Carl Großmann: differenze tra le versioni
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Il suo modus operandi era il seguente: dopo alcune bevute abbordava nei locali di infimo rango o alla stazione o in una piazza chiamata “Andreasplatz” delle prostitute; poi le portava nel suo appartamento e, dopo averci fatto sesso, le uccideva a colpi di ascia, le decapitava e infine le macellava. I pezzi che gli sarebbero serviti più avanti li selezionava e conservava; il resto, composto in prevalenza da ossa, lo buttava in un canale. I “pezzi utili” venivano infine cucinati e usati per riempire dei panini che il giorno successivo avrebbe venduto vicino alla stazione. I clienti li comperavano e li mangiavano: così facendo occultavano le prove. Essendo inconsapevoli apprezzavano il sapore della carne e spesso chiedevano a Großmann dove l'avesse comprata, ma lui evitò di iniziare a fare discorsi pericolosi. Solo alcune volte mentì, dicendo che la carne proveniva da alcuni fornitori. L'attività era florida e la vendita di hot-dog alla carne umana gli assicurava da vivere. Esaurita la carne e volenteroso di fare violenza, Großmann ricominciava.
Non tutta la carne che accumulava la dava ai clienti, ma ogni tanto la vendeva al mercato nero. Inizialmente le sue vittime erano prostitute, poi passò ad adolescenti e ai bambini; infine arrivò ai cani e ai gatti. Le prostitute, a differenza dei bambini, attiravano meno l'attenzione dell'opinione pubblica e della polizia, specialmente durante il periodo storico della [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]. Gli
== Arresto ==
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