Giuseppe Verdi: differenze tra le versioni

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Le successive rappresentazioni di ''Falstaff'', tuttavia, in un primo momento lasciarono perplesso il grande pubblico verdiano e, più in generale, i melomani italiani. Per la prima volta dopo lo sfortunato ''Un giorno di regno'', infatti, l'anziano Verdi si cimentava nell'[[opera buffa]], ma con la sua estrema commedia aveva accantonato in un sol colpo tutte le convenzioni formali dell'opera italiana, dando prova di una vitalità artistica, di uno spirito aperto alla modernità e di un'energia creativa sorprendenti. ''Falstaff'' fu sempre amato dai compositori ed esercitò un influsso decisivo sui giovani operisti, come [[Puccini]].
 
Negli ultimi anni Verdi intraprese una serie di iniziative [[filantropismo|filantropiche]]: nel 1894 pubblicò una musica a beneficio delle vittime del [[terremoto]] avvenuto in [[Sicilia]] e dal 1895 in poi pianificò e sovraintese alla costruzione di una [[Casa Verdi|Casa di Riposo per musicisti]] in pensione a Milano e finanziò interamente un ospedale a Villanova,<ref>{{cita|Budden, 1993|p. 140}}.</ref> il suo comune di residenza e paese d'origine dei Verdi. A questo nosocomio, inaugratoinaugurato nel 1888, il Maestro destinerà nel testamento parte dei propri terreni, insieme ad altre volontà che testimoniano il suo forte legame con la terra dei genitori e degli avi: mille lire annue all’asilo di [[Cortemaggiore]], e venti lire ciascuno a cento poveri di Villanova ogni anno il 10 novembre.<ref>[https://www.notariato.it testamento olografo del 14 maggio 1900, sul sito del Consiglio Nazionale del Notariato]</ref>
 
Verdi trascorse gli anni seguenti tra Sant'Agata e Milano. Aveva oramai perso gli ultimi amici di gioventù: [[Andrea Maffei (poeta)|Andrea Maffei]] e sua moglie [[Clara Maffei|Clara]], [[Tito I Ricordi]] ed [[Emanuele Muzio]]. Il 14 novembre 1897 la moglie [[Giuseppina Strepponi|Giuseppina]] morì, in seguito ad una [[polmonite]], lasciandolo solo nella sua lunga vecchiaia.<ref>{{cita|Gatti, 1981|p. 765}}.</ref>