Lucio Dalla: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== L'infanzia ===
Figlio del bolognese Giuseppe Dalla (1896-1950), direttore in città del club di [[tiro a volo]] (sarà descritto in ''Come è profondo il mare'': "Babbo, che eri un gran cacciatore di quaglie e di fagiani...")<ref>{{Cita web|url = http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=5371|titolo = Come è profondo il mare|pubblicazione = antiwarsongs.org|accesso = 25 ottobre 2011|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110926030639/http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=5371|urlmorto = no}}</ref> e della [[stilista]] e casalinga bolognese Jolanda detta Jole<ref>{{YouTube|autore=[[Red Ronnie]]|id=I1o3T8HbbX8|titolo=Tobia Righi, la persona che è stata sempre accanto a Lucio Dalla|minuto=11|secondo=20|produttore=Red Ronnie|data=16 maggio 2018|citazione=|cid=|accesso=27 maggio 2025|urlmorto=}}</ref> Melotti (1901-1976), che verrà ritratta nella copertina dell'album ''[[Cambio (Lucio Dalla)|Cambio]]'',<ref>{{cita web|url=https://www.bonculture.it/culture/musica/lucio-dalla-e-manfredonia-la-citta-vissuta-da-bambino-che-gli-ha-plasmato-lanima-di-mare/|titolo=Lucio Dalla e Manfredonia, la città vissuta da bambino che gli ha plasmato l'anima di mare|autore=Maria Teresa Valente|data=21 luglio 2019|accesso=4 marzo 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/04/lucio-dalla-in-libreria-la-biografia-raccontata-dal-sindaco-di-manfredonia/901837/|titolo=Lucio Dalla, in libreria la biografia raccontata dal sindaco di Manfredonia|sito=[[Il Fatto Quotidiano]]|autore=David Marceddu|data=4 marzo 2014|accesso=7 marzo 2016 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160307120930/http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/04/lucio-dalla-in-libreria-la-biografia-raccontata-dal-sindaco-di-manfredonia/901837/|urlmorto=no}}</ref> trascorre la prima parte dell'infanzia nella sua Bologna.<ref name=Leoni>{{cita web|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/03/11/679140-lucio-dalla-eredita-morcaldi-parenti-padre.shtml|titolo="Il papà di Lucio era Giuseppe" La 'cugina' Fiorella Fantuzzi: "Ecco la verità sull'infanzia di Dalla"|sito=[[Il Resto del Carlino]]|data=11 marzo 2012|accesso=7 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304103921/http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/03/11/679140-lucio-dalla-eredita-morcaldi-parenti-padre.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref name=Dondi >{{cita web|autore=Gilberto Dondi|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/03/10/678840-lucio-dalla-eredita-paternita.shtml|titolo=Dalla, voci sulla paternità "Voglio qui Lucio"|sito=il Resto del Carlino|data=10 marzo 2012|accesso=26 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015041717/http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/03/10/678840-lucio-dalla-eredita-paternita.shtml|urlmorto=no}}</ref> Quando, nel 1950, il padre muore per un tumore, la madre decide di istruirlo presso il [[Collegio Vescovile Pio X]] di [[Treviso]], dove trascorre le scuole elementari iniziando ad esibirsi in piccole recite scolastiche.<ref>{{cita web|autore=DanieleFerrazza|url=http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/03/01/news/e-morto-lucio-dalla-studio-tre-anni-a-treviso-1.3239729|titolo=Addio a Lucio Dalla, studiò tre anni a Treviso al Collegio Pio X|accesso=14 novembre 2012|sito=La tribuna di Treviso|data=2 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120304234844/http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/03/01/news/e-morto-lucio-dalla-studio-tre-anni-a-treviso-1.3239729|urlmorto=no}}</ref> Dalla tornerà a parlare della morte del padre in alcune interviste rilasciate nei primi anni ottanta: «Avevo sette anni... Provai la sensazione struggente di una perdita che mi consentiva di dire a me stesso con pietà e tenerezza: da oggi sei solo come un cane».<ref name="Corriere">{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=LucioDalla|titolo=Lucio Dalla - Biografia|accesso=14 novembre 2012|sito=Corriere della Sera|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130323224511/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=LucioDalla|urlmorto=no}}</ref> Ancora: «Così ho imparato a fare della mia vita un modello di solitudine, cioè a cercarmela, a organizzarmela, a viverla, questa mia solitudine, come un momento di benessere profondo, necessario per una corretta lettura dell'esistenza».<ref name="Corriere"/>
 
Suo zio [[Ariodante Dalla]] è stato un cantante melodico molto popolare negli [[anni 1940|anni quaranta]] e [[anni 1950|cinquanta]];<ref>{{cita web|url=http://www.leggo.it/archivio.php?id=168384|titolo=Morto Lucio Dalla|accesso=14 novembre 2012|sito=Leggo.it|data=2 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120414054852/http://www.leggo.it/archivio.php?id=168384|urlmorto=no}}</ref> proprio all'inizio di questi ultimi, il piccolo Lucio impara a suonare la [[fisarmonica]].<ref>{{cita web|url=http://www.apollodoro.it/articolo/morto-lucio-dalla-addio-al-grande-cantante-italiano/5907/|titolo=Morto Lucio Dalla: addio al grande cantante italiano|accesso=19 novembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120622004401/http://www.apollodoro.it/articolo/morto-lucio-dalla-addio-al-grande-cantante-italiano/5907/}}</ref> Anche in merito a questo Dalla ha più volte ricordato come sua madre fosse convinta di avere un figlio geneticamente portato per lo spettacolo, non ostacolandolo mai nei suoi propositi di entrare nel mondo della musica: «Avevo undici anni quando mia madre, donna strana, una stilista che non sapeva mettere un bottone, mi portò in un istituto psicotecnico di Bologna per un test sulle mie attitudini: risultò che ero un mezzo deficiente». Ancora: «Mia madre sospettava fossi un genio, anche per questo mi lasciò partire a quindici anni per [[Roma]]».<ref name=dagospia >{{cita web|url=http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-e-morto-lucio-dalla-colpito-da-un-infarto-in-un-albergo-di-montreux2-36147.htm|titolo=LUCIO Dalla, morto di infarto in Svizzera|accesso=26 novembre 2012|data=1º dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120404135303/http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-e-morto-lucio-dalla-colpito-da-un-infarto-in-un-albergo-di-montreux2-36147.htm|urlmorto=no}}</ref> Il percorso scolastico di Dalla non sarà mai lineare: terminate le scuole dell'obbligo inizia prima [[Istituto tecnico commerciale|ragioneria]], passando poi al [[liceo classico]] e infine al [[liceo linguistico]]. «A scuola andavo male (ricorderà l'artista) preferivo andare in giro a suonare. A diciassette anni ero già a Roma a fare musica».<ref name="Corriere"/>
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Nel 1973, Dalla cessa il proprio rapporto professionale con i parolieri [[Sergio Bardotti]] e [[Gianfranco Baldazzi]] (autori di quasi tutte le canzoni incise fino ad allora) e si rivolge al poeta bolognese [[Roberto Roversi]]. La nuova collaborazione attraverserà quattro anni e tre ''[[long playing]]'', definiti dalla critica "fondamentali" per lo sviluppo e l'imposizione, in Italia, della [[canzone d'autore]].<ref>''Enciclopedia della canzone italiana'', di Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ed. Curcio, 1990; alla voce Dalla Lucio, di Gianfranco Baldazzi, pag. 467</ref> L'incontro con il poeta accentuerà ancora di più l'impegno politico del musicista, già affiorato, più volte, nei lavori precedenti. A far scoccare la scintilla fra i due, dopo qualche prova alla [[Libreria Antiquaria Palmaverde]] di Bologna, è il verso "nevica sulla mia mano", da ''La canzone di Orlando'': «Rimasi come scioccato da questo meccanismo - ricorda Dalla - e da lì cominciammo ad andare avanti [...] Roversi mi ha insegnato cose ininsegnabili. Per [[partenogenesi]], per [[osmosi]], tirandomi da lontano delle freccine con la cerbottana, mi ha fatto capire delle cose che non avrei mai capito né a scuola né da solo né andando tre volte sul monte Sinai. Ho capito soprattutto l'organizzazione del pensiero della canzone, la parola, il segno, il senso, la forza».<ref name="Colombati"/>
 
Il risultato della loro prima collaborazione è ''[[Il giorno aveva cinque teste]]'', uscito nel 1973. Il disco è un'opera molto sperimentale e di difficile interpretazione, in virtù dell'alto spessore dei testi e dei continui cambi musicali, fatti di suoni eccentrici e spiazzanti, e proprio per questo ricco di tematiche e possibili livelli di lettura.<ref>{{Cita news|url =http://www.debaser.it/recensionidb/ID_4171/Lucio_Dalla_Il_Giorno_Aveva_Cinque_Teste.htm|titolo =Lucio Dalla: Il Giorno Aveva Cinque Teste|pubblicazione =Debaser|accesso =28 febbraio 2013|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20131017230620/http://www.debaser.it/recensionidb/ID_4171/Lucio_Dalla_Il_Giorno_Aveva_Cinque_Teste.htm|urlmorto =no}}</ref> A tutto questo si aggiunge la qualità dell'interpretazione vocale, giocata su frequenti cambi di registro e sul gusto per l'improvvisazione jazzistica che definiscono un mondo musicale del tutto nuovo e autonomo.<ref name="Pasquali"/> Il brano d'apertura, ''Un'auto targata TO'', è un forte brano di denuncia civile, trattando argomenti quali l'immigrazione e la speculazione edilizia, presentato per il [[Festival di Sanremo 1973]] ma non ammesso in gara<ref>{{YouTube|autore=[[Red Ronnie]]|id=I1o3T8HbbX8|titolo=Tobia Righi, la persona che è stata sempre accanto a Lucio Dalla|minuto=22|secondo=14|produttore=Red Ronnie|data=16 maggio 2018|citazione=|cid=|accesso=27 maggio 2025}}</ref>. Il disco continua con brani di carattere sociale come ''L'operaio Gerolamo'' e ''Alla fermata del tram'', solo musicali, come ''Pezzo zero'' e altri come ''Il coyote'' (sul dualismo ragione/istinto), ''Passato presente'' e la delicata e sognante ''La canzone di Orlando''.
 
[[File:TazioNuvolari.jpg|thumb|upright=0.8|right|Un'immagine del pilota [[Tazio Nuvolari]]]]