Louis-Ferdinand Céline: differenze tra le versioni

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=== ''Trilogia del Nord'' ===
{{vedi anche|Da un castello all'altro|Nord (romanzo)|Rigodon}}
''D'un château l'autre'' (''[[Da un castello all'altro]]'' ([[1957]]) nella traduzione) è il primo di una serie di tre romanzi che saranno per l'[[Italia]] riuniti sotto il nome di ''Trilogia del Nord'' (scritta negli anni di Meudon), gli altri due titoli sono ''[[Nord (romanzo)|Nord]]'' ([[1960]])e ''[[Rigodon]]'' (pubblicato
dopo la sua morte nel [[1969]]), i quali impegneranno l'autore fino alla morte.
 
Nei tre romanzi si narrano le peripezie di Céline, della moglie Lili''Lucette'' e del gatto ''Bébert'' che fuggono per la Germania in fiamme. Scappati dalla Francia come collaborazionisti della [[Germania nazista]], cercano in ogni modo di andare verso nord e raggiungere la [[Danimarca]]. Solo alla fine di ''Rigodon'' Céline svela quest'attrazione magnetica per il nord: sperava, infatti, di recuperare un piccolo capitale (frutto dei diritti sui libri pubblicati) messo al sicuro in Danimarca già prima della guerra.
 
In questi romanzi la ''petite musique'' céliniana raggiunge la sua massima espressione, e persino la vena narrativa torna ad essere avvincente come nei primi titoli pubblicati.
 
=== ''Rigodon'' ===
{{Vedi anche|Rigodon}}
In particolare riguardo ''Rigodon'', come detto apparso dopo la sua morte, nel 1969 e facente parte della [[trilogia]] vi è un maggiore contenuto tragi-comico, nello stile del quale Céline è ritenuto un maestro. Benché ambientato nella cupa e tetra atmosfera della Berlino durante il periodo della [[Seconda guerra mondiale|IIª guerra mondiale]], il sergente Destouches è testimone di quello che resta dello stato francese a [[Sigmaringen]] e vive la fuga di sua moglie ''Lucette'' insieme al gatto di casa ''Bébert'' in una Germania distrutta, in fiamme, allo stremo. Si respira l'atmosfera apocalittica della fine del [[Terzo Reich|Reich]] proclamatosi "''millenario''". Questa ultima trilogia prima della morte dell'autore con "''Da un castello all'altro''" del [[1957]] e "''Nord''" del [[1960]] rappresenta per gli studiosi dell'autore l'apoteosi di un'opera senza pari.
Céline che sfiorò la morte diverse volte vivendo la guerra anche fra ospedali e cure. Sul "''Chella''" (1939), in Germania fra l'agosto del 1944 e marzo 1945, testimone poi lui stesso medico e più che mai fermo con l'ideale del ''mai più'' un simile orrore. "''[[Viaggio al termine della notte]]''" sarà poi il suo manifesto di repulsione della guerra.
 
== Opere ==