Automotrice: differenze tra le versioni
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|contenuto = Il termine "littorina" nell'immaginario popolare evocava fino a qualche tempo fa il materiale rotabile leggero a [[motore endotermico|trazione termica]] (Diesel, benzina, gas) di qualunque [[Scartamento ferroviario|scartamento]]. Dato che quantomeno nella colorazione i rotabili appartenenti alle classi [[Automotrice ALb 48|ALb 48]], [[Automotrice ALn 56|ALn 56]] e [[Automotrice ALn 772|ALn 772]] si rassomigliavano, l'uso popolare del termine si è esteso anche ad altri tipi di rotabili automotori, mentre nella terminologia ufficiale delle FS è sempre stato usato il termine "automotrice".
L'allora ''neologismo'', coniato intorno al 1932-1933, non è certo come sia nato: è probabilmente derivato dall’apposizione sul muso dell'automotrice Alb 48 di un fascio littorio (messo davanti alla locomotiva o all’automotrice come spesso accade per i simboli del potere; esempi ne sono le locomotive sovietiche o cinesi con altrettanto vistose simbologie comuniste). Da ricordare che nell'immaginario collettivo [[Futurismo|futuristico]] proprio di quell'epoca il treno era considerato un autentico mito di velocità e progresso. [[Benito Mussolini|Mussolini]] stesso contribuì al lancio d'immagine di questo mezzo effettuando appositamente un viaggio su una Alb 48 in visita alla [[Stazione di Latina|stazione di Littoria]] (oggi [[Latina]])<ref>Altre fonti (cf {{Cita|Pedrazzini, ''A.T.R. 100''|p. 5|CP-NMSF8-1976}}) sostengono che la denominazione di littorine deriva proprio da Littoria, città che vide il loro esordio.</ref><ref>Vedi [[Francesco Guccini]]: ''[[Dizionario delle cose perdute]]'', Arnoldo Mondadori editore, 2012 ISBN 9788852023378</ref>, qualche settimana prima della inaugurazione ufficiale della nuova città<ref>Giornale Luce B0172 del 2/12/1932 "S.E. il Capo del Governo si è recato nell'Agro Pontino su di una nuova auto-vettura ferroviaria che può raggiungere una velocità oraria di 118 km."</ref>. Il termine tuttavia risulta enfaticamente usato anche nelle locandine pubblicitarie delle prime ALb 48 dalla stessa casa costruttrice, [[Fiat]], e nell'annuncio della presentazione del nuovo rotabile sul quotidiano di regime ''[[Il Popolo d'Italia]]''.
Proprio a causa della capillarità di diffusione delle automotrici in tutta la rete ferroviaria italiana di stato e in concessione il termine si estese a macchia d’olio sopravvivendo ampiamente alla caduta del regime fino a quando la sempre maggiore diffusione dei rotabili moderni e innovativi e il cambio generazionale dell’utenza ferroviaria ha decretato la quasi scomparsa del termine.
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