Brian Eno: differenze tra le versioni

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Il primo album ambient è però ''Discreet Music'' (1975), contenente brani lunghi, strumentali e ipnotici (fra cui i trenta minuti della title track),<ref name="Cilia70" /><ref name="Dimery2" /> a cui seguirà la "pausa" rock del celebre ''Before and After Science'' (1977), un eterogeneo album rock e in parte ambientale che anticipa i futuri interessi di Eno per la musica etnica e quella minimalista: genere che avrà modo di approfondire con il compositore [[Harold Budd]].<ref>Dimery; pag. 373</ref> Nel frattempo, l'artista inglese ha inciso due album a fianco della formazione [[krautrock]] dei [[Cluster (gruppo musicale tedesco)|Cluster]] che risentono fortemente l'influenza dello stile di questi ultimi (''Cluster & Eno'' del 1977 e ''After the Heat'' del 1978).<ref name="Cilia70" /> La ricerca nell'ambito della musica ambientale prosegue con il sopracitato ''Music for Airports'' (1978),<ref name="Cilia70" /> che presenta quattro lunghe composizioni statiche,<ref name="Buckley" /> ''Music for Films'' (1978), contenente numerosi brani di brevissima durata e ''On Land'' (1982). Quest'ultimo è frutto di una rielaborazione di suoni di varia natura e segnò una nuova fase per l'artista che, secondo le parole del critico [[David Toop]], "si spinse verso una nuova concezione della musica come campo acustico, allontanandosi dall'oggettivazione delle strutture sonore in composizioni prestabilite."<ref>Toop; pag. 153-154</ref>
 
Negli anni ottanta, Eno si è cimentato nella musica etnica collaborando con [[Jon Hassell]] (''Possible Musics'' del 1980) e [[David Byrne]] (''My Life in the Bush of Ghosts'' del 1981), adattando le sonorità primitive alle moderne tecnologie<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '80 (quarto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|p=169}}</ref> e avrebbe intrapreso a più riprese il discorso della musica ambient come dimostrano ''Apollo'' (1983), ''Thursday Afternoon'' (1985) e i due sequel di ''Music for Films'': ''More Music for Films'' (1983) e ''Music for Films, Volume 3III'' (1988). ''Nerve Net'' (1992) segna un momentaneo ritorno al formato canzone, ''Neroli'' (1993) è un'unica lunghissima composizione statica,<ref name="Scaruffi" /> mentre ''Spinner'' (1995), una collaborazione con [[Jah Wobble]] frutto di una reincisione di suoni pre-registrati, segue la scia della musica [[jungle (genere musicale)|jungle]].<ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume)|autore=Eddy Cilìa|editore=Arcana|anno=2001|p=230}}</ref> Sempre esplorando nuovi linguaggi, il "non musicista" ha pubblicato, fra gli altri, nel nuovo millennio: ''Another Day on Earth'' (2005), vicino al formato della [[ballata (musica)|ballata]], l'improvvisato ''Small Craft on a Milk Sea'' (2010) e ''Drums Between the Bells'' (2011), realizzato sfruttando voci manipolate.<ref name="Scaruffi" />
 
== Influenze ==