Papa Leone I: differenze tra le versioni
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Ne inviò anche una copia al papa, che gli rispose con una lunga lettera<ref>Ep. XV.</ref> nella quale a sua volta confutava gli errori dei priscillianisti. Leone, nel frattempo, ordinò che si convocasse un concilio dei vescovi delle province limitrofe per istituire un'inchiesta avente il fine di determinare se qualche vescovo fosse caduto nell'eresia. Qualora se ne fossero trovati, essi avrebbero dovuto essere [[scomunica]]ti senza esitazione. Il Papa indirizzò una lettera simile anche ai vescovi delle altre province spagnole, notificando loro che stava per essere convocato un sinodo universale di tutti i principali pastori; se questo non fosse stato possibile, avrebbero dovuto essere convocati almeno i vescovi di [[Galizia (Spagna)|Galizia]].
=== Il primato della sede di
La disorganizzatissima condizione ecclesiastica di alcuni paesi obbligò relazioni più strette tra quegli episcopati e Roma per una migliore promozione della vita ecclesiastica. Leone, con questo obiettivo bene in vista decise di utilizzare il vicariato papale dei [[Arcidiocesi di Arles|vescovi di Arles]] per la provincia di Gallia per creare un centro di aggregazione dell'episcopato gallico in stretta comunione con Roma. Patroclo di [[Arles]] (morto nel 426) aveva ricevuto dal [[papa Zosimo]] il riconoscimento del [[primate (ecclesiastico)|primato]] sulla Chiesa di Gallia, e tale primato venne poi fortemente rivendicato dal suo successore Ilario di Arles, che entrò in conflitto con Leone. Ilario si avvalse eccessivamente della sua autorità sulle altre [[provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]], ed affermò che tutti i vescovi avrebbero dovuto essere consacrati da lui, invece che dal loro [[metropolita]].
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