Eneide: differenze tra le versioni

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A partire dal settimo libro l'antagonista principale di Enea è Turno, il giovane re dei Rutuli, promesso sposo di Lavinia, a tratti feroce in guerra, ma mai presentato come figura negativa. Turno è anch'egli un uomo animato da profonda religiosità, tratta con grande rispetto i genitori della promessa sposa e lo si vede spesso in ansia per la sorte del proprio popolo: l'unico suo tratto poco nobile è una certa tendenza all'ostentazione. Agli antipodi di Enea sta semmai il maggior alleato di Turno, [[Mezenzio]], per il suo spregio verso dei e nemici: tuttavia la morte di suo figlio Lauso rivelerà anche in quest'uomo apparentemente insensibile alcuni tratti di insospettata umanità.
 
L{{'}}''Eneide'' è anche il poema degli eroi giovanissimi, strappati troppo presto alla vita per colpa della guerra: il poeta mette sempre in risalto le loro uccisioni, siano essi di parte troiana e filotroiana ([[Eurialo e Niso]], [[Corebo (Eneide)|Corebo]], [[Pallante (Evandro)|Pallante]], [[Salio]], tra i tanti) o italica ([[Camilla (Eneide)|Camilla]], [[Umbrone]], [[ClizioCidone (troiano)e Clizio|Clizio]], [[Lauso]], [[Camerte]], [[Lica (Eneide)|Lica]], il cortigiano [[Almone (Eneide)|Almone]], i gemelli [[Laride e Timbro]], il bellissimo [[Serrano (Eneide)|Serrano]], e molti altri ancora).
 
== Ambienti ==