X-Men: differenze tra le versioni

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== Storia editoriale ==
{{vedi anche|Uncanny X-Men|X-Men: Legacy|X-Men (fumetto)}}
I creatori della serie si ispirarono alla [[Doom Patrol]], un gruppo di giovani supereroi edito dalla concorrente [[DC Comics]]<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.cbr.com/wait-did-x-men-really-rip-off-doom-patrol/|titolo=Wait, did X-Men ''really'' rip off Doom Patrol?|pubblicazione=CBR.com|data=30 aprile 2009|accesso=24 febbraio 2017}}</ref> che a causa dei loro superpoteri venivano emarginati proprio come i giovani mutanti della Marvel.<ref name=":1">{{Cita news|url=http://www.fantasymagazine.it/17153/doom-patrol-di-grant-morrison-vol-1|titolo=Doom Patrol di Grant Morrison vol. 1 ∂ FantasyMagazine.it|pubblicazione=FantasyMagazine.it|accesso=24 febbraio 2017}}</ref> Stessa ispirazione anche per creare il personaggio di [[Charles Xavier]], mentore nonché fondatore degli X-Men, che corrisponde quasi perfettamente alla figura di Niles Caulder, ingegnere senza più l'uso delle gambe e costretto a muoversi su una sedia a rotelle capace tuttavia di guidare i tre giovani nelle loro missioni.<ref name=":1" /> Partendo dalla Doom Patrol, Lee crea il suo gruppo abbassando l'età media dei componenti e sostituisce ai poteri ottenuti tramite incredibili incidenti quelli dovuti a mutazioni genetiche<ref name=":1" />. Il tempo premiò le scelte di Lee: gli X-Men ebbero molto più successo della Doom Patrol.
 
In origine il fumetto si sarebbe dovuto intitolare "The Mutants" ma la proposta di Lee fu accolta da un interrogativo: «Chi sa cosa sono i mutanti?».<ref>{{Cita news|lingua=en|url= https://www.rollingstone.com/movies/movie-news/the-true-origins-of-x-men-77108/|titolo= The True Origins of 'X-Men'|pubblicazione=rollingstone.com |data=26 maggio 2014|accesso = 10 giugno 2020}}</ref> Allora venne scelto "X-Men" la cui caratteristica X venne poi ripresa dai vari gruppi mutanti formatisi successivamente come [[X-Factor (fumetto)|X-Factor]], [[X-Force]], [[Excalibur (fumetto)|Excalibur]] ed altri ancora.
 
Temi centrali del fumetto furono la paura della diversità, l'odio razziale e la [[Discriminazione verso i supereroi|discriminazione]].<ref>{{Cita web|url=http://www.quipsicologia.it/pregiudizio-razzismo-e-gli-x-men/|titolo=Pregiudizio e razzismo nei fumetti e film: gli X-Men|accesso=1º gennaio 2013|anno=2012}}</ref> Non a caso il primo nemico degli X-Men, [[Magneto]], oltre a essere un mutante è anche un ebreo che ha trascorso alcuni anni della sua infanzia in un campo di concentramento, dove ha visto morire i genitori vittime della discriminazione, che ora colpiscono lui e la sua specie definita dagli scienziati Homo Sapiens Superior. Negli anni il fumetto perse popolarità fin quando non se ne decise il rilancio nel maggio [[1975]] a opera di [[Chris Claremont]] che sfruttando i fondamentali ideati da Stan Lee e dai suoi successori e aggiungendo nuovi elementi come relazioni amorose e approfondimenti psicologici riuscì a far avere un enorme successo alla serie che divenne una delle più vendute della Marvel. Col tempo furono introdotti nuovi personaggi e nuove testate.
 
=== Anni '60: le origini ===