Collecchio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
aggiunte
m fix minori
Riga 48:
Già in epoca [[Alto Medioevo|altomedievale]] la vicinanza con la [[via Francigena]], percorsa dai [[pellegrinaggio|pellegrini]] diretti dal [[Nord Europa]] alla città di [[Roma]], favorì l'edificazione della [[Chiesa di San Martino (Collecchio, Madregolo)|pieve di San Martino]] a ''[[Madregolo|Mecritulus]]'' e di [[Pieve di San Prospero (Collecchio)|quella di San Prospero]] a ''Colliculum'' (col significato di "piccolo colle"), oltre alla costruzione di numerosi [[xenodochio|xenodochi]] per viandanti.<ref name="Marcheselli 104"/>
 
Tuttavia, il primo documento<ref>pergamena conservata all'[[Archivio di Stato di Parma]]</ref> che attesti l'esistenza di un nucleo abitato risale al [[929]], quando il territorio dipendeva direttamente dall'[[vescovo di Parma|autorità episcopale di Parma]];<ref>{{cita web|url=http://www.urbanistica.unipr.it/?option=com_content&task=view&id=146|titolo=Nuova città di Collecchio|accesso=22 gennaio 2017}}</ref> nel [[995]] il vescovo Sigefredo II donò al [[Capitolo della Cattedrale di Parma]] la ''curte'' di "Coliclo", insieme a numerose altre del [[provincia di Parma|Parmense]].<ref>{{cita|Affò, 1792|p. 370}}.</ref>
 
Fu forse costruito nell'[[XI secolo]] il castello di Collecchio, che, più che un maniero nel senso del termine, era probabilmente un palazzo comitale fortificato; l'edificio, che sorgeva sul luogo dell'odierna [[villa Paveri Fontana]],<ref name="Marcheselli 10"/> fu menzionato in un documento del 1073, in cui il vescovo Everardo confermò alla badessa Berta del [[monastero di San Paolo (Parma)|monastero di San Paolo]] la proprietà di alcuni beni nella corte di Collecchio.<ref>{{cita|Affò, 1793|p. 93}}.</ref>