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=== Medioevo ===
[[File:Bitonto, Concattedrale di San Valentino 083.jpg|thumb|Veduta del soccorpo della cattedrale col grifone musivo]]
Dopo la dissoluzione dell'[[Impero Romano d'Occidente]], del dominio di [[Odoacre]] e del [[Regno ostrogoto|regno gotico]], gran parte della [[Puglia]], inclusa Bitonto, fu riconquistata dall'[[impero Romano d'Oriente]] nell'ambito delladelle "restitutio"[[guerre giustinianeagreco-gotiche]] e si trovò coinvolta in una fase di lotte. La Puglia, come le altre regioni costiere italiane, infatti, era minacciata dalle scorrerie dei pirati saraceni. Al [[V secolo|V]]-[[VI secolo]] risalgono i resti di una chiesa rinvenuti negli scavi sotto l'attuale concattedrale<ref>{{cita|Custode|p. 197|Custode, 1999}}.</ref>.La Puglia, come le altre regioni costiere italiane, inoltre, era minacciata dalle scorrerie dei pirati saraceni.
 
Successivamente,La Bitontocittà fu poi presa dai [[Longobardi]] durante la graduale invasione della Penisola da nord e divenne nodo strategico nel sistema viario pugliese, e centro [[gastaldato|gastaldale]]. Successivamente tornò bizantina e divenne roccaforte del [[thema di Longobardia]]<ref>{{cita|Castellano, Muschitiello|pp. 260-61|Castellano, Muschitiello, 1994}}.</ref>.
Nel [[975]] il [[catapano]] [[Impero Bizantino|bizantino]] Zaccaria saccheggiò la città<ref>{{cita|Lupi Protospatae Chronicon|p. 40B|Lupi Protospatae Chronicon, 1724}}.</ref> dopo aver sconfitto i [[Saraceni]] e ucciso il loro capo, Ismaele<ref>{{cita|De Blasiis|p. 33|De Blasiis, 1864}}.</ref>; nel [[1010]] Bitonto, [[Bari]], [[Bitetto]] e [[Trani]] si ribellarono al governo bizantino dando inizio alla rivolta guidata da [[Melo di Bari|Melo]] contro gli stessi bizantini<ref>{{cita|De Blasiis|p. 55|De Blasiis, 1864}}.</ref>. [[Basilio Argiro il Mesardonite|Mesardonite]] fu mandato in Puglia per arginare la rivoluzione ma in uno scontro presso Bitonto avvenuto nel [[1017]] rimase ucciso<ref>{{cita|CPASP|pp. 127-30|CPASP, 1901}}.</ref>. La rivolta si concluse con l'arrivo dei [[Normanni]] che posero fine in Puglia al dominio bizantino e agli attacchi dei Saraceni. Al [[1089]] risale la prima notizia certa dell'esistenza del vescovado bitontino<ref>{{cita|Custode|p. 213|Custode, 1999}}.</ref>. Nel [[1098]] Roberto,invece figliola dicittà [[Guglielmoè d'Altavilla]],sotto siil controllo normanno<ref>un documento menziona Robertus comes proclamòfilius Guidelmi comitis come ''dominator civitatis Botonti''<ref>{{cita|Pasculli|p. 195|Pasculli, 1962}}.</ref>, instaurando una sorta di contea feudale.
 
Tra [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]] sotto il dominio dei Normanni di [[Ruggero II]], [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]] e [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]], la città si rivestì di nuove mura<ref>{{cita|Custode|p. 201|Custode, 1999}}.</ref>. Il giudice bitontino Maggiore, a seguito della distruzione di Bari da parte di Guglielmo il Malo, assunse la suprema carica di regio giustiziere: grazie a lui e con l'aiuto dei [[Benedettini]], prese il via la costruzione della nuova cattedrale. I Benedettini erano giunti in città in questo periodo<ref name=Antonucci>{{cita|Antonucci|pp. 347-351|Antonucci|1939}}.</ref>, fondando fuori le mura l'[[abbazia]] dedicata a [[Papa Leone I|San Leone]] e dando un forte impulso all'economia cittadina, grazie anche alle nuove tecniche [[agricoltura|agricole]] e alla bonifica di nuove terre.
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Con [[Federico II di Svevia|Federico II]] fu ''civitas specialis'' e rimase sempre nell'ambito del [[demanio regio|regio demanio]], ossia alle dirette dipendenze della corona<ref>{{cita|Moretti|pp. 265, 298|Moretti, 1989}}.</ref>, escludendo il periodo feudale che va dal [[1412]] al [[1551]].
 
Il 29 settembre [[1227]] inoltre, Bitonto fu teatro della scomunica, da parte di [[papa Gregorio IX]], di Federico II accusato di essere sceso a patti con il [[sultano]] [[al-Malik al-Kamil]].
[[File:Titoloarenario.jpg|miniatura|upright|Il Titolo dell'Arenario, il maggiore titolo confinario tra Bari e Bitonto]]