Rolex: differenze tra le versioni

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Nel [[1978]] la casa coronata è sponsor per la prima volta nella sua storia del torneo tennistico di Wimbledon<ref>{{Cita web|url=https://www.europewatch.com/en/news/rolex_wimbledon|titolo=Rolex And The Championships, Wimbledon {{!}} Europe Watch Company|sito=www.europewatch.com|lingua=en|accesso=18 giugno 2023}}</ref>, di cui tutt'oggi è uno dei main partners<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.rolex.com/it/rolex-and-sports/tennis/wimbledon|titolo=Rolex e il tennis - The Championships, Wimbledon {{!}} Rolex®|sito=www.rolex.com|accesso=2025-04-16}}</ref>. Lo stesso anno viene presentato il Sea-Dweller ref. 16660, impermeabile a 4000 piedi (1220 metri), che resterà in produzione fino al 1988. Si tratta della prima referenza a cinque cifre del Sea-Dweller.[[File:Inserzione pubblicitaria Rolex dei primi anni Settanta.jpg|miniatura|Inserzione pubblicitaria Rolex dei primi anni Settanta]][[File:Un inconsueto Rolex Cellini in oro bianco e carica manuale.jpg|miniatura|Un inconsueto Rolex Cellini ref. 4108 in oro bianco e carica manuale. Tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta questo orologio veniva venduto per 4 milioni di lire circa.]]
=== Anni 1980: il GMT-Master II e il primo Daytona automatico ===
Nel [[1980]] nasce la ref. 16750, la prima referenza a cinque cifre del GMT-Master, che introduce anche il nuovo calibro Rolex 3075 con rimessa rapida della data. Solamente due anni dopo, però, nel [[1982]], viene presentato il primo GMT-Master II (ref. 16760), che introduce una significativa e importante innovazione rispetto al modello precedente: ora infatti è possibile regolare autonomamente la lancetta a punta di freccia rispetto a quella snowflake delle ore, e ciò permette di poter visualizzare fino a tre fusi orari differenti adoperando anche la ghiera girevole<ref>{{Cita web|url=https://tidex.com/tidex.com|titolo=Tidex - The next generation cryptocurrency exchange|autore=tidex.com|sito=Tidex - The next generation cryptocurrency exchange|lingua=en|accesso=3 giugno 2023}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Benedetto Mauro|anno=1989|mese=Luglio/Agosto|titolo=Ostriche da polso|rivista=Orologi|numero=21}}</ref>. Ciò è consentito dal nuovo calibro Rolex 3085, che tuttavia è stato montato esclusivamente sulla ref. 16760. La possibilità di separare la regolazione della lancetta snowflake e di quella a punta di freccia è previsto anche nell'Explorer II. Con la nascita del GMT Master II vengono anche proposte nuove colorazioni delle ghiere: vedasi la "Coke", rossa e nera (nata proprio nel 1982), ghiera discontinuata nel 2007. Il GMT Master II convive in catalogo con il GMT Master tradizionale fino al 1999, quando quest'ultimo verrà definitivamente soppiantato.
 
A metà anni Ottanta l'Explorer II ref. 1655 è stato sostituito dalla ref. 16550. La nuova referenza è assai diversa dalla precedente: innanzitutto sparisce il cosiddetto "freccione" che aveva contraddistinto il modello precedente, inoltre si è cercato di ottimizzare la leggibilità, è stato massicciamente modificato il quadrante, inserendo a catalogo anche colori chiari, ed è variata l'estetica della lunetta. Infine è stato sostituito il calibro, che è diventato il Rolex 3085. Alcuni modelli con quadrante chiaro della ref. 16550 hanno assunto una tonalità crema per via di un difetto della vernice utilizzata.
 
Dal 1985 Rolex utilizza acciaio 904L per realizzare le casse dei propri orologi, a differenza degli altri produttori che continuano ad adoperare il 316L<ref>{{Cita web|url=https://www.rolex.com/it/about-rolex-watches/1971-1992.html|titolo=La storia di Rolex dal 1971 al 1992|sito=Rolex|lingua=it|accesso=2 febbraio 2023|dataarchivio=2 febbraio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230202153628/https://www.rolex.com/it/about-rolex-watches/1971-1992.html|urlmorto=sì}}</ref>. L'acciaio 904L viene ritenuto il migliore per l'eccellente resistenza alla corrosione anche a contatto con acido acetico, fosforico, solforico, soluzioni clorurate, acqua di mare anche ad alte temperature. Sinora è l'unico marchio ad utilizzare tale materiale, peraltro di propria fabbricazione.[[File:Rolex GMTIIC.jpg|thumb|[[Rolex GMT-Master|GMT-Master II]] acciaio e oro (ref. 116713LN)]]

Originariamente i cronografi Daytona non avevano l'appeal odierno e il pubblico non li recepiva come un ''must-have,'' sebbene fossero al polso di diversi divi del cinema e di campioni di sport motoristici: un modello così sportivo e moderno non si accordava con i gusti di allora. Questo snobismo commerciale proseguirà per quasi un ventennio, prima con la nascita dei modelli al quarzo negli anni '70, e poi ancora nella prima metà degli anni '80, quando l'orologio meccanico viene considerato obsoleto (nonostante nel 1976 Rolex presenti due delle referenze più rare tra tutti i Daytona: la 6269 e 6270, quest'ultima soprannominata "End Game", in oro giallo e diamanti su quadrante e lunetta). La stessa Zenith, madre dell'El Primero, primo calibro automatico ad alta frequenza, nel frattempo finita proprietà di una società americana (la Zenith Radio Corporation), aveva cessato la produzione del suo famoso calibro proprio perché ritenuto superato dalla tecnologia del quarzo.
 
L'attenzione verso i cronografi a carica automatica riaffiorò tra il pubblico generalista grazie al coraggio di diverse aziende quali [[Breitling]], [[Eberhard (azienda)|Eberhard]] e [[Paul Picot]] che tra il 1984 e il 1985 credettero fortemente nel ritorno di fiamma dell'orologeria tradizionale. A seguito di questo rinnovato interesse verso l'orologeria meccanica, le altre maison si mobilitarono a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta per proporre cronografi automatici con movimenti di fornitura di terze parti: esempi di questo genere sono ravvisabili in cronografi [[Audemars Piguet]] e [[Vacheron Constantin]] dotati di movimento modulare: base tempo automatica [[Jaeger-LeCoultre]] e modulo cronografico realizzato da Dubois-Depraz. Fino al 1988 il Daytona è alimentato sempre da un Valjoux 72<ref>{{Cita web|url=http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db.cgi?10&ranfft&&2uswk&Rolex_727|titolo=bidfun-db Archive: Watch Movements: Rolex 727 (Valjoux 72)|sito=www.ranfft.de|accesso=17 giugno 2023|dataarchivio=18 giugno 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230618001554/http://www.ranfft.de/cgi-bin/bidfun-db.cgi?10&ranfft&&2uswk&Rolex_727|urlmorto=sì}}</ref> modificato, un affidabile cronografo a carica manuale, ma ormai obsoleto rispetto alla concorrenza che, già dal 1969, aveva iniziato a investire in segnatempo cronografici con meccanismi automatici, come nel caso di Zenith, di [[Seiko]] e del consorzio svizzero Chronomatic<ref>{{Cita web|url=https://italianwatchspotter.com/primo-cronografo-automatico-della-storia/|titolo=Il Primo Cronografo Automatico Della Storia: La Straordinaria Corsa Di Heuer, Zenith E Seiko {{!}} Italian Watch Spotter|data=17 giugno 2022|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>, comprendente [[TAG Heuer|Heuer]]-[[Leonidas (azienda orologiera)|Leonidas]], [[Breitling]], [[Hamilton Watch Company|Hamilton]]-Buren e Dubois-Depraz. Negli anni Settanta, tuttavia, i cronografi meccanici hanno riscontrato scarso interesse da parte del pubblico e pertanto in quel decennio l'interesse allo sviluppo di quel tipo di calibri si è arenato.
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Nella ricerca della durata, della competitività e dell'affidabilità, Rolex interviene sostituendo ai calibri [[Valjoux]] a carica manuale, scegliendo di adottare l'eccezionale movimento dello [[Zenith (azienda)|Zenith]] El Primero<ref>{{Cita web|url=https://www.chrono24.it/magazine/il-ruolo-chiave-di-zenith-el-primero-per-il-successo-del-rolex-daytona-p_110502/|titolo=Il ruolo chiave di Zenith El Primero per il successo del Rolex Daytona - Il magazine di Chrono24|sito=www.chrono24.it|lingua=it|accesso=24 aprile 2023}}</ref>, il miglior movimento industriale a carica automatica allora esistente sul mercato. Fu proprio grazie al rinnovato impulso dato all'orologeria meccanica e all'interesse da parte di Rolex che Zenith tornerà, proprio sul finire degli anni Ottanta, a riproporre a catalogo il proprio movimento e a fornirlo anche a case terze. Rolex apporterà numerose modifiche all'El Primero per allinearlo ai propri standard<ref name="ref_A" /> (oltre il 50% dei componenti del calibro El Primero sono stati sostituiti o modificati), con veri e propri interventi strutturali, come l'eliminazione del datario (previsto a ore 4) e la riduzione delle frequenze di oscillazione da 36.000 a 28.800 alternanze, sostituendo il bilanciere originale con il proprio, basato sul meccanismo di regolazione a microstella, già collaudato sui cronografi degli anni '60. Tutto ciò porta alla realizzazione del calibro 4030 come movimento per il primo cronografo automatico: il Daytona ref. 16520 (prima referenza a cinque cifre del Daytona), che sostituisce le reff. 6263, 6265 e le lussuose 6269 e 6270. Sul finire del 1988, il lancio del nuovo Rolex Daytona incontra un favore di pubblico enorme. La scarsa produzione da parte di Rolex, dovuta anche alla poca disponibilità del calibro base Zenith, scatena all'inizio degli anni '90 un vero e proprio boom collezionistico. Per i modelli precedenti, ovvero tutti i cronografi Daytona a carica manuale, l'exploit avviene solo qualche anno dopo, rendendo ancora oggi questo orologio oggetto del desiderio degli appassionati di tutto il mondo.
 
Nel 1989 viene presentata una nuova referenza dell'Explorer II, la 16570, rimasta in produzione per oltre due decenni. Sempre nel 1989 è entrato in produzione il GMT-Master II ref. 16710, commercializzato fino al 2007 circa. La ref. 16710 prende il posto della ref. 16760 "Fat lady".[[File:Rolex GMT Master II ref. 16710T.jpg|miniatura|Rolex GMT Master II ref. 16710T, anni Duemila. La T sta per trous borgnes (letteralmente "fori ciechi")]]
[[File:Calibro Rolex 3185.jpg|miniatura|Calibro Rolex 3185]]
Il GMT-Master II ref. 16710 introduce il movimento 3185.
 
=== Anni 1990: Yacht-Master, Pearlmaster e i nuovi Cellini ===
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=== Anni 2000: il Daytona con calibro proprietario ===
[[File:Rolex Submariner ref. 14060M, metà anni 2000.jpg|miniatura|Rolex Submariner ref. 14060M con calibro Rolex 3130<ref>{{Cita web|url=https://watchbase.com/rolex/caliber/3130|titolo=Rolex caliber 3130 » WatchBase|sito=WatchBase.com|lingua=en|accesso=31 luglio 2024}}</ref>, metà anni 2000]]Nel 2000 Rolex presenta il nuovo modello Daytona referenza n. 116520 (prima referenza a sei cifre del cronografo coronato), l'orologio risulta essere ora di completa manifattura Rolex anche nel meccanismo, chiamato 4130. Tra le altre novità rispetto al calibro di derivazione Zenith (che era ribattezzato da Rolex 4030), si può notare già guardando il quadrante come il quadrante dei piccoli secondi continui sia stato spostato da ore 9 a ore 6, mentre quello delle ore cronografiche ha fatto il percorso opposto. Ad inizio anni Duemila viene presentato anche un modello spiccatamente femminile nella collezione Cellini, che rispolvera il nome Orchid (reff. 6201 e 6221), caratterizzato da casse in materiali pregiati, lunetta spessa e ricoperta di diamanti e misure contenute. I movimenti sono al quarzo.
[[File:Rolex GMT Master II ref. 16710T.jpg|miniatura|Rolex GMT Master II ref. 16710T, anni Duemila. La T sta per trous borgnes (letteralmente "fori ciechi")]]
Nel 2003 si è celebrato il 50º anniversario dalla creazione del Submariner: per questa ragione è stata proposta una inedita versione della referenza 16610LV (Lunetta Verde) con quadrante nero e ghiera in alluminio verde, soprannominato "Kermit", come il [[Kermit la rana|celebre personaggio dei Muppets]]. Anche questo modello è contraddistinto per dei dettagli che ne differenziano le differenti produzioni: diversi seriali di questi modelli "Kermit", infatti, presentano alcune diversità, come un differente font sulla ghiera verde del numero 4, tanto che questa particolare versione è stata definita dai collezionisti "Fat Four" (o "Flat Four"), per via del numero 4 più panciuto rispetto alle altre varianti e con la parte superiore piatta<ref>{{Cita web|url=https://italianwatchspotter.com/rolex-submariner-fat-four-vs-kermit/|titolo=Rolex Submariner 16610LV Fat Four vs Kermit - Italian Watch Spotter|data=21 marzo 2021|lingua=it|accesso=13 settembre 2024}}</ref>.
 
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Nel 2005, più della metà della produzione svizzera di orologi certificati [[COSC]] (''Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres'' - Controllo Svizzero Ufficiale dei Cronometri) appartiene al gruppo.
 
Alla fiera di Basilea del 2005 viene presentato un nuovo Cellini Prince, molto diverso da quelli in commercio nel decennio precedente, con cassa rettangolare e dal design che richiama i vecchi "Doctor's Watch" che Rolex realizzava tra gli anni Venti e Trenta utilizzando componenti in comune con [[Alpina (azienda orologiera)|Alpina]] e Gruen. Allo stesso modo anche il movimento era stato realizzato ex novo: il calibro 7040 a carica manuale era uno dei pochi movimenti di forma mai prodotti dall'azienda, nonché il primo ad adottare il sistema antiurto Paraflex<ref>{{Cita web|url=https://grail-watch.com/2021/02/25/in-praise-of-the-rolex-cellini-prince/|titolo=In Praise of the Rolex Cellini Prince|autore=Stephen|sito=Grail Watch|data=25 febbraio 2021|lingua=en|accesso=2 febbraio 2023}}</ref>. Il Prince si distingue quindi dai Cellini Danaos e Cestello per un aspetto estetico più d'impatto e per finiture di maggior livello. L'orologio è uscito di produzione nel 2015 e, ad oggi, è l'ultimo orologio Rolex con cassa di forma. Sempre nel 2005 vengono presentati la nuova lunetta Cerachrom in ceramica proprietaria, montata originariamente sul GMT Master II, che nel 2005 celebra i suoi 50 anni. La ghiera in ceramica promette maggior resistenza ai graffi rispetto a quella in alluminio anodizzato. Le referenze che adottano la ghiera ceramica sono quelle identificate con sei cifre di numeri, e ciò vale sia per i GMT Master II (del quale è stata introdotta la nuova generazione: ref. 116710LN), sia per i Submariner (a partire dal 2010), sia per i Daytona (dal 2013). Risale al 2005 anche l'introduzione, per la prima volta, della spirale Parachrom blu, più resistente agli urti e paramagnetica.[[File:Rolex GMTIIC.jpg|thumb|[[Rolex GMT-Master|GMT-Master II]] acciaio e oro (ref. 116713LN)]]Nel 2007 viene presentato il Rolex Yacht-Master II, in grado di programmare il conto alla rovescia. Si tratta di un segnatempo studiato appositamente per le regate e che lega ancora di più il nome di Rolex a quello della barca a vela, dopo che già nel 1992 era stato presentato lo Yacht-Master tradizionale. Lo stesso anno viene presentata anche la nuova generazione del Milgauss, referenza 116400, che presenta anche una variante con vetro verde (ref. 116400GV, dove GV significa Glace Verte: vetro verde in francese), che ad oggi è un ''unicum'' nella collezione Rolex e la cui creazione ha richiesto il deposito di diversi brevetti da parte della Maison<ref name="r01" />. Lo stesso anno è stato presentato anche un nuovo quadrante, dalla tinta chiamata Z-Blue, rivestito di [[zirconio]].
 
Nel 2007 viene presentato il Rolex Yacht-Master II, in grado di programmare il conto alla rovescia. Si tratta di un segnatempo studiato appositamente per le regate e che lega ancora di più il nome di Rolex a quello della barca a vela, dopo che già nel 1992 era stato presentato lo Yacht-Master tradizionale. Lo stesso anno viene presentata anche la nuova generazione del Milgauss, referenza 116400, che presenta anche una variante con vetro verde (ref. 116400GV, dove GV significa Glace Verte: vetro verde in francese), che ad oggi è un ''unicum'' nella collezione Rolex e la cui creazione ha richiesto il deposito di diversi brevetti da parte della Maison<ref name="r01" />. Lo stesso anno è stato presentato anche un nuovo quadrante, dalla tinta chiamata Z-Blue, rivestito di [[zirconio]].
 
Nel 2008 il Sea-Dweller ref. 16660 viene discontinuato dopo trent'anni di carriera e due movimenti diversi incassati (il Rolex 3035 e il 3135), per lasciare spazio alla ref. 116660, che presenta per la prima volta sul quadrante anche il nome Deepsea, e garantisce un'impermeabilità fino a 3900 metri.