Adolf Hitler: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 185.112.4.27 (discussione), riportata alla versione precedente di Elwood
Etichetta: Rollback
mNessun oggetto della modifica
Riga 82:
Il Presidente della Repubblica von Hindenburg nomina Cancelliere Adolf Hitler, leader (Führer) del Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei - NSDAP), oggi meglio conosciuto come Partito Nazista. Con questa decisione Hindenburg di fatto consegna il potere ai Nazisti e alla coalizione di governo di cui fa parte anche il Partito Nazionalista Tedesco del Popolo (Deutschnationale Volkspartei; DNVP).}}</ref>
 
Nel 1934, dopo la morte di [[von Hindenburg]], si attribuì per legge il titolo di ''Führer'' e Cancelliere del ''[[Germania nazista|Reich]]'', accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando un [[Dittatura|regime dittatoriale]]. Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica estera estremamente aggressiva, volta principalmente a espandere il ''[[Lebensraum]]'' (in [[Lingua italiana|italiano]] "spazio vitale") tedesco a spese delle popolazioni dell'[[Europa orientale]].<ref>Il progetto hitleriano era la fondazione di un nuovo Impero pangermanico («Terzo ''Reich''»), erede del [[Sacro Romano Impero]] (962–1806) e dell'[[Impero tedesco]] (1871–1918).</ref> In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse a [[Campagna di Polonia|invadere la Polonia]] il 1º settembre 1939, provocando così lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]].
 
Da quel momento, Hitler diresse personalmente le operazioni di guerra, esercitando un'influenza determinante nelle scelte strategiche e nella conduzione operativa. Grazie anche alle sue decisioni e alla sua determinazione, i primi anni del conflitto furono caratterizzati da impressionanti vittorie, che permisero al Terzo Reich di dominare gran parte dell'[[Europa]] e che sembrarono dimostrare l'invincibilità della ''[[Wehrmacht]]''. Tuttavia, a partire dal 1942, con il formarsi della potente coalizione degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati anglo-americano-sovietici]], la [[Germania]] dovette passare sulla difensiva e subire gli attacchi sempre più efficaci dei suoi nemici. Abbandonato dagli alleati, logorato dalle continue sconfitte e in [[Salute di Adolf Hitler|condizioni fisiche e psichiche sempre più precarie]], Hitler rifiutò di cedere le armi e continuò a resistere ostinatamente. Rimasto bloccato con le truppe a lui fedeli in una [[Berlino]] ormai accerchiata dall'[[Armata Rossa]], si [[Suicidio|suicidò]] nel suo [[Führerbunker|bunker]] il 30 aprile 1945 insieme alla compagna [[Eva Braun]], che aveva sposato il giorno prima.