IMAM Ro.43: differenze tra le versioni

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|Tipo = [[idrovolante|idro]][[aereo da ricognizione|ricognitore]]
|Equipaggio = 1-2
|Progettista = [[Giovanni Galasso (ingegnere)|Giovanni Galasso]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[IMAM]]
|Data_ordine =
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Al bando di concorso parteciparono numerose aziende aeronautiche italiane, la [[Piaggio Aerospace|Società Rinaldo Piaggio]] con i suoi [[Piaggio P.18|P.18]] e [[Piaggio P.20|P.20]], la [[Costruzioni Meccaniche Aeronautiche|CMASA]] che proponeva l'[[CMASA MF.10|MF.10]], la [[Cantieri Riuniti dell'Adriatico]] con il [[CANT Z.504]], l'[[Alenia Aermacchi|Aeronautica Macchi]] con il suo [[Macchi C.76|C.76]] e la Meridionali.
 
La IMAM presentò un progetto affidato all'ingegnere [[Giovanni Galasso (ingegnere)|Giovanni Galasso]], il quale sviluppò dal [[aereo da ricognizione|pari ruolo]] terrestre [[IMAM Ro.37|Ro.37]] bis<ref name=Guida>Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.3, pag. 193).</ref> una variante idro mantenendo molte parti comuni. Il nuovo velivolo si differenziava principalmente per l'adozione di una diversa [[ala (aeronautica)|configurazione alare]] [[biplano|biplana]] e di un [[Galleggiante (aviazione)|galleggiante]] centrale più gli equilibratori per poter operare dalla superficie del mare.
 
Il [[prototipo]], che assunse la designazione Ro.43, venne portato in volo per la prima volta il 19 novembre [[1934]] e, grazie alla sua struttura più leggera di quella dei concorrenti, risultò possedere caratteristiche più rilevanti, raggiungendo prestazioni ben al di sopra delle specifiche richieste; valutato dalla commissione della Regia Marina, venne giudicato vincitore, ottenendo per la Meridionali un contratto di fornitura e divenendo la dotazione standard per tutte le maggiori unità della flotta. La produzione iniziò negli stabilimenti IMAM nel [[1935]], anno in cui iniziò la consegna ai reparti operativi, protraendosi fino al [[1941]] dopo aver realizzato oltre 200 esemplari.