Sottomarino: differenze tra le versioni

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Il progressivo smantellamento dell'armamento si spinse di conseguenza fino al punto che le nuovissime unità della [[U-Boot Tipo XXI|Classe XXI]] erano completamente sprovviste di un cannone ed erano dotate solamente di 4 mitragliatrici da 20&nbsp;mm installate in torretta.<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 78}}.</ref> In compenso queste unità potevano vantare in immersione una velocità continuativa di ben 17 nodi e un'autonomia di 350 [[miglio nautico|miglia]] a 5 nodi. Stranamente però non tutte le marine seguirono l'esempio di quella tedesca. Il [[Giappone]] ad esempio, nonostante avesse testato già nel corso dei primi anni trenta unità idrodinamicamente efficienti come i battelli della [[Classe Nr.71]]<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | pp. 104-105}}.</ref> capaci di percorrere in immersione 230 miglia alla velocità di 7 nodi, si ostinò a costruire durante tutto il periodo della seconda guerra mondiale, fatta eccezione per alcuni minisottomarini dalle linee idrodinamiche, sommergibili di grandi dimensioni e dalle scarse prestazioni che risultarono poco efficienti. Famosi per le loro dimensioni divennero sicuramente i battelli della [[Classe I-400]]<ref>{{cita | Miller, Unterseeboote | p. 106}}.</ref>, dotati persino di un piccolo ponte di volo e concepiti per lanciare attacchi aerei dal largo delle coste degli Stati Uniti.
 
Per quanto riguarda invece la marina militare statunitense, questa utilizzò come cavallo di battaglia le unità delle classi [[Classe Gato|Gato]] e [[Classe Balao|Balao]] che non videro però nel corso della guerra sostanziali miglioramenti. Nonostante le loro discrete prestazioni, i sommergibili delle classi Gato e Balao raggiungevano una profondità di immersione modesta rispetto alle unità tedesche, che potevano vantare profondità di immersione che si aggiravano intorno ai 200 metri contro gli 80 metri dei Gato e i 120 metri dei Balao. Molte unità di queste due classi vennero infine ampiamente utilizzate da paesi amici degli Stati Uniti dopo il conflitto, tra cui Italia, [[Turchia]], [[Argentina]], ed uno di essi, l'argentino ARA ''Santa Fe'' (S-21) andò perduto in combattimento durante la [[guerra delle Falkland]] del [[1982]]<ref>{{cita libro| titolo = One Hundred Days| datedata = 1997-11| url = https://archive.org/details/onehundreddaysme0000sand| autore = John "Sandy" Woodward| pagina = [https://archive.org/details/onehundreddaysme0000sand/page/n142 105]| ISBN = 1-55750-652-3}}</ref>, risultando quindi l'ultimo sottomarino risalente alla seconda guerra mondiale impegnato in combattimento.
 
==== La marina italiana durante il conflitto della seconda guerra mondiale ====