Macerata: differenze tra le versioni
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* [[Chiesa di Santa Maria della Porta (Macerata)|Chiesa di Santa Maria della Porta]]
* [[Chiesa di Santa Maria delle Vergini (Macerata)|Chiesa di Santa Maria delle Vergini]]
* Ex Chiesa di San Paolo ed Ex Convento dei Barnabiti<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Catalogo-beni-culturali/RicercaCatalogoBeni/ids/65218|titolo=Musei.ConsultazioneBeni2023 - CHIESA DI S. PAOLO|sito=www.regione.marche.it|accesso=2025-05-05}}</ref>.
* [[Chiesa di San Liberato (Macerata)|Chiesa di San Liberato o di Santa Maria Incoronata]], costruita nel Trecento intorno ad un'edicola affrescata con all'immagine di ''San Liberato'' ([[Pietro da Macerata]]) poi sostituita intorno al 1515 - 1520 con una ''Santa Maria Incoronata'' eseguita da [[Lorenzo di Giovanni de Carris]], oggi quasi completamente ridipinta, da cui la chiesa, ricostruita dal 1520, prese il secondo nome.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de carris, detto il Giuda. Un pittore del cinquecento nelle marche'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento'', a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, n. 110, pag. 57.</ref> In chiesa sono altri affreschi votivi di Lorenzo di Giovanni, come un San Francesco frammentario in controfacciata, datato 1532 nell'iscrizione, uno con ''San Raffaele, Arcangelo, Tobiolo e San Biagio'', un altro con una ''Crocifissione tra i Santi Nicola di Bari, Giuliano e Maria Maddalena'', probabilmente tutti riferibili allo stesso momento.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de Carris, detto il Giuda. Un pittore del cinquecento nelle marche'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento'', a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pag. 42.</ref> Un'altra ''Crocifissione tra i santi Rocco e Sebastiano'' sulla parete accanto all’affresco con ''Raffaele e Tobiolo'' è stata attribuita a [[Giovenale da Narni]] e, più recentemente, allo stesso [[Lorenzo di Giovanni]] alla metà degli anni trenta del Cinquecento.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de Carris... Cit.'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche... Cit.'', Perugia, 2016, pag. 49.</ref>
* [[Chiesa di Santo Stefano (Macerata)|Chiesa di Santo Stefano]], costruita dai Cappuccini nel 1544, poi ricostruita tra il 1665 e il 1682, quando si decise di portare all'interno un'immagine ad affresco molto venerato con la ''Madonna col Bambino tra i santi Giuliano e Rocco'' realizzato da [[Lorenzo di Giovanni de Carris]] come ex voto contro pestilenze, l’invasione dei francesi e, pare, anche delle cavallette in precedenza posto in un’edicola viaria.<ref>Alessandro Delpriori, ''Lorenzo di Giovanni de Carris... Cit.'', in ''Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche... Cit.'', Perugia, 2016, pag. 41.</ref> Nella cappella di Santa Maria della Fede sono due tele con ''Angeli con i simboli dell'Immacolata Concezione'', presumibilmente dipinte per affiancare un'immagine mariana, forse lauretana, firmate e datate 1604 da [[Marcello Gobbi]], allievo del [[Andrea Boscoli|Boscoli]] e realizzate per il fiorentino Gino Capponi, allora Tesoriere della Marca.<ref>Silvia Blasio, ''Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento'', in ''Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento'', Pisa, 2007, pagg. 204 - 205.</ref>
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* [[Chiesa di Santa Croce (Macerata)|Chiesa di Santa Croce]]
* Ex chiesa dei Cappuccini, ora cappella dell'ospedale civile, conserva all'altare maggiore una pala firmata da [[Bernardino Nocchi]] e datata 1804 raffigurante l'''Immacolata Concezione''.<ref>Silvia Blasio, Percorsi della pittura toscana nelle Marche del Cinque e Seicento, in Marche e Toscana. terre di grandi maestri tra Quattro e Seicento, Pisa, 2007, pagg. 222 - 223.</ref>
* [[Ex convento di San Vincenzo]] con annessa chiesa a pianta centrale.
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