Lugano: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto errore di battitura Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
Aggiunta riferimento bibliografico. Aggiunta collegamenti Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
||
Riga 286:
=== Il Rinascimento, la conquista francese e la dominazione confederata ===
[[File:Luganoimproved.jpg|sinistra|miniatura|Foto di Lugano circondata dal [[Monte Brè]] e il [[Monte Boglia]] (1905-1915)]]
Tra il 1433 e il 1438 il duca di Milano sedeva come feudatario su Lugano, risarcendo la famiglia Rusca con la proprietà di [[Locarno]]. Sotto il regno dei suoi eredi nei decenni successivi scoppiarono ribellioni e rivolte, che durarono fino all'invasione francese del [[1499]],<ref name=":0" /> guidata da Mondragon.
La città fu occupata dalla [[Confederazione elvetica]] nel [[1512]],'''''<ref name=":06222" />''''' che la strapparono ai francesi. Dunque, dopo più di cento anni di dominio da parte delle potenti città lombarde, in concomitanza con la perdita dell'indipendenza del [[Ducato di Milano]] e con le invasioni straniere in Italia, s'instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati.
La città era fortificata e dove sono poi sorti il Palacongressi e Villa Ciani si poteva scorgere un castello costruito dai comaschi nel [[1286]], ricostruito da [[Ludovico il Moro]] nel [[1498]] e consegnato dai francesi ai confederati il 26 gennaio [[1513]] dopo un assedio durato sei mesi. La costruzione fu definitivamente abbattuta dagli svizzeri (prevalentemente per motivi di costi di manutenzione) dopo la conquista del territorio luganese.
A tale lungo periodo, durante il quale la città di Lugano era un [[baliaggio]] dei 13 Cantoni dell'allora [[Confederazione elvetica]] pose fine l'invasione [[Napoleone I|napoleonica]], in particolare fu significativa per il Ticino l'entrata di [[Napoleone Bonaparte]] in [[Lombardia]] nel maggio del [[1796]] e la creazione della [[Repubblica Cisalpina]].
La mattina del 15 febbraio [[1798]], infatti, i Cisalpini sbarcarono a Lugano, essi incontrarono però la resistenza dei Volontari del Borgo, una guardia costituita fra la popolazione locale su iniziativa dei rappresentanti dei cantoni sovrani. Seguì una convulsa giornata di scontri, al termine della quale i Cisalpini, malgrado un iniziale successo, furono respinti. Gli elementi più aperti della [[borghesia]] luganese approfittarono tuttavia degli eventi per realizzare la sospirata indipendenza della città al motto di "liberi e svizzeri".
A determinare la svolta verso l'adesione alla [[Repubblica Elvetica]] piuttosto che alla [[Repubblica Cisalpina]] contribuirono sia l'affrancamento dei baliaggi decretata dal [[Canton Basilea]], rapidamente imitato da altri Cantoni, sia la nuova costituzione della [[Repubblica Elvetica]]. Quest'ultima, costituendo i due Cantoni di [[Cantone di Lugano|Lugano]] e [[Cantone di Lugano|Bellinzona]], troncò le resistenze degli altri Cantoni confederati, per niente disposti a concedere la libertà ai territori d'oltralpe.
Il periodo della [[Repubblica Elvetica]] fu per Lugano, come per il resto del paese, un'epoca di continui rivolgimenti e sommosse popolari, causati principalmente dal malcontento delle popolazioni rurali per la politica del nuovo Stato unitario. Lo stesso Napoleone dovette prenderne atto e con l'[[Atto di Mediazione]] del [[1803]] sancì la nascita del [[Canton Ticino]], unendo il Cantone di Lugano con quello di Bellinzona per fondare una [[Repubblica (forma statuale)|Repubblica]] formalmente sovrana e indipendente all'interno della riformata [[Confederazione Svizzera]].
Con la [[caduta di Napoleone]] nel [[1815]], il [[Congresso di Vienna]] confermò l'indipendenza dei nuovi Cantoni e nacque così la [[Svizzera]] dei 22 Cantoni. Per il [[Canton Ticino]] la nuova [[Costituzione]] - di tendenza [[Restaurazione|restauratrice]] - risolse in modo salomonico la questione della capitale cantonale con l'alternanza ogni sei anni delle città di [[Bellinzona]], [[Locarno]] e Lugano; quest'ultima, quindi, nel [[XIX secolo]] funse anche da [[Capitale (città)|capitale]] del Canton Ticino.
=== Risorgimento italiano e Lugano ===
|