Attila: differenze tra le versioni

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La Turchia non è un paese europeo
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Dopo l'incontro Attila tornò indietro con le sue truppe senza pretese né sulla mano di Onoria, né sulle terre in precedenza reclamate. Sono state date diverse interpretazioni della sua azione. La fame e le malattie che accompagnavano la sua invasione potrebbero aver ridotto la sua armata allo stremo, oppure le truppe che Marciano mandò oltre il Danubio potrebbero avergli dato ragione di retrocedere, o forse entrambe le cose sono concausali alla sua ritirata. Prisco riporta che la paura superstiziosa della fine di [[Alarico I|Alarico]] - che morì poco dopo aver saccheggiato [[sacco di Roma (410)|Roma]] nel [[410]] - diede all'Unno una battuta di arresto. [[Prospero d'Aquitania]] dice che il papa, aiutato da [[San Pietro apostolo]] e [[San Paolo di Tarso]], lo convinse a girare al largo della città. Vari storici hanno supposto che l'ambasciata portasse un'ingente quantità d'oro al sovrano unno e che lo abbia persuaso ad abbandonare la sua campagna<ref>{{cita|Luttwak|p. 62}}.</ref>, e questo sarebbe stato perfettamente in accordo con la linea politica generalmente seguita da Attila, cioè di chiedere un riscatto per evitare le incursioni unne nei territori minacciati.
 
[[File:Governolo-Lapide Papa Leone I.JPG|thumb|[[Roncoferraro]] di [[Governolo]],: la lapide ache ricorda lo storico incontro tra Papa Leone I ed Attila posta sul muro orientale della corte San Leone Magno.<ref group="N">Lapide posta sulla corte San Leone Magno a [[Governolo]]: ''HIC EST LOCVS CELEBRIS ILLE VBI IN PADVM / OLIM MINTII. INFLVENTIBVS VNDIS, LEO PRIMVS PONT(ifex.) MAX(imus) / ANNO D(om)i NI. CCCCLIIII. ATHILAN FLAGELLVM DEI. / PRAESENTIA MINITABVNDA PETRI ET PAVLI APOS(tolorum) MVNITVS ADMIRANDA ELOQVENTIA. SVA, A ROMANAE VRBIS, ET TOTIVS / ITALIAE. DEVASTATIONE REMOVIT. / CVIVS TANTE REI MEMORIA NE DEPERIRET FR(ater) FRANC(isc) VS GONZ(ag)A: E(Piscop) VS MANT(uanus) AEDICVLAM / POSVIT / AC S(anc)TO. LEONI PAPAE DICAVIT. AN(n)O. D(omini.) MDCXVI''. Traduzione: "QUESTO È QUEL CELEBRE LUOGO DOVE UNA VOLTA IL MINCIO CONFLUIVA IN PO / DOVE LEONE I PONTEFICE MASSIMO NELL'ANNO DEL SIGNORE 454 / SORRETTO DALLA PRESENZA MINACCIOSA DI PIETRO E PAOLO APOSTOLI / CON LA SUA MERAVIGLIOSA ELOQUENZA / DISTOLSE ATTILA, FLAGELLO DI DIO, / DALLA DEVASTAZIONE DELLA CITTÀ DI ROMA E DI TUTTA ITALIA. / AFFINCHÉ NON PERISSE LA MEMORIA DI COSÌ GRANDE AVVENIMENTO / FRATE FRANCESCO GONZAGA VESCOVO DI MANTOVA / POSE QUESTA EDICOLA / E LA DEDICÒ A S. LEONE PAPA NELL'ANNO DEL SIGNORE 1616".</ref>.]]
 
Quali che fossero le sue ragioni, Attila lasciò l'Italia e ritornò al suo palazzo attraverso il Danubio. Da lì pianificò di attaccare nuovamente Costantinopoli e reclamare il tributo che Marciano aveva tagliato. Comunque, morì nei primi mesi del [[453]]; la tradizione, secondo Prisco, dice che la notte dopo un banchetto che celebrava il suo ultimo matrimonio (con una [[Pannonia|pannonica]] di nome [[Krimhilda]], poi abbreviato in Ildico (in [[lingua ungherese|ungherese]] ''Ildikó''), un nome che porta un [[antroponimo]] germanico, in quanto ''hilde'' significa "combattimento"),<ref>{{Cita|Rouche|cap. VI: ''L'apogeo di Attila (435-452)'', pp. 181-182}}.</ref> egli ebbe una copiosa [[epistassi]] e morì soffocato. Una teoria alternativa prova a spiegare la tradizione dell'"epistassi" con una ipotesi di morte più credibile, probabilmente provocata da [[emorragia interna]], più precisamente di [[Emorragia gastrointestinale|natura digestiva]]<ref>{{Cita libro|lingua=en|cognome=Man |nome=John |titolo=Attila: the Barbarian King Who Challenged Rome |anno=2009|url=https://archive.org/details/attilabarbariank0000manj_g4t7|data=2009 |editore=Thomas Dunne Books |città=New York |isbn=978-0-312-53939-9}}</ref>.