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=== Architetture religiose ===
[[File:PugliaLecce Lecce3- tango7174Santa Croce - 16.jpg|thumb|verticale=0.9|Basilica di Santa Croce]]
[[File:Puglia Lecce4 tango7174.jpg|thumb|verticale=0.9|La navata centrale della Basilica]]
[[File:Detail santa croce main vault.jpg|thumb|verticale=0.9|Dettaglio della cupola barocca]]
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di Infantino G. Cesare edito da Forni, 2005</ref>.
Oltre al duomo, che rappresenta il centro della vita religiosa, sono disseminate nelle strade e nelle piazze di Lecce quaranta chiese, tre delle quali hanno la dignità di [[basilica minore]].
[[File:Lecce duomo- Duomo - 01.jpg|alt=|miniatura|Duomoverticale=0.9|Facciata laterale della cattedrale]]
 
==== Chiese principali ====
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* [[Basilica di Santa Croce (Lecce)|Basilica di Santa Croce]], è uno dei maggiori complessi architettonici della città e costituisce il più significativo esempio del barocco leccese. Fu edificata a partire dal [[1549]] e secondo [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]] e Mario Manieri Elia il complesso programma decorativo della facciata andrebbe connesso a una celebrazione della vittoria nella [[battaglia di Lepanto]] ([[1571]]) nella quale le potenze occidentali avevano avuto la meglio sull'[[Impero ottomano]], con grandi benefici commerciali per la [[Terra d'Otranto]]. Fu elevata alla dignità di [[basilica minore]] da [[papa Pio X]] il 24 gennaio [[1905]]<ref>{{Cita web |url=http://www.gcatholic.org/churches/italy/0274.htm |titolo=''Catholic.org Basilicas in Italy'' |accesso=25 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150629011639/http://www.gcatholic.org/churches/italy/0274.htm |urlmorto=no }}</ref>
* [[Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo]], è una tra le più antiche chiese di Lecce costruita in epoca medievale nel [[1180]] dal normanno [[Tancredi di Lecce|Tancredi d'Altavilla]], venne poi ristrutturata nel [[1716]] acquistando un'impronta barocca ma preservando sempre elementi del suo stile originario.
[[File:Lecce Chiesasan di Sant'Irenegiovanni dei Teatinibattista.jpg|thumb|verticale=0.9|ChiesaBasilica di Sant'IreneSan Giovanni Battista al Rosario]]
* [[Basilica di San Giovanni Battista al Rosario]], elevata da [[papa Pio XII]] l'11 giugno [[1948]] alla dignità di basilica minore<ref>{{Cita web |url=http://www.gcatholic.org/churches/italy/0653.htm |titolo=Da GCatholic.org |accesso=25 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150628214740/http://www.gcatholic.org/churches/italy/0653.htm |urlmorto=no }}</ref>;
* [[Basilica di San Domenico Savio]], elevata alla dignità di basilica minore da [[papa Giovanni Paolo II]] il 16 aprile [[1984]]<ref>{{Cita web |url=http://www.gcatholic.org/churches/italy/1174.htm |titolo=''GCatholic.org Basilicas in Italy'' |accesso=25 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150629015857/http://www.gcatholic.org/churches/italy/1174.htm |urlmorto=no }}</ref>;
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=== Conventi ===
Il [[Palazzo dei Celestini]] è situato accanto alla Basilica di Santa Croce e venne edificato tra il 1659 e il 1695 da Giuseppe Cino e Cesare Penna su progetto di [[Giuseppe Zimbalo]].
[[File:Lecce Palazzo dei Celestini (Lecce) 01.JPGjpg|thumb|verticale=0.9|Palazzo dei Celestini]]
La facciata presenta delicati disegni ornamentali accanto alle finestre e all'ingresso, con punti e festoni floreali, e costituisce un esempio di barocco sobrio, alquanto raro da vedere nella Lecce settecentesca.
Un tempo sede del convento dei [[Congregazione dei Celestini|Celestini]], il palazzo è sede del Palazzo del Governo ([[Prefettura italiana|Prefettura]]) e dell'Amministrazione Provinciale.
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;Porta Napoli
[[File:Porta Napoli a, Lecce.jpg|thumb|verticale=0.9|Porta Napoli o Arco di Trionfo]]
[[Porta Napoli (Lecce)|Porta Napoli]], o arco di Trionfo, fu eretta nel 1548 in onore dell'imperatore [[Carlo V]] come dimostrazione di gratitudine per le opere di fortificazione fatte realizzare in difesa della città. Fu realizzato nel luogo dell'antica Porta San Giusto, al di sotto della quale, secondo la tradizione, riposavano le spoglie del santo. La porta è costituita da un solo fornice affiancato da due colonne corinzie binate che sorreggono un frontone triangolare sul quale sono scolpite le insegne imperiali con trofei e [[Panoplia|panoplie]]. Sul fregio centrale appare, in latino, l'epigrafe dedicatoria.
 
;Porta Rudiae
[[File:Lecce - Porta Rudiae a- Lecce1.jpg|thumb|verticale=0.9|Porta Rudiae]]
Poco più a sud dell'Arco di Trionfo, si trova la cosiddetta [[Porta Rudiae]], il cui nome deriva da quello dell'antica città di origine Messapica, posta nell'odierna periferia di Lecce, nucleo primigenio della successiva città.
Probabilmente, come nel caso dell'Arco di Trionfo, qui doveva essere presente una porta di origine medioevale. La porta crollò nel corso del Seicento e venne ricostruita nel 1700 per volere di un patrizio leccese. La porta è chiaramente di gusto barocco, opera di [[Giuseppe Cino]], e venne eretta quando ormai una vera e propria funzione difensiva non era più necessaria. La facciata è dominata dalla statua di [[sant'Oronzo]], accompagnata lateralmente dalle statue di [[Irene da Lecce|santa Irene]] e [[san Domenico]]. Sulle colonne della porta sono scolpiti quattro busti raffiguranti ''Euippa'', ''[[Malennio]]'', ''[[Dauno]]'' e ''[[Idomeneo]]'', nipote di [[Minosse]] e pronipote di [[Zeus]], mitico fondatore della città.
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L'[[Ipogeo Palmieri]] è un esempio di architettura funeraria [[messapi]]ca, ed è visitabile all'interno del giardino di Palazzo Guarini, lungo via Palmieri. Rinvenuta nel 1912 da un appassionato di antichità locali, la tomba apparve già priva di corredo, depredata probabilmente nel corso del [[XVI secolo]], epoca a cui risalgono alcune iscrizioni graffite sulle pareti del corridoio d'ingresso e delle celle. L'ipogeo è composto da tre ambienti disposti intorno a un [[vestibolo (architettura)|vestibolo]]. Sulla base di confronti stilistici e tipologici, per la tomba, realizzata evidentemente per una famiglia locale aristocratica, è stata proposta una cronologia all'inizi del [[III secolo a.C.]]
;Anfiteatro Romano
[[File:AnfiteatroAmphitheatre romano(Lecce) Lecce02.jpg|thumb|L'Anfiteatro Romano, col campanile del [[Duomo di Lecce|Duomo]] sullo sfondo]]
L'[[Anfiteatro romano di Lecce|Anfiteatro Romano]] è situato nella centralissima piazza Sant'Oronzo. Restano l'arena, le gradinate inferiori e parte delle mura esterne. Fu costruito in [[età augustea]] e misurava circa 102&nbsp;m × 83&nbsp;m e riusciva a contenere oltre 25 000 spettatori.
In epoche successive fu sotterrato e sovrastato da altri edifici. Il monumento venne scoperto durante i lavori di costruzione del palazzo della [[Banca d'Italia]], effettuati nei primi anni del Novecento. Le operazioni di scavo iniziarono quasi subito, grazie alla volontà dell'archeologo salentino [[Cosimo De Giorgi]], e si protrassero sino al 1940; è possibile ammirare solo un terzo dell'intera struttura, in quanto il resto rimane ancora nascosto nel sottosuolo di piazza Sant'Oronzo dove si ergono alcuni edifici e la [[Chiesa di Santa Maria della Grazia (Lecce)|chiesa di Santa Maria della Grazia]].
;Teatro Romano
[[File:TeatroAncient RomanoRoman theatre (Lecce) 03.jpg|thumb|verticale=0.9|Il Teatro Romano]]
Il [[Teatro Romano (Lecce)|Teatro Romano]] si trova in via dell'Arte della Cartapesta. Fu scoperto nel 1929, databile all'età augustea come l'Anfiteatro.
La [[cavea]] di questo Teatro, probabilmente riservato ai lupiensi mentre quello di piazza Sant'Oronzo veniva frequentato dai provinciali, misura 19&nbsp;m di diametro.
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=== Piazze ===
;Piazza Sant'Oronzo
[[File:Colonna di Sant'Oronzo (Lecce) 02.jpg|thumb|verticale=0.9|La Colonna di Sant'Oronzo]]
Il salotto elegante di Lecce è Piazza Sant'Oronzo, in parte occupata dall'Anfiteatro romano del I-II secolo d.C., riportato alla luce all'inizio del Novecento.
Nella piazza s'innalza la [[Colonna di Sant'Oronzo (Lecce)|colonna di Sant'Oronzo]], donata dalla città di [[Brindisi]] per adornare la piazza.
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;Piazza del Duomo
[[File:PugliaLecce Lecce1- tango7174Night - 01.jpg|thumb|left|upright=1.7|Piazza del Duomo di notte]]
È il barocco a dominare nella centrale [[Piazza del Duomo (Lecce)|Piazza Duomo]]. Questo grande cortile, poi modificato, risale al tempo del vescovo Gerolamo Guidano. A esso si accede attraverso i [[propilei]], realizzati verso la fine del [[XVIII secolo]] da Emanuele Manieri, essendo stati abbattuti gli originali muri d'ingresso.
 
Piazza Duomo è uno dei rari esempi di ''"piazza chiusa"''. Un tempo, la sera le porte, delle quali ancora oggi sono visibili gli imponenti mozzi, venivano serrate. Che si tratti di un chiaro esempio di barocco è evidente anche dalla soluzione a dir poco teatrale della ''"falsa facciata"''. Il visitatore che entra in Piazza Duomo si trova di fronte una facciata di chiesa, che solo a un'attenta visione si rileva ''"posticcia"''. È sufficiente varcare la soglia del portale per ritrovarsi nella navata laterale della Chiesa. La cattedrale non accoglie, dunque, il visitatore di fronte, ma si trova collocata, rispetto all'ingresso della Piazza, in modo parallelo. La soluzione scenografica venne adottata per evitare che il visitatore si trovasse di fronte a un muro piatto e senza decori.
[[File:Lecce SEDILE- Piazza Sant'Oronzo - 3.jpg|thumb|verticale=0.9|Il Sedile in piazza Sant'Oronzo]]
 
L'architetto leccese, che si adoperò per armonizzare l'arredo urbano, realizzò, ai lati dei propilei, i palazzi gemelli che, entrambi al piano terreno, palesano arcature a bugne lisce, oggi in parte chiuse o trasformate in porte e finestre.