani|imperatrice-eleonora-gonzaga_(Dizionario-Biografico)|Eleonora Gonzaga imperatrice|accesso =16 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_242437826.html|titolo=Vincenzo Gonzaga. Il fasto del potere.|accesso=16 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160609171451/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_242437826.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita|Brunelli|p. 1.|cidRoberto}}</ref><ref>{{cita|Braglia|p. 23.|cidBraglia}}</ref> protagonisti della [[Storia d'Italia|storia italiana]] ed [[Storia dell'Europa|europea]]<ref>{{cita web|url=http://www.touringmagazine.it/i-vostri-viaggi/2376/viaggiare-gioco-i-gonzaga-da-mantova-alla-conquista-deuropa|titolo=Touring Club Italiano. Viaggiare per gioco: i Gonzaga, da Mantova alla conquista d'Europa|accesso=6 novembre 2014}}</ref> dal [[XIV secolo|XIV]] al [[XVIII secolo]].
Governarono [[Mantova]], dapprima come ''[[Sovrani di Mantova|Signori]]'', a partire dal [[1328]], poi come ''[[Marchesato di Mantova|Marchesi]]'' e ''[[Ducato di Mantova|Duchi]]'' fino al [[1707]]. Governarono inoltre il [[Marchesato del Monferrato|Marchesato e poi Ducato del Monferrato]]; [[Ramo cadetto|rami cadetti]] governarono poi in Italia il [[Ducato di Guastalla]], il [[Ducato di Sabbioneta]], i Marchesati di [[Gonzaga di Vescovato|Vescovato]], [[Gonzaga di Luzzara|Luzzara]], [[Gonzaga di Palazzolo|Palazzolo]] e [[Gonzaga di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino|Castel Goffredo, Castiglione e Solferino]], i Principati di [[Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo|Bozzolo]] e [[Gonzaga di Castel Goffredo, Castiglione e Solferino|Castiglione]], la [[Contea di Novellara]]; all'estero un ramo cadetto governò i Ducati [[Francia|francesi]] di [[Conti e duchi di Nevers|Nevers]], [[Conti e duchi di Rethel|Rethel]], [[Signori di Mayenne|Mayenne]] e il [[Principato di Arches]].
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{{vedi anche|Storia dei Gonzaga|Presa di Mantova}}
[[File:Grandi Casate Italiane nel 1499.png|miniatura|L'Italia nel [[1499]].]]
Originari dell'[[Gonzaga (Italia)|omonima cittadina]] dell'[[Oltrepò mantovano]]<ref>{{cita libro|Mario|Cadalora|Gonzaga Gonzaga|1990|Modena}}</ref><ref>{{cita|Braglia|p. 17.|cidBraglia}}</ref>, da cui presero il nome,<ref>{{cita|Nosari-Canova|p. 19.|cidNosari-Canova}}</ref><ref group=N>Fu il capostipite Luigi I Gonzaga a decidere che la famiglia assumesse il cognome ''Gonzaga'' dalla località di origine.</ref> i [[Corradi-Gonzaga|Corradi da Gonzaga]]<ref>{{cita|Luzio|p. 9.|cidLuzio}}</ref> (o "Gonzinghi"<ref>{{cita libro|Federigo|Amadei|Cronaca universale della città di Mantova, Volume I, p.244|1954|Mantova}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Scipione Agnello|cognome=Maffei|titolo=Gli annali di Mantova|url=https://books.google.it/books?id=5EJJAAAAcAAJ&pg=PA347&dq=Gonzinghi&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiusfCWzPDXAhWG0RoKHcKrAL4Q6AEIMTAC#v=onepage&q=Gonzinghi&f=false|accesso=31 agosto 2023|data=1675|editore=Viola|lingua=it}}</ref>) furono uomini di fiducia di parte [[Guelfi|guelfa]]<ref>{{cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/Gonzaga+%28nobile+famiglia%29.html|titolo=Gonzaga nobile famiglia|accesso=15 luglio 2013}}</ref> dei monaci dell'[[Abbazia di San Benedetto in Polirone]].<ref>{{cita|Luzio|p. 19.|cidVaini}}</ref><ref>{{cita|Vaini|p. 3.|cidVaini}}</ref> Il documento in cui fanno la loro prima comparsa i "da Gonzaga" (con un certo ''Opizio de Gonzaga'') - atto in cui la grancontessa [[Matilde di Canossa]] conferma alcuni beni all'[[Abbazia di Polirone]] - porta la data del 13 agosto [[1096]].<ref>{{cita|Sissa|p. 73.|cidSissa}}</ref>
 
Il 16 agosto [[1328]] [[Luigi I Gonzaga]] [[Presa di Mantova|rovesciò]] la signoria [[bonacolsi]]ana con l'aiuto delle truppe [[scaligeri|scaligere]] e del genero [[Guglielmo Azzone Castelbarco|Guglielmo di Castelbarco]],<ref>{{cita|Luzio|p. 30.|cidLuzio}}</ref> aderì alla fazione [[Ghibellini|ghibellina]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mantovafortezza.it/it/scheda_storia/la_signoria_gonzaghesca|titolo=Mantova fortezza. I Gonzaga.|accesso=28 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140303191802/http://www.mantovafortezza.it/it/scheda_storia/la_signoria_gonzaghesca|urlmorto=sì}}</ref> e si impose come [[capitano del popolo]], venendo riconosciuto [[vicario]] [[Sacro Romano Impero|imperiale]] da [[Ludovico il Bavaro]].<ref name=Roberto28>{{Cita|Brunelli|p. 28.|cidRoberto}}</ref>
 
Nel [[1433]] [[Gianfrancesco Gonzaga|Gianfrancesco]] (1407-1433) riuscì a ottenere, sborsando la cifra di 12.000 [[fiorino|fiorini]] d'oro,<ref>{{cita web|url=http://www.condottieridiventura.it/index.php/lettera-g/2818-gian-francesco-gonzaga-marchese-di-mantova|titolo=Condottieri di ventura. Gianfrancesco Gonzaga|accesso=9 maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150428010336/http://www.condottieridiventura.it/index.php/lettera-g/2818-gian-francesco-gonzaga-marchese-di-mantova}}</ref> direttamente dalle mani dell'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo|Sigismondo]] a Mantova il titolo di [[marchese]]: riuscì dunque a trasformare una carica da elettiva in ereditaria. Nacque il [[Marchesato di Mantova]].
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[[Federico II di Mantova|Federico II]] (1519-1530) ottenne a Mantova nel [[1530]] dalle mani dell'[[imperatore]] [[Carlo V]] il titolo di [[Ducato di Mantova|duca]]. Iniziò così il [[Ducato di Mantova]].
 
Nel [[1708]] il territorio del Monferrato venne annesso al [[Ducato di Savoia]] e la signoria di Mantova, dopo quattrocento anni,<ref>{{cita|Brunelli|p. 109.|cidRoberto}}</ref> passò sotto la dominazione austriaca.
 
=== Origini ===
{{vedi anche|Origini dei Gonzaga|Corradi-Gonzaga}}
Diverse sono le ipotesi sull'origine della famiglia ([[Longobardi|longobarda]], [[merovingi]]a o proveniente semplicemente dal [[toponimo]] ''de [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]]'') che si sono susseguite nel corso dei secoli, ma nessuna pare prevalere in maniera netta sulle altre.<ref>{{cita|Malacarne|p. 27|Malacarne, 2010}}.</ref> Nel [[XII secolo]] [[Filippo Corradi]] fu investito delle terre di [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]] (da cui prese il nome la famiglia), feudo appartenuto ai conti [[Casalodi]], dall'abate dell'[[Abbazia di San Benedetto in Polirone|abbazia benedettina di Polirone]] a [[San Benedetto Po]].<ref>{{cita libro|Giuseppe|Sissa|Storia di Gonzaga|1983|Mantova}}</ref> Con il nome di “[[Corradi-Gonzaga|Corradi da Gonzaga]]” si stabilirono a [[Mantova]] alla fine del [[XII secolo]],<ref>{{cita|Murgia|pp. 8-9|cidMurgia}}.</ref><ref>{{cita|Amadei|p. 10.|cidAmadei}}</ref> dove occuparono cariche politiche e religiose. Da [[Guido Corradi|Guido Corradi da Gonzaga]] ([[XIII secolo]]-[[1318]]), che combatté contro il re [[Manfredi di Sicilia]] e dai suoi cinque figli ([[Ludovico I Gonzaga|Luigi]] primo [[capitano del popolo]], Gentile, Gualtiero, Abramino e Petronio) ebbero origine i signori di Mantova.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.genealogy.euweb.cz/gonzaga/gonzaga2.html |titolo=Albero genealogico dei Gonzaga signori di Mantova|accesso=4 giugno 2012}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.genealogy.euweb.cz/gonzaga/gonzaga1.html|titolo=Albero genealogico dei Corradi-Gonzaga|accesso=4 giugno 2012}}</ref> Nel [[1332]] furono decorati dal doge [[Francesco Dandolo]] del [[Patriziato (Venezia)|patriziato veneto]].<ref>{{cita|Luzio|p. 34.|cidLuzio}}</ref>
 
Dal 30 aprile [[1335]] la famiglia utilizzò solo l'appellativo "Gonzaga", per questo [[Luigi I Gonzaga]] viene ritenuto il capostipite della famiglia. L'eliminazione del cognome ''Corradi'' avvenne perché il cognome risultava ''sconveniente'', rispetto al toponimo suddetto ''de Gonzaga''.<ref>{{cita|Coniglio|p. 8.|cidConiglio}}</ref>
 
==== Origine del nome ====
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=== Gonzaga di Mantova (linea principale) ===
I [[Corradi-Gonzaga|Corradi]] da [[Gonzaga (Italia)|Gonzaga]] conquistarono il potere a [[Mantova]] con [[Ludovico I Gonzaga|Luigi]], destituendo il 16 agosto [[1328]] [[Rinaldo (Passerino) dei Bonacolsi|Rinaldo Bonacolsi]], detto "il Passerino".<ref>{{cita|Coniglio|pp. 1-11|cidConiglio}}.</ref>
Il colpo di Stato che portò alla morte dell'ultimo dei [[Bonacolsi]] fu possibile per l'alleanza con [[Cangrande I della Scala|Cangrande I di Verona]]. Profittando quindi dell'illusione di quest'ultimo di poter includere Mantova nei propri dominî una volta sconfitti i Bonacolsi, e contando sull'appoggio del popolo mantovano, ebbe inizio un dominio plurisecolare dei Gonzaga sulla città di Mantova, che terminò solo nel [[1707]].<ref>{{cita|Brunelli|p. 26.|cidRoberto}}</ref>
 
==== Capitani del Popolo ====
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|}
 
La dominazione su Mantova ebbe inizio con la figura politica del [[capitano del popolo]], istituita essenzialmente per bilanciare il potere e l'autorità delle famiglie nobili. Il primo capitano a essere eletto, dopo la presa al potere, fu [[Luigi I Gonzaga]], il 25 agosto [[1328]].<ref name=Roberto28 /> La rivolta, caldamente appoggiata dal popolo e con l'appoggio di [[Cangrande I della Scala]], ebbe successo grazie alla completa convinzione dei [[Bonacolsi]], amici dei Gonzaga e padroni della città, che fossero loro fedeli. [[Francesco I Gonzaga|Francesco I]], commissionando la costruzione del [[Castello di San Giorgio (Mantova)|castello di San Giorgio]] nel [[1395]],<ref>{{cita|Brunelli|p. 36.|cidRoberto}}</ref> creò le basi per l'edificazione della futura reggia gonzaghesca. Dopo aver aumentato il loro patrimonio fondiario e monetario, il loro dominio proseguì ininterrottamente sino al settembre [[1433]] con l'elevazione del feudo a [[Marchesato di Mantova|marchesato]].<ref>{{cita|Coniglio|p. 16.|cidConiglio}}</ref>
 
==== Marchesi di Mantova ====
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|}
 
Il marchesato iniziò nel [[1433]] con la consegna a Mantova delle insegne marchionali da parte dell'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo|Sigismondo]] a [[Gianfrancesco Gonzaga]], che comprò il titolo per 120.000 fiorini d'oro.<ref>{{cita|Coniglio|p. 50.|cidConiglio}}</ref>
Risalgono al marchesato i rapporti amichevoli con gli [[Este]] e i signori di [[Ducato di Milano|Milano]].
Grazie a [[Ludovico III Gonzaga|Ludovico III]] la città si distinse nel campo dell'arte: l'intervento di artisti come [[Andrea Mantegna]] lascerà un segno indelebile nella storia di Mantova.<ref>{{cita|Brunelli|p. 44.|cidRoberto}}</ref> Grazie ai Gonzaga nacque in questo periodo la [[Scuola di Mantova]], destinata a diventare una delle principali scuole della pittura rinascimentale italiana. Con [[Isabella d'Este]], una delle donne più importanti del [[Rinascimento]], che nel [[1490]] sposò [[Francesco II Gonzaga|Francesco II]], la città conobbe un periodo di grande rilevanza artistica.<ref>{{cita|Brunelli|p. 56.|cidRoberto}}</ref> Con [[Federico II Gonzaga|Federico II]] venne edificato [[Palazzo Te]] e così terminò, con la sua nomina [[Ducato di Mantova|ducale]] nel [[1530]], questo periodo particolarmente prolifico a livello artistico della storia di Mantova.<ref>{{cita|Brunelli|p. 64.|cidRoberto}}</ref>
 
==== Duchi di Mantova ====
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| ([[1594]]-[[1627]])
|}
Nel [[1627]] il ramo mantovano dei Gonzaga si estinse e il titolo ducale passò al ramo francese dei [[Gonzaga-Nevers]], che ebbe origine da [[Ludovico Gonzaga-Nevers]].<ref name="ReferenceA">{{cita|Coniglio|p. 433.|cidConiglio}}</ref>
 
Casa dei Gonzaga-Nevers
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[[1708]]: annessione al [[Ducato di Milano]].
 
Il [[Ducato di Mantova]] ebbe inizio nel [[1530]] con [[Federico II Gonzaga|Federico II]], che ottiene il titolo da [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] sovrano del [[Sacro Romano Imperatore|Sacro Romano Impero]].<ref>{{cita|Coniglio|p. 274.|cidConiglio}}</ref>
Il duca di Mantova fu anche [[Marchesato del Monferrato|marchese del Monferrato]] (1536-1574) e poi duca del Monferrato (1574-1708).<ref>{{cita web|url=http://www.marchesimonferrato.com |titolo=Marchesi del Monferrato|accesso=21 maggio 2012}}</ref>
 
Sotto la signoria di [[Guglielmo Gonzaga]] Mantova divenne una delle corti più splendide e prestigiose d'Europa<ref>{{cita web|url=http://www.antegnatisantabarbara.it/it/documenti_reading.asp?ID=3&Titolo=Cronistoria%20di%20un%20restauro|titolo=Antegnati in Santa Barbara|accesso=10 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210126054129/http://www.antegnatisantabarbara.it/it/documenti_reading.asp?ID=3&Titolo=Cronistoria%20di%20un%20restauro|urlmorto=sì}}</ref> e la casata dei Gonzaga ricchissima:<ref>{{cita|Murgia|p. 90|cidMurgia}}.</ref> fu politico accorto e scaltro, capace di rimanere indipendente rispetto ai potentati del tempo (Papato, Impero, potenze quali Spagna e Francia). Con l'intemperante [[Vincenzo I Gonzaga|Vincenzo]], amante del gioco e dei vizi, iniziò il lento ma inesorabile declino della famiglia.<ref>{{cita|Brunelli|pp. 88-90|cidRoberto}}.</ref> Alla morte di [[Vincenzo II Gonzaga|Vincenzo II]], nel [[1627]], si estinse il ramo diretto dei Gonzaga di Mantova e ciò portò alla [[Guerra di successione di Mantova e del Monferrato]]:<ref>{{cita|Brunelli|p. 101.|cidRoberto}}</ref> [[Carlo I di Gonzaga-Nevers|Carlo I]] dovette subire il [[sacco di Mantova]] da parte dei mercenari [[lanzichenecchi]], che misero a ferro e fuoco la città portando anche la [[peste]].<ref>{{cita|Brunelli|pp. 102-105|cidRoberto}}.</ref>
 
[[Carlo II di Gonzaga-Nevers|Carlo II]],<ref>{{cita|Brunelli|p. 106.|cidRoberto}}</ref> per ripianare le finanze di famiglia, proseguì la vendita della famosa collezione di opere d'arte, [[collezioni Gonzaga|''la Celeste Galeria'']] iniziata dal suo predecessore. Con il decimo e ultimo duca [[Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers|Ferdinando Carlo]], poco incline al governo del suo stato, nel [[1707]] si chiusero quasi quattro secoli di dinastia gonzaghesca e con questi anche la condizione statuale dei [[Ducato di Mantova|ducati di Mantova]] e [[Marchesato del Monferrato|Monferrato]].<ref>{{cita|Brunelli|pp. 108-109|cidRoberto}}.</ref>
 
==== Marchesi, poi Duchi di Monferrato ====
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Il [[Marchesato del Monferrato]] fu un antico [[Antichi Stati italiani|stato italiano preunitario]], situato nel [[Piemonte]], governato dagli [[Aleramici]] dal [[967]] al [[1305]] e dalla famiglia dei [[Paleologi]] dal [[1306]] al [[1533]].
Alla morte senza eredi di [[Giovanni Giorgio del Monferrato]] nel 1533, si accese la disputa sulla successione tra il duca di Mantova [[Federico II Gonzaga]] e [[Carlo III di Savoia]], [[Ducato di Savoia|duca di Savoia]]. L'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] affidò il feudo imperiale a [[Federico II Gonzaga|Federico II]], marito di [[Margherita Paleologa]], in virtù della discendenza dei Paleologi. Nel [[1575]] l'imperatore [[Massimiliano II d'Asburgo|Massimiliano II]] elevò il marchesato a [[Ducato (circoscrizione)|ducato]]. Nel [[1627]] il ramo mantovano dei Gonzaga si estinse e il titolo ducale passò al ramo francese dei [[Gonzaga-Nevers]].<ref>{{cita|Coniglio|p. 428.|cidConiglio}}</ref> Il loro dominio, pur tra diversi conflitti, durò fino al [[1708]].<ref>{{cita|Murgia|pp.52-53-57.|cidMurgia}}</ref>
 
=== Gonzaga-Nevers ===
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|}
 
Alla morte nel [[1627]] del cugino [[Vincenzo II Gonzaga]], ultimo discendente della linea diretta dei Gonzaga, [[Carlo I di Gonzaga-Nevers|Carlo I]], a seguito della [[Guerra di successione di Mantova e del Monferrato]], subentrò come erede nella potestà del [[Ducato di Mantova]].<ref>{{cita|Coniglio|p. 440|cidConiglio}}.</ref> Con i Gonzaga-Nevers proseguì il declino della secolare dinastia, iniziato con Vincenzo I. I primi presagi furono dati dalle continue invasioni da parte dei [[lanzichenecchi]] che, con il [[sacco di Mantova]] del [[1629]], ridussero la città, fino allora considerata imprendibile, in miseria. Proseguirono inoltre con il duca Carlo I le vendite della collezione d'arte di famiglia, la famosa ''Celeste Galeria''. Con la cacciata dell'ultimo duca [[Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers]], accusato di [[fellonia]] per aver concesso l'ingresso alle truppe galloispane nella città virgiliana, nel [[1708]] il territorio del Monferrato venne annesso al [[Ducato di Savoia]] e Mantova passò sotto la dominazione austriaca.<ref>{{cita|Coniglio|pp. 469-470|cidConiglio}}.</ref>
 
''' [[Conti e duchi di Nevers#Gonzaga|Duchi di Nevers]] '''
Riga 307:
{{vedi anche|Principato di Arches}}
[[File:Ritratto di Carlo II Gonzaga Nevers.png|miniatura|[[Carlo II di Gonzaga-Nevers]].]]
Il "Principato di Arches" nacque nel [[1608]] per volontà di [[Carlo I di Gonzaga-Nevers]],<ref>{{cita|Coniglio|p. 434.|cidConiglio}}</ref> [[Conti e duchi di Nevers|duca di Nevers]] e Rethel, in seguito alla creazione da zero della città di [[Charleville-Mézières|Charleville]].
 
{| class="wikitable"
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| ([[1652]]-[[1708]])
|}
Nel [[1708]]: assegnazione del principato alla corona di Francia.<ref>{{cita|Coniglio|p. 470.|cidConiglio}}</ref>
 
''' [[Signori di Mayenne|Duchi di Mayenne]] '''
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=== Gonzaga dei principati minori ===
{{vedi anche|Gonzaga dei principati minori}}
Oltre al ramo più importante di Mantova si ebbero numerosi [[Ramo cadetto|rami minori]],<ref>{{cita|Brunelli|p. 112.|cidRoberto}}</ref> che però godettero di completa autonomia rispetto al ramo principale,<ref>{{cita|Braglia|p. 195.|cidBraglia}}</ref> essendo investiti direttamente dall'imperatore.<ref>{{cita|Coniglio|pp. 473-499|cidConiglio}}.</ref> Sino alla prima metà del [[XIV secolo]] i signori di Mantova governarono unitariamente il loro [[stato]]. La prima scissione si ebbe a opera di [[Feltrino Gonzaga]], che diede inizio al ramo cadetto di [[Gonzaga di Novellara e Bagnolo|Novellara]] ([[1371]]).<ref>{{cita|Coniglio|p. 473.|cidConiglio}}</ref> Una successiva divisione venne effettuata alla morte nel [[1444]] di [[Gianfrancesco Gonzaga]] e di [[Ludovico III Gonzaga]] nel [[1478]].<ref>{{cita|Coniglio|p. 482|cidConiglio}}.</ref> La dinastia configurò due tipi di territorio: il "Mantovano nuovo", al quale appartennero tutti i territori situati ai confini del loro stato e il "Mantovano vecchio", l'antico territorio comunale della città di Mantova. I Gonzaga, nel tempo, non giunsero mai alla unificazione di tutti i loro domini in quanto considerarono le terre di confine come terre minori, appannaggio dei rami minori della casata.<ref>{{cita libro|||I Gonzaga di Bozzolo|2011||Mantova|curatore=Clifford M. Brown;Paola Tosetti Grandi}}</ref>
 
== Araldica gonzaghesca ==
=== Armoriale ===
{{vedi anche|Armoriale di casa Gonzaga}}
La dinastia dei Gonzaga, durante la loro lunga storia, mutò lo [[stemma]] diverse volte.<ref name=Brunelli1>{{Cita|Brunelli|p. 164.|cidRoberto}}</ref><br />
Con la presa del potere nel [[1328]], Ludovico I innalzò un semplice stemma a fasce orizzontali nere e oro.<ref group=N>Lo storico Giuseppe Gerola, in uno studio del [[1916]] [http://iccu01e.caspur.it/ms/internetCulturale.php?id=oai%3Aemeroteca.braidense.it%3A38%3AMI0185%3AEVA_113_F3996&teca=Emeroteca+braidense Archivio storico lombardo. Giuseppe Gerola, vecchie insegne dei Gonzaga, pp.96-110.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140504153948/http://iccu01e.caspur.it/ms/internetCulturale.php?id=oai%3Aemeroteca.braidense.it%3A38%3AMI0185%3AEVA_113_F3996&teca=Emeroteca+braidense |data=4 maggio 2014 }}, sostiene che la variante più antica dello stemma gonzaghesco contemplasse il ''fasciato di bianco e di nero'' anziché ''fasciato d'oro (giallo) e di nero''. Nell'appartamento della Guastalla a [[Palazzo Ducale (Mantova)]] infatti compariva uno scudo con l'arma dei Gonzaga [[fasciato]] di bianco e di nero. Anche nel celebre dipinto del [[1494]] ''[[Cacciata dei Bonacolsi]]'' di [[Domenico Morone]] le fasce sugli scudi dei vincitori appaiono più bianche che gialle.</ref> Con la nascita del marchesato, dal [[1433]] compaiono per la prima volta nello stemma le [[Aquila (araldica)|aquile]] imperiali a "volo abbassato" e la [[Croce (araldica)|croce patente]] rossa, simbolo dal [[XII secolo]] del comune di Mantova o dei [[Cavalieri templari]],<ref>{{cita|Cavazzoli|p. 49.|cidCavazzoli}}</ref> mentre lo scudo originario rimase al centro, ma di dimensione più piccola.<ref>{{cita|Malacarne, 1992|pp. 93-98}}.</ref>
<gallery widths="100" heights="100" perrow="7">
File:Coat of arms of the House of Corradi-Gonzaga (until 1328).svg|Stemma dei [[Corradi-Gonzaga]] sino al [[1328]]
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=== Le collezioni dei Gonzaga ===
{{vedi anche|Arazzi dei Gonzaga|Cavalli dei Gonzaga}}
I Gonzaga non furono solo collezionisti di importanti [[Arte|opere d'arte]]. Essi si occuparono anche dell'allevamento di [[Cavalli dei Gonzaga|cavalli]]<ref>{{cita pubblicazione | cognome=Tonni | nome=Andrea | titolo=Allevamento e diplomazia tra Mantova, Torino e Londra: lo scambio dei cavalli tra Cinquecento e Seicento | data= | url=http://www.unibs.it/sites/default/files/ricerca/allegati/Tonni08.pdf | accesso=20 aprile 2017 | cid=cidTonni | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170421100038/https://www.unibs.it/sites/default/files/ricerca/allegati/Tonni08.pdf | urlmorto=sì }}</ref> (i "[[Berbero (cavallo)|berberi]] mantovani"<ref>{{cita|Braglia|p. 63.|cidBraglia}}</ref>), a scopo di divertimento e per le guerre, sin dal XV secolo.<ref name=Simon312>{{Cita|Simon|p. 312.|cidSimon}}</ref> Molti di questi animali furono immortalati da diversi pittori nelle sale dei loro palazzi (tra queste la ''Sala dei Cavalli'' in Palazzo Te<ref>{{Cita web|url=http://www.palazzote.it/index.php/it/palazzo-te/sale-monumentali/sala-dei-cavalli|titolo=Sala dei Cavalli|accesso=27 giugno 2017}}</ref>).
 
La famiglia fu famosa per la ricchezza di libri contenuti nelle loro biblioteche, molti dei quali trattavano di [[zoologia]] e di [[botanica]].<ref name=Simon312 /> I Gonzaga costruirono dei veri propri [[Giardino zoologico|giardini zoologici]] all'interno delle loro corti dove, grazie ai favori che godevano con le famiglie potenti dell'epoca, erano presenti [[Struthio camelus|struzzi]], [[Panthera leo|leoni]], [[falco]]ni e [[cani da caccia]].<ref name=Simon312 /> I signori di Mantova possedevano anche libri [[Miniatura|miniati]], medaglioni romani e [[zanne]] di [[Elephantidae|elefante]].<ref name=Simon312 /> [[Isabella d'Este]] collezionò anche [[Conchiglia|conchiglie]], rami di [[Anthozoa|corallo]] e denti di pesci rari.<ref name=Simon313>{{Cita|Simon|p. 313.|cidSimon}}</ref> Suo figlio [[Federico II di Mantova|Federico II]], richiese a mercanti stranieri un [[Panthera pardus|leopardo]] per essere addestrato alla caccia, una [[Herpestidae|mangusta]] per uccidere i serpenti e diversi [[Alligatoridae|alligatori]].<ref name=Simon313 />
 
I Gonzaga già nel [[XV secolo|Quattrocento]] curarono la bellezza dei loro palazzi anche con [[giardino|giardini]]. Il [[Palazzo Ducale (Mantova)#I giardini e i cortili|Giardino dei Semplici]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mantovaducale.beniculturali.it/Tool/Promotion/Single?id_promotion=163|titolo=Scienza e magia alla Corte dei Gonzaga|accesso=11 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150417184424/http://www.mantovaducale.beniculturali.it/Tool/Promotion/Single?id_promotion=163|urlmorto=sì}}</ref> di [[Palazzo Ducale (Mantova)|Palazzo Ducale]] alla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]] venne affidato dal duca [[Ferdinando Gonzaga]] alle cure del botanico fra' [[Zenobio Bocchi]], che lo coltivò seguendo i dettami dello [[zodiaco]],<ref>{{cita|Simon|p. 316.|cidSimon}}</ref> scoprendo il potere delle [[Erba|erbe officinali]] e la distribuzione delle essenze vegetali secondo i criteri della medicina astrologica del tempo.
 
Furono collezionisti di minerali e di rare [[Gemma (mineralogia)|pietre preziose]], [[Diamante|diamanti]], [[Zaffiro|zaffiri]], [[Ametista|ametiste]], [[Perla|perle]], [[Smeraldo|smeraldi]] e [[bolo armeno]].<ref>{{cita|Simon|p. 318.|cidSimon}}</ref>
 
Simbolo di potere e ricchezza, nel [[XVI secolo|Cinquecento]] i tre figli del marchese [[Francesco II Gonzaga]] e di [[Isabella d'Este]] [[Federico II Gonzaga|Federico II]], [[Ercole Gonzaga|Ercole]] e [[Ferrante I Gonzaga|Ferrante]] commissionarono importanti [[arazzo|arazzi]]. I manufatti, di grandi dimensioni, vennero realizzati in massima parte nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]] e in Italia da [[arazziere|arazzieri]] fiamminghi.<ref>{{cita libro|nome=Carlo|cognome=D'Arco|titolo=Notizie intorno agli arazzi disegnati da Raffaello e posseduti dai Gonzaga di Mantova|anno=1867|città=Mantova|cid=cidD'Arco}}</ref>
 
Molte di queste collezioni vennero vendute a partire dal [[1620]] e depredate e distrutte durante il [[sacco di Mantova]] del [[1630]].<ref>{{cita|Simon|p. 319.|cidSimon}}</ref>
 
=== La ''Celeste Galeria'' ===
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[[File:Arte di ben cucinare.jpg|miniatura|Frontespizio del volume ''L'arte di ben cucinare'' di [[Bartolomeo Stefani]].]]
{{vedi anche|Cucina dei Gonzaga}}
I Gonzaga sono anche ricordati per l'arte della [[cucina (attività)|cucina]], definita da molti “di principi e di popolo”,<ref>{{cita|Brunetti|p. 1|cidBrunetti}}.</ref><ref>{{cita libro|Claudia|Colucci|Il quaderno delle ricette della grande provincia mantovana|2007||San Giovanni Lupatoto|coautori=Wainer Mazza}}</ref> perché hanno saputo coniugare piatti tipicamente popolari (esempio, la [[polenta]] fritta spolverata di zucchero) con piatti decisamente più elaborati, vanto dei numerosissimi cuochi che si sono alternati alla loro corte. Essi hanno saputo lasciare un'impronta nella [[gastronomia]] italiana, data dai prodotti ricavati dalla fertilità della loro terra ([[Triticum|grano]] e [[riso (alimento)|riso]] soprattutto) e dall'importanza delle loro corti.
 
Il fasto della cucina gonzaghesca seguì di pari passo il declino della famiglia.
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* La ricchezza
I Corradi-Gonzaga, al momento del loro insediamento nella città di Mantova, potevano contare su un ingente patrimonio. Disponevano infatti di circa 25.000 [[biolca|biolche]] di terra,<ref name=Politici>{{cita web|url=http://www.architettonicibrescia.beniculturali.it/Page/t02/view_html?idp=229|titolo=Soprintendenza Brescia, Cremona, Mantova.I Gonzaga|accesso=15 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150714150545/http://www.architettonicibrescia.beniculturali.it/Page/t02/view_html?idp=229|urlmorto=sì}}</ref> la maggior parte coltivata a [[Triticum|grano]] e, agl'inizi del [[XVI secolo|Cinquecento]], le loro terre erano circa un decimo di tutto il [[Ducato di Mantova|ducato mantovano]]. Alla morte del duca Guglielmo, si scoprì la sua fortuna colossale, costituita anche da due milioni di monete d'oro.<ref>{{cita|Braglia|p. 107.|cidBraglia}}</ref> Grazie ai Gonzaga, Mantova divenne una città ricchissima, assai popolosa e all'avanguardia nelle arti e nella cultura [[Rinascimento mantovano|rinascimentale]], al pari di [[Venezia]], [[Firenze]] e [[Roma]].<ref>{{cita web|url=http://www.roth37.it/COINS/Gonzaga/index.html|titolo=Le monete dei Gonzaga. Ascesa e declino dei duchi di Mantova|accesso=13 ottobre 2012}}</ref>
 
* I commerci con Venezia
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* Le politiche matrimoniali
Grazie alla ricchezza familiare ma anche un'intelligente politica matrimoniale,<ref>{{cita|Bazzotti|p. 16.|cidVespasiano}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://repositorio.uam.es/bitstream/handle/10486/1384/15984_L_IlDucato.pdf?sequence=1|titolo=Il ducato di Mantova e la corte spagnola.|accesso=21 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160402163505/https://repositorio.uam.es/bitstream/handle/10486/1384/15984_L_IlDucato.pdf?sequence=1|urlmorto=sì}}</ref> i Gonzaga riuscirono a rinsaldare i rapporti con l'Impero ([[Hohenzollern]]), la Spagna ([[D'Avalos]]), il Mezzogiorno d'Italia ([[Carafa]], [[Caracciolo]], [[Pignatelli (famiglia)|Pignatelli]]) e con le famiglie più in vista del tempo ([[Borromeo]], [[Gambara (famiglia)|Gambara]], [[Malaspina]], [[Este]], [[Bentivoglio (famiglia)|Bentivoglio]], [[Malatesta]], [[Ordelaffi]], [[Orsini]], [[Colonna (famiglia)|Colonna]], [[Medici]], [[da Montefeltro]], [[Paleologi|Paleologo]]).<ref>{{cita|Bazzotti|p. 17.|cidVespasiano}}</ref><br />
I signori di Mantova furono alla guida di un complesso di piccoli Stati regionali che si estendevano dal Nord Italia alla Francia, al meridione d'Italia.
 
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== Altre famiglie Gonzaga ==
Altre famiglie portarono il nome Gonzaga senza appartenere a nessun ramo della casata.<ref>{{cita|Brunelli|p. 177.|cidRoberto}}</ref> Infatti i primi [[Marchesato di Mantova|marchesi]] della famiglia Gonzaga erano soliti premiare i servitori più fedeli con la concessione di affiancare il cognome Gonzaga a quello originale.<ref>{{cita web|url=http://www.ilcaso.it/bonacolsi/La%20Storia%20Umanistica.htm|titolo=La storia di palazzo Bonacolsi|accesso=13 marzo 2013}}</ref><ref>{{cita|Amadei|p. 115.|cidAmadei}}</ref> Alcune di queste famiglie sono tuttora fiorenti.
 
Per concessione:
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* [[Buzzaccarini]]-Gonzaga, con il marchese Antonio Buzzaccarini per concessione nel [[1706]] del duca Ferdinando Carlo;<ref name=schroeder>{{cita libro|cognome= Schröeder |nome= Francesco |titolo= Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete |anno= 1830 |editore= Tipografia di Alvisopoli |città= Venezia |pp= 174-177 | url= http://books.google.it/books?id=diNLAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Repertorio+genealogico+delle+famiglie+confermate+nobili+e+dei+titolati+nobili+esistenti+nelle+Provincie+Venete&hl=it&ei=GAlVTfnCCMuUOuKmwdkE&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false |volume= Vol. 1}}</ref>
* Calvisani (Calvisano)-Gonzaga, con Giovanni Maria, capitano al servizio di [[Francesco II Gonzaga]] e perì nella [[battaglia di Fornovo]];<ref>{{Cita libro|nome=Augusto|cognome=Campana|nome2=Paola Medioli|cognome2=Masotti|titolo=Bartolomeo Sacchi il Platina (Piadena 1421-Roma 1481): atti del Convegno internazionale di studi per il V centenario, Cremona, 14-15 novembre 1981|url=https://books.google.it/books?id=TTIcAAAAMAAJ&q=Calvisani+Gonzaga&dq=Calvisani+Gonzaga&hl=it&sa=X&ei=LcDUT7v-GeSB4gS9mMW7Aw|accesso=31 agosto 2023|data=1986|editore=Antenore|lingua=it|ISBN=978-88-8455-052-1}}</ref>
* [[Candida (famiglia)|Candida-Gonzaga]],<ref>{{cita|Diligenti|p. 164.|cidDiligenti}}</ref> con gli storici [[Antonio Candida Gonzaga (1814-1874)|Antonio]]<ref>{{cita|Diligenti|p. 177.|cidDiligenti}}</ref> e [[Berardo Candida Gonzaga]];<ref>{{cita|Crollalanza|p. 214.|cidCrollalanza}}</ref>
* [[Cauzzi]]-Gonzaga, con Francesco Cauzzi Gonzaga<ref>{{Cita libro|nome=Floriano|cognome=Dolfo|titolo=Lettere ai Gonzaga|url=https://books.google.it/books?id=05eufby9XLkC&pg=PA244&dq=francesco+cauzzi+++isabella+boschetti&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjP-pjGounaAhVRkRQKHTnqBxcQ6AEIOjAE#v=onepage&q=francesco%20cauzzi%20+%20isabella%20boschetti&f=false|accesso=1º novembre 2023|data=2002|editore=Ed. di Storia e Letteratura|lingua=it|ISBN=978-88-87114-52-2}}</ref> ed [[Emilia Cauzzi Gonzaga]], [[figlio naturale|figlia naturale]] del V marchese [[Federico II Gonzaga|Federico II]];
* Fedeli-Gonzaga, con [[Marco Fedeli Gonzaga]], vescovo di Mantova dal [[1574]] al [[1583]];
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== Santi, cardinali e vescovi della famiglia Gonzaga ==
Al pari di altre importanti famiglie italiane ed europee, anche i Gonzaga annoverarono nella loro casata numerosi [[Governo della Chiesa|ecclesiastici]] (si calcola uno su cinque<ref>{{cita|Brunelli|p. 170.|cidRoberto}}</ref>), alcuni di rango.<ref name= Brunelli/><br />
[[Santo]] fu [[Luigi Gonzaga]], proclamato da [[papa Benedetto XIII]] nel [[1726]].<ref>{{Cita libro|nome=Philippe de|cognome=Lignerolles|nome2=Jean-Pierre|cognome2=Meynard|titolo=Storia della spiritualità cristiana. 700 autori spirituali|url=https://books.google.it/books?id=83Jp4cgn7ewC&pg=PA193&dq=luigi+gonzaga+proclamato+santo&hl=it&sa=X&ved=0CBwQ6AEwAGoVChMI7JS-uryVyQIVSHNyCh3_xA7p#v=onepage&q=luigi%20gonzaga%20proclamato%20santo&f=false|accesso=31 agosto 2023|data=2005|editore=Gribaudi|lingua=it|ISBN=978-88-7152-821-2}}</ref> Il primo [[cardinale]] fu [[Francesco Gonzaga (1444-1483)|Francesco Gonzaga]], nominato a soli diciassette anni da [[papa Pio II]]. [[Ercole Gonzaga]], cardinale, nel [[conclave]] del 25 dicembre [[1559]] per solo cinque voti non divenne papa<ref>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/95474|titolo=Santi e beati. Card. Ercole Gonzaga|accesso=17 marzo 2013}}</ref> (venne eletto [[Pio IV]]). Fu inoltre uno dei presidenti del [[concilio di Trento]]. Il primo [[vescovo]] della casata fu il beato [[Alberto Gonzaga]], nominato nel [[1288]].
 
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| || [[Sagramoso Gonzaga]] || [[1360]] || 10 aprile [[1386]] || post [[1405]] || [[Diocesi di Mantova#Cronotassi dei vescovi|Vescovo di Mantova]] dal 10 aprile 1386 all'ottobre [[1390]], anno in cui venne deposto.
|-
| [[File:Andrea Mantegna 119.jpg|120px]] || [[Ludovico Gonzaga (vescovo di Mantova)|Ludovico Gonzaga]] || 21 agosto [[1460]] || Non venne mai consacrato<ref>{{cita|Brunelli|p. 23.|cidBrunelli}}</ref> || 19 gennaio [[1511]] || [[Diocesi di Mantova#Cronotassi dei vescovi|Vescovo di Mantova]] dal 27 ottobre [[1483]] alla morte (vescovo eletto).
|-
| || [[Agostino Gonzaga]] || ? || 11 aprile [[1537]] || [[1557]] || [[Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova#Cronotassi dei vescovi|Arcivescovo di Reggio Calabria]] dall'11 aprile [[1537]] alla morte.
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== Genealogia ==
{{vedi anche|Tavole genealogiche della Casa dei Gonzaga}}
Gli storici che per primi compilarono le [[albero genealogico|genealogie]] attendibili della famiglia Gonzaga<ref>{{cita|Sorrentino|p. 138.|cidSorrentino}}</ref> furono il [[giurista]] [[Giacomo Daino]], sotto [[Isabella d'Este]] e il [[notaio]] [[Jacopo Daino]], entrambi mantovani.<ref>{{Cita libro|nome=Carlo : de'|cognome=Rosmini|titolo=Idea dell'ottimo precettore nella vita e disciplina di Vittorino da Feltre e de'suoi discepoli libri quattro del cav. Carlo De'Rosmini roveretano|url=https://books.google.it/books?id=nB06Cdo68qcC&pg=PA219&dq=jacopo+daino&hl=it&sa=X&ei=tbKOVff4Lar5ywOJsIbwCg&ved=0CDYQ6AEwBA#v=onepage&q=jacopo%20daino&f=false|accesso=31 agosto 2023|data=1845|editore=dalla tipografia di Gio. Silvestri|lingua=it}}</ref> Costui, nella sua qualità di sovrintendente degli archivi ducali al tempo del marchese [[Francesco II Gonzaga]], ebbe modo infatti di esaminare parecchi documenti originali relativi alla storia gonzaghesca.<ref>{{Cita libro|nome=Raffaele|cognome=Tamalio|titolo=La memoria dei Gonzaga: repertorio bibliografico gonzaghesco, 1473-1999|url=https://books.google.it/books?id=hm7gAAAAMAAJ&q=jacopo+daino&dq=jacopo+daino&hl=it&sa=X&ei=tbKOVff4Lar5ywOJsIbwCg&ved=0CEgQ6AEwBw|accesso=31 agosto 2023|data=1999|editore=L.S. Olschki|lingua=it|ISBN=978-88-222-4811-4}}</ref>
=== Linea principale Gonzaga di Mantova (1328-1707) ===
{{Discendenza