Cosmogonia: differenze tra le versioni
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La controversia riguarda principalmente l'interpretazione da dare al secondo versetto, in cui sembra essere descritto un oceano cosmico preesistente analogo a quello del mito mesopotamico della creazione di ''[[Enūma eliš]]''.<ref>L'idea risale a Hermann Gunkel e Heinrich Zimmern, ''Schöpfung und Chaos in Urzeit und Endzeit: eine religionsgeschichtliche Untersuchung über Gen 1 und Ap Joh 12'', Göttingen 1895.</ref> L'esistenza di tale oceano increato sembra, però, in contrasto con altri testi biblici.<ref>{{Cita|Mabie 2008|pp. 47-48}}.</ref>
=== L'inizio del tempo ===
L'idea di un inizio del cosmo sembra confliggere con la percezione di uno scorrere immutabile del tempo (il cosiddetto [[Tempo assoluto]]). Nell'[[induismo]], quindi, venne accettata l'idea che infiniti universi si susseguano in un ciclo di infinite creazioni e distruzioni, conosciute come ''[[kalpa]]''. La stessa idea venne accettata anche in occidente. Nel cristianesimo vi aderì anche [[Origene]]:
{{citazione|Dio non ha cominciato ad agire per la prima volta quando ha creato questo mondo visibile; ma crediamo che, come dopo la fine di questo mondo ce ne sarà un altro, così prima di questo ce ne sono stati altri.|[[Origene di Alessandria]], ''De principiis'', III, 5, 3<ref>Trad. it. in Origene, ''I Principi, Contra Celsum, e altri scritti filosofici'', a cura di Manlio Simonetti, pag. 263, Firenze, Sansoni, 1975.</ref>}}
L'idea, però, venne abbandonata dopo che [[Agostino d'Ippona]] risolse il problema dicendo che anche il tempo ha avuto un inizio simultaneo a quello dell'universo.
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