Francesco II d'Asburgo-Lorena: differenze tra le versioni
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'''Francesco II d'Asburgo-Lorena''' (''Francesco Giuseppe Carlo Giovanni'') ([[Firenze]], [[12 febbraio]] [[1768]] - [[Vienna]], [[2 marzo]] [[1835]]) è stato l'ultimo [[Sovrani di Germania|sovrano del Sacro Romano Impero]] e primo [[Sovrani d'Austria|Imperatore d'Austria]] con il nome di '''Francesco I''', ultimo [[Sovrani di Milano|Duca di Milano]] e primo [[Regno Lombardo-Veneto|Re del Lombardo-Veneto]]. Era figlio di [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena]] e di [[Maria Luisa di Borbone-Spagna (imperatrice)|Maria Luisa di Spagna]], quindi apparteneva alla dinastia degli [[Asburgo-Lorena]] ma anche dalla casa di [[Borbone]]. La sua educazione fu supervisionata dallo zio [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] che vedeva nel nipote Francesco il suo futuro successore, in quanto non aveva figli pur essendosi sposato due mogli.
La sua ascesa al trono fu segnata dall'avvento in Europa della [[Rivoluzione francese]], che portò nel [[1792]] ad una guerra, conosciuta come la [[Prima coalizione|Guerra della Prima coalizione]], combattuta tra la neo [[Prima Repubblica francese|Repubblica francese]] contro l'[[Arciducato d'Austria|Austria]] e la [[Regno di Prussia|Prussia]]. Alla fine del [[XVIII secolo]], Francesco II dovette dare alla Francia, attraverso i [[Trattato di Campoformio|Trattati di Campoformio]] e [[Trattato di Lunéville|Lunéville]] numerosi territori in Italia e in Germania, acquisendo però i territori dell'ex [[Repubblica di Venezia]], data all'Austria nel [[1797]] dalla stessa Francia dopo che conquistò la [[Repubblica di Venezia|Serenissima]]. Nel [[1804]], con l'aumento dell'influenza di [[Napoleone Bonaparte|Bonaparte]] in Germania, Francesco si proclamò [[Sovrani d'Austria|Imperatore d'Austria]], primo a detenere tale titolo (con il nome di '''Francesco I'''), probabilmente perché credeva che Napoleone sarebbe riuscito a conquistare anche il [[Sacro Romano Impero]].
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Tale decisione venne sicuramente assunta nel corso del viaggio che [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] compì nel [[1784]] in [[Italia]], come egli stesso riferisce in una lettera del 6 aprile 1784 a [[Caterina II di Russia]], con queste parole:
{{Citazione|Io mi sono messo d'accordo con [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|mio fratello, il granduca]] che mi porterà nel corso di quest'estate il suo figlio primogenito a Vienna, ove egli verrà educato sotto i miei occhi. Questo non è un piccolo onere di cui mi faccio carico, ma io non ho in vista [altro] che il benessere della mia patria, e mi parve che esso esigesse che io prendessi questa decisione.|[[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena]] a [[Caterina II di Russia]] (rif.: Alfred von Arneth, ''Joseph II. und Katharina von Russland'', Vienna, 1869)|Je me suis arrangé avec mon frère le Grand-Duc qui m'amènera dans le courant de cet été son fils aîné à Vienne, où il achèvera son éducation sous mes yeux. Ce n'est pas un petit poids dont je me charge, mais je n'ai en vue que le bien-être de ma patrie, et il me paraît qu'il exige que je prenne ce parti.|lingua=fr}}
Dettaglio che, da solo, dimostra l'importanza della questione della educazione del giovane Francesco, per la successione della Casa d'Austria.</ref><ref name="britannica.com">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/biography/Francis-II-Holy-Roman-emperor|titolo=Francis II {{!}} Biography & Facts {{!}} Britannica|sito=www.britannica.com|data=2025-02-26|accesso=2025-03-30}}</ref>, seguendolo in diverse cerimonie ufficiali <ref>Lo stesso Francesco in una lettera si definì ''Apprendista Imperatore''</ref>. Giuseppe insegnò al nipote l'arte di governare, l'addestramento militare e le capacità amministrative, mirando a plasmarlo in un sovrano capace. Nonostante questi sforzi, Francesco fu spesso percepito come privo di immaginazione e resistente al cambiamento, tuttavia, sviluppò un forte senso del dovere ed un impegno verso i valori conservatori, tratti che avrebbero definito il suo regno <ref name="worldhistoryedu.com">{{Cita web|lingua=en
Sempre lo zio Giuseppe II scelse per lui la sua futura sposa, la principessa [[Elisabetta Guglielmina di Württemberg|Elisabetta di Württemberg]], figlia di [[Federico II Eugenio di Württemberg|Federico II Eugenio]], [[Sovrani di Württemberg|duca di Württemberg]] e di, [[Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt]] e sorella della zarina [[Sofia Dorotea di Württemberg|Maria Fëdorovna]], moglie dello [[Sovrani di Russia|Zar]] [[Paolo I di Russia|Paolo I]]. Elisabetta venne mandata in convento per prepararsi al ruolo di Imperatrice <ref>Konrad Kramar, Petra Stuiber, ''Die schrulligen Habsburger – Marotten und Allüren eines Kaiserhauses'', Ueberreuter, 1999</ref>. Francesco ed Elisabetta si sposarono il 6 gennaio [[1788]] a [[Vienna]], ma il loro matrimonio terminò solo due anni dopo quando l'Arciduchessa morì il 18 febbraio [[1790]] poche ore dopo il parto dell'unica figlia Ludovica Elisabetta, che morì a sedici mesi di vita.
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{{Vedi anche|Guerre napoleoniche}}
[[File:Ludwig Streitenfeld 001.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto di Francesco II nelle vesti di [[Sovrani di Germania|Imperatore eletto dei Romani]], in occasione della sua incoronazione.]]
Il 1° marzo 1792 [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]] morì e così il primogenito maschio gli successe come '''Francesco II d'Asburgo-Lorena''', venendo incoronato in luglio nella [[Duomo di Francoforte sul Meno|Cattedrale di Francoforte]], [[arciduca d'Austria]], [[Sovrani d'Ungheria|re d'Ungheria]] e [[Sovrani di Boemia|Boemia]] e poi [[Sovrani di Germania|Imperatore Eletto dei Romani]]. Alla sua ascesa al trono, l'Europa stava vivendo gli eventi della [[Rivoluzione francese]], scoppiata nel [[1789]], che portò all'abolizione dell'[[Ancien Régime]] ovvero la [[monarchia assoluta]], ed una guerra contro l'[[Arciducato d'Austria|Austria]] e la [[Regno di Prussia|Prussia]], che passò alla storia come la [[Prima coalizione|Guerra della Prima Coalizione]]; il conflitto durò fino al [[1797]] e determinò la perdita dei [[Paesi Bassi austriaci]], che vennero integrati nel territorio francese. Sempre negli stessi anni, Francesco dovette scendere a patti con il generale francese [[Napoleone Bonaparte]], che condusse una vittoriosa [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagna militare in Italia]]. Firmò così il [[Trattato di Campoformio]] che vedeva i territori austriaci sulla riva sinistra del [[Reno]] consegnati alla Francia, la quale in cambio donava all'Austria i territori dell'ex [[Repubblica di Venezia|Repubblica veneziana]].
Dopo la sconfitta austriaca a [[Battaglia di Marengo|Marengo]] nel giugno [[1800]], l'Impero fu costretto a firmare il [[Trattato di Lunéville]] che imponeva all'Austria di rispettare le clausole del precedente di Campoformio, inoltre certi possedimenti austriaci in Germania dovevano essere abbandonati, come il [[Fricktal]] che passò alla [[Svizzera]]. Il controllo francese venne esteso alla riva sinistra del [[Reno]] mentre i principi tedeschi rinunciavano ai territori a ovest del fiume. Il confine contestato in Italia veniva sistemato sull’[[Adige]], tagliando in due la città di [[Verona]], mentre il [[Granducato di Toscana]] cadde e nacque il [[Regno di Etruria|Regno d'Etruria]], che venne assegnato a [[Ludovico I di Etruria|Ludovico I di Borbone]] in cambio del [[Ducato di Parma e Piacenza|Ducato di Parma]]. Ferdinando, granduca di Toscana e fratello di Francesco II, ricevette in compenso alcuni territori in Germania. Ribadito il confine del [[Reno]], le due parti si dichiaravano d'accordo nel rispettare l'indipendenza delle [[Repubblica Batava|Repubbliche Batava]], [[Repubblica Cisalpina|Cisalpina]], [[Repubblica Elvetica|Elvetica]] e [[Repubblica Ligure|Ligure]]. Nel nord Italia si ribadì l’estinzione dei [[feudi imperiali]], e i due semi-indipendenti [[Principato vescovile|principati vescovili]] di [[Principato vescovile di Trento|Trento]] e [[Principato vescovile di Bressanone|Bressanone]] vennero secolarizzati ed annessi direttamente dall'Austria.
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[[File:Einzug des Kaisers Franz I. (II.) von Österreich (1768-1835) in Wien nach dem Pariser Frieden am 16.Juni 1814 ( vor 1828 ).jpg|miniatura|Francesco I a [[Vienna]] il 16 giugno [[1814]], dopo la [[Trattato di Parigi (1814)|pace di Parigi]].]]
[[File:Francis II, Holy Roman Emperor by Friedrich von Amerling 003.jpg|sinistra|miniatura|Francesco I nel [[1832]], ritratto da [[Friedrich von Amerling]] oggi al [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]].]]
Seguì le politiche di suo zio [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]], noto come [[giuseppinismo]], con la sua enfasi sul ruolo della polizia, del censore e della repressione delle tendenze democratiche. Si oppose metodicamente a ogni tentativo di suggerimento di elargire delle riforme, convinto che una tale politica non avrebbe portato ad altro che a rendere instabile lo Stato. Il suo sforzo di retta amministrazione finì con lo scavare sempre più profonde differenze tra le popolazioni dell'impero, che a causa di diverse tradizioni e credenze creavano problemi all'interno della burocrazia austriaca. Burocrate egli stesso, Francesco credeva di poter eludere l’avvento del nuovo clima politico e spirituale, maturato con la Rivoluzione francese, con una meticolosa osservanza letterale dei regolamenti vigenti, con la censura e con l’oppressione della libertà di parola e di pensiero. Di qui l’aspetto poliziesco assunto dal suo governo, specie nei territori periferici divenuti aspramente antiaustriaci. Tale ostilità fu il risultato più vistoso dell’anacronismo del suo regime rigidamente paternalistico <ref name="britannica.com"/><ref name="worldhistoryedu.com"/><ref>{{Cita web|lingua=en
{{Citazione|Quello che spinse Francesco a godere della fama che gode verso gli storici è stato rappresentato dall'uso della polizia e della forza nei termini che già avevano sfruttato sua nonna, suo zio e suo padre. Il comportamento draconiano di Maria Teresa ricorda infatti molto i metodi e le sanzioni penali introdotte da Giuseppe II per gli austriaci. Solo Leopoldo II si premurò di importare dall'Italia un certo sviluppo in questo senso, se non altro per la polizia che divenne segreta, piena di spie ed informatori. Nulla del resto se confrontato a quanto accadde in Francia con il [[Regime del Terrore|Terrore]] e con i rivoluzionari e le modalità successivamente attuate da Napoleone".<ref>Heinrich Drimmel, ''Kaiser Franz. Ein Wiener übersteht Napoleon'', Amalthea, Vienna/Monaco di Baviera 1981, ISBN 3-85002-141-6, p. 94</ref>}}
[[File:Friedrich von Amerling - Kaiser Franz I. von Österreich - 2680 - Kunsthistorisches Museum.jpg|miniatura|Ritratto di Francesco nel [[1832]] di [[Friedrich von Amerling]] oggi al [[Österreichische Galerie Belvedere]].]]
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[[File:Kaiser Ferdinand I.jpg|sinistra|miniatura|[[Ferdinando I d'Asburgo-Lorena]].]]
[[File:Joseph Bayer Franz I auf dem Paradebette 1835.jpg|miniatura|Esequie di Francesco I d'Austria.]]
Francesco II morì il 2 marzo [[1835]] a [[Vienna]], dopo quaranta tre anni ed un giorno di governo come sovrano del [[Sacro Romano Impero]] e dell'[[Impero austriaco]], divenendo uno dei sovrani austriaci più longevi della storia. Alla sua morte gli successe il primogenito maschio [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]] che fu considerato mentalmente inadatto a governare in modo efficace. Il vero potere passò a un consiglio di reggenza guidato da Metternich e altri consiglieri, mantenendo il corso conservatore stabilito da Francesco. Ferdinando abdicò poi nel [[1848]] in favore del nipote, [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]]. Da un lato Francesco guidò con successo l'Austria attraverso un periodo di immense minacce esterne, preservando la monarchia asburgica durante i tumultuosi tempi della Rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche. I suoi sforzi al Congresso di Vienna contribuirono a plasmare l'ordine europeo del dopoguerra, ristabilendo l'Austria come una potenza significativa. D'altro canto, però le sue politiche interne contribuirono a far aumentare le pressioni che alla fine avrebbero richiesto cambiamenti fondamentali. La soppressione dei movimenti liberali e nazionalisti, insieme al soffocamento del progresso intellettuale e sociale, alimentarono un malcontento diffuso. Queste misure repressive prepararono il terreno per le [[Moti del 1848|rivoluzioni del 1848]], che scoppiarono in tutta Europa e posero sfide significative all'Impero austriaco.
Venne organizzato un grande funerale che partì dalla Cappella reale della [[Hofburg]] <ref name="wz18350305">{{Cita news|url=http://anno.onb.ac.at/cgi-content/anno?apm=0&aid=wrz&datum=18350305&seite=1&zoom=1|titolo=Wien|data=5 marzo 1835|p=1, col. 2|giornale=[[Wiener Zeitung]]}}</ref> dove il suo corpo rimase esposto per tre giorni alla pubblica venerazione dei sudditi <ref>{{cita|Wheatcroft, 2009|p. 255}}.</ref>. Francesco, come da tradizione, venne sepolto nella ''[[Cripta Imperiale|Kapuzinergruft]],'' Cappella dei Cappuccini, di [[Vienna]], alla tomba n. 57, attorniato dalle sue quattro mogli. Con la sua scomparsa, la dignità imperiale passò al suo figlio maggiore [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando]], al quale lo stesso Francesco indirizzò il suo testamento politico con queste parole: "Preserva l'unità della famiglia e salvaguardala poiché è uno dei beni più preziosi al mondo".
==Titolatura==
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