Castell'Arquato: differenze tra le versioni
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=== Simboli ===
[[File:Castell'Arquato-Stemma.png|150px|destra]]
Lo stemma del comune è stato riconosciuto con decreto del capo del Governo del 15 agosto 1929<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3220|titolo=Castell'Arquato|accesso=2025-04-22|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref> e presenta una complessa figurazione, nella quale si possono riconoscere diversi simboli legati al passato del borgo
{{Citazione|Di rosso, al [[Castello (araldica)|castello]] torricellato di un pezzo, merlato alla ghibellina, aperto, finestrato e murato di nero, accostato da due [[Stella (araldica)|stelle]] di sei raggi d'oro, ed accompagnato in punta da un giglio dello stesso; a due leoni controrampanti al castello ed affrontati, pure d'oro.}}
Il castello è un richiamo al centro storico fortificato e protetto dalle mura; i colori bianco (argento) e rosso sono un richiamo ai colori presenti nello stemma di [[Piacenza]], mentre il leone d'oro è l'emblema originario della famiglia Sforza, in particolare del ramo cadetto di Santa Fiora che resse il feudo di Castell'Arquato dall'inizio del [[Cinquecento]] al [[Settecento]], che è rappresentata come "protettrice" della Rocca arquatese. Le due stelle d'oro a sei punte derivano dalle armi della famiglia dei conti [[Scotti (famiglia)|Scotti]]<ref>SCOTTI di Mantova, di Piacenza e di Roma. — Arma: ''D'azzurro, alla banda d'argento, accostata da due stelle d'oro''.</ref>, mentre il giglio d'oro è riferito alla casata dei [[Farnese]], famiglia ducale di [[Parma]]<ref>{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/castellarquato/|titolo=Storia dello stemma e del comune|accesso=28 settembre 2019}}</ref>.
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