Operazione Condor: differenze tra le versioni

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Nel maggio 1975, Jorge Fuentes, argentino, membro del [[Movimento della Sinistra Rivoluzionaria (Cile)|MIR]] che era stato arrestato dalla polizia uruguaiana insieme ad Amilcar Santucho mentre tentava di passare il confine tra Argentina e Paraguay per mettersi in contatto con i dissidenti locali in nome della [[Giunta di Coordinamento Rivoluzionario]]. La gestione coordinata dell'arresto di Santucho e Fuentes creò lo stato di fatto in cui, sei mesi dopo, si sarebbe contestualizzata l'Operazione Condor. L'interrogatorio e la tortura dei due militanti furono condotti in collaborazione tra i servizi segreti argentini e cileni.<ref>{{Cita libro|autore=John Dinges|traduttore=Isabelle Taudière|titolo=Les Années Condor, comment Pinochet et ses alliés ont propagé le terrorisme sur trois continents|titolotradotto=The Condor Years: How Pinochet and his Allies Brought Terrorism to Three Continents|anno=2008|lingua=fr|ISBN=978-2-70714424-9}}</ref> Nel settembre 1975, due mesi prima della riunione di fondazione dell'Operazione Condor, Fuentes fu trasferito a Villa Grimaldi in Cile. Fu così che il processo di creazione culminò il 25 novembre 1975 quando i leader dei servizi di intelligence militari di Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay e Uruguay<ref>Al vertice erano presenti, oltre al generale Manuel Contreras, Jorge Casas dall'Argentina, il maggiore Carlos Mena dalla Bolivia, il colonnello Benito Guanes Serrano dal Paraguay, il colonnello José A. Fons dall'Uruguay, e i brasiliani Flávio de Marco, tenente colonnello, e Sotero Vaz, maggiore inviati dal generale Geisel in qualità di osservatori. Nonostante fosse stato contattata anche una delegazione venezuelana, il Paese decise di non partecipare né al vertice né all'Operazione Condor perché il presidente [[Carlos Andrés Pérez]] si oppose.</ref> si incontrarono con [[Manuel Contreras]], comandante in capo della [[Dirección de inteligencia nacional|DINA]], a Santiago del Cile, dove fu ufficialmente data forma al Piano Condor.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Ernesto|cognome=Londoño|url=https://www.nytimes.com/2019/04/12/world/americas/argentina-dictatorship-cia-documents.html|titolo=Declassified U.S. Documents Reveal Details About Argentina’s Dictatorship|pubblicazione=The New York Times|data=12 aprile 2019|accesso=13 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=es|url=https://www.lr21.com.uy/politica/347672-uruguay-era-el-condor-5-y-gavazzo-figura-como-el-jefe-de-condorop?utm_source=redirects&utm_medium=dominiolargo&utm_campaign=301_Redirects|titolo=Uruguay era el "Cóndor 5" y Gavazzo figura como "el jefe" de "CONDOROP"|sito=LARED21|data=2009-01-05|accesso=2025-03-14}}</ref>
 
Gli obiettivi ufficiali della repressione organizzata dai servizi segreti cooperanti erano rivolti contro i guerriglieri, come i Montoneros argentini, il Movimento di Sinistra Rivoluzionaria (MIR) cileno o i Tupamaros urugauiani. L'operazione mirava a creare un archivio continentale di individui considerati sovversivi, che, attraverso lo scambio di informazioni tra i paesi partecipanti, dovevano essere localizzati, arrestati e neutralizzati, indipendentemente dalla loro nazionalità o dal paese in cui si trovavano. In questo processo di cooperazione e creazione di banche dati, si formò una "zona extraterritoriale" in cui le operazioni potevano essere condotte senza interferenze burocratiche. Gli obiettivi specifici includevano la distruzione delle attività di guerriglieri, attivisti e oppositori; impedire che i ricercati trovassero rifugio nei paesi vicini; centralizzare le informazioni di intelligence; consentire l'installazione di rappresentanze diplomatiche tra i paesi coinvolti; formare squadre operative congiunte per intervenire sul campo; coordinare un piano di sorveglianza delle frontiere per monitorare i movimenti tra i paesi; e creare squadroni di esecuzione per operare al di fuori dell'area.<ref /> Nella pratica, d'altro canto, l'operazione non si limitò solo alla repressione della resistenza armata nel continente, ma si estese a qualsiasi forma di opposizione politica.<ref name=":132" />
 
Con il [[Colpo di Stato in Argentina del 1976|colpo di stato in Argentina]] del marzo 1976 si concluse il periodo di consolidamento dei regimi dittatoriali nel [[Cono Sud]] e vennero completamente resi omogenei i loro sistemi politici e legali. A partire dallo stesso anno, la [[Dirección de inteligencia nacional|DINA]] cilena e la [[Secretaría de Inteligencia|SIDE]] argentina divennero le principali forze repressive dell'Operazione. Ufficialmente, gli obiettivi della repressione organizzata dai servizi segreti cooperanti erano rivolti contro i guerriglieri, come i [[Montoneros]] argentini, il [[Movimento della Sinistra Rivoluzionaria (Cile)|Movimento di Sinistra Rivoluzionaria]] (MIR) cileno o i [[Tupamaros]] urugauiani. L'operazione mirava a creare un archivio continentale di individui considerati sovversivi, che, attraverso lo scambio di informazioni tra i paesi partecipanti, dovevano essere localizzati, arrestati e neutralizzati, indipendentemente dalla loro nazionalità o dal paese in cui si trovavano. In questo processo di cooperazione e creazione di banche dati, si formò una "zona extraterritoriale" in cui le operazioni potevano essere condotte senza interferenze burocratiche. Gli obiettivi specifici includevano la distruzione delle attività di guerriglieri, attivisti e oppositori; impedire che i ricercati trovassero rifugio nei paesi vicini; centralizzare le informazioni di intelligence; consentire l'installazione di rappresentanze diplomatiche tra i paesi coinvolti; formare squadre operative congiunte per intervenire sul campo; coordinare un piano di sorveglianza delle frontiere per monitorare i movimenti tra i paesi; e creare squadroni di esecuzione per operare al di fuori dell'area.<ref name=":13">{{Cita pubblicazione|autore=Vito Ruggiero|titolo=I giorni del Condor - Sistemi repressivi tra America latina ed Europa|url=https://etd.adm.unipi.it/theses/available/etd-01072014-123920/unrestricted/tesi_completa.pdf}}</ref> Nella pratica, d'altro canto, l'operazione non si limitò solo al contrasto della resistenza armata nel continente, ma si estese alla repressione di qualsiasi forma di [[Opposizione (politica)|opposizione]] politica.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.humaniteinenglish.com/article478.html|titolo=''"Operation Condor", an International Organization for Kidnapping Opponents''}}. Humanitè. 1 January 2007.</ref>