Carestie in India: differenze tra le versioni

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# Racconti leggendari tramandati nella tradizione orale che mantengono viva la memoria delle carestie
# Antica letteratura sacra indiana come i [[Veda]], le storie di Jataka e l'Arthashastra
# Iscrizioni su pietra e metallo forniscono informazioni su diverse carestie prima del XVI secolo
# Scritti di storici indiani nell'India Moghul
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La dinastia Tughlaq sotto Muhammad bin Tughluq detenne il potere durante la carestia centrata su Delhi nel 1335-1342 (che si dice abbia ucciso migliaia di persone). Occupati e di fronte a una situazione difficile, i Tughluq non riuscirono ad affrontare adeguatamente la carestia. Le carestie precoloniali nel Deccan includevano la carestia di Damajipant del 1460 e le carestie iniziate nel 1520 e 1629. Si dice che la carestia di Damajipant abbia causato rovina sia nella parte settentrionale che in quella meridionale del Deccan. Abd al-Qadir Badayuni afferma di aver assistito al cannibalismo nell'Hindustan durante una carestia nel 1555.
 
La carestia del 1629–32 nel Deccan e nel Gujarat fu una delle peggiori nella [[storia dell'India]]. Nei primi 10 mesi del 1631 circa 3 milioni di persone morirono nel Gujarat e un milione nel Deccan. Alla fine, la carestia uccise non solo i poveri ma anche i ricchi. Altre carestie colpirono il Deccan nel 1655, 1682 e 1884. Un'altra carestia nel 1702-1704 uccise oltre due milioni di persone. La più antica carestia del Deccan con documentazione locale sufficientemente ben conservata per uno studio analitico è la carestia di Doji bara del 1791–92. Il sovrano, il Peshwa Sawai Madhavrao II, concesse sollievo imponendo restrizioni sull'esportazione di grano e sull'importazione di riso in grandi quantità dal Bengala tramite il commercio privato, tuttavia le prove sono spesso troppo è difficile giudicare la “reale efficacia degli sforzi di soccorso” nel periodo Moghul.
 
Secondo Mushtaq A. Kaw, "Molte carestie furono registrate in Kashmir dal XVI al XVIII secolo. I Moghul e i governanti afghani del Kashmir adottarono misure per combatterle, ma come il documento intende mostrare, le loro misure erano troppo deboli e in certi casi gli aspetti erano ancora peggiori di quelli dei loro predecessori. Le fonti contemporanee indicano una notevole variazione nel verificarsi delle carestie nei diversi anni. Mostrano che queste carestie avvenivano su larga scala quando si verificò un’alluvione senza precedenti. Ad esempio, la sola grande alluvione del 1640–42 spazzò via 438 villaggi nella regione del Kashmir.
 
Alcuni storici sostengono che i Mogul adottarono un atteggiamento patrimoniale nei confronti dei contadini che mitigava gli effetti della carestia. Mike Davis, ad esempio, sostiene che Akbar, Shah Jahan e [[Aurangzeb]] facevano affidamento sugli sgravi fiscali, sulla distribuzione gratuita di cibo senza chiedere manodopera in cambio, sull’embargo sulle esportazioni alimentari e sul controllo dei prezzi. Abraham Eraly, d'altra parte, li descrive come "misure simboliche e casuali, nella migliore delle ipotesi palliativi". Nella carestia del 1630-32, ad esempio, l'imperatore disperse 100.000 rupie per alleviare la carestia, un decimo della "moneta annuale" concessa alla sua imperatrice Mumtaz Mahal. I funzionari delle entrate imperiali e gli Jagir Amir locali hanno concesso ciascuno circa 7 milioni di rupie in sgravi fiscali.
 
== Dominio britannico ==