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[[File:Chiesa di Santa Maria dei Greci di Caggiano.JPG|thumb|upright|Chiesa di Santa Maria dei Greci]]
[[File:Chiesa Santa Venere di Caggiano.jpg.JPG|thumb|Ruderi della chiesa di Santa Veneranda]]
* La chiesa di Santa Caterina fu in origine ([[XI secolo]]) dedicata al culto greco-[[Chiesa ortodossa|ortodosso]] e presenta pianta a croce greca. Fu danneggiata dal [[terremoto della Basilicata del 1857|terremoto del 1857]]. La parte ancora conservata dell'edificio venne ripulita internamente agli inizi del [[XX secolo]] e vi furono aggiunti gli affreschi sulla volta del [[presbiterio]]. Conserva sulnel soffitto a cassettoni della navata tre tele di [[Nicola Peccheneda]] ("raffiguranti il ''Corpo di Cristo''", "il ''Martirio di santa Caterina''", "e il ''San Carlo Borromeo''"), mentre altri due dipinti si trovano sulla parete, uno con ("''Cristo che assolve l'adultera''", eun altro con la "''Conversione della Samaritana''") eed un'altraultima con (''Maria Santissima del Carmine e san Simone'') nel braccio sinistro del [[transetto]], l'unico conservato. I dipinti sonofurono datatieseguiti altra [[1769]] e 1770. Un dipinto di [[Muccioli di Salvitelle]] del [[1604]] e raffigurante "''San Mattia''" si trova sopra l'altare del santo. Sopra l'[[altare maggiore]] in [[marmo]] si trova una statua lignea di "''Santa Caterina''" con diadema in argento.
* La chiesa di Santa Maria dei Greci ([[XI secolo]]) fu forse la prima chiesa eretta nel paese, con un'originaria pianta a croce greca. Risalirebbe secondo la tradizione locale, alla metà del [[VI secolo]] ed era inizialmente affidata ai monaci [[basiliani]] e fu in seguito [[chiesa ortodossa]] fino al [[1570]]. La chiesa Nel [[1770]] fu rimaneggiata con pianta a croce latina. Vi si conservano l'altar maggiore in marmo e un altare in legno dedicato a san Bartolomeo. In abbandono, ne crollò il tetto, ma è attualmente in via di recupero. Vi è sepolto Andrea Raguseo "''de Venetiis'', ultimo vescovo della diocesi di Satriano, morto nel [[1439]].
* Fuori dal paese, su una roccia sono presenti i ruderi della cappella di Santa Veneranda, risalente probabilmente all'[[XI secolo]], a navata unica e con abside semicircolare, distrutta da un terremoto nel [[XVIII secolo|Settecento]].