RMS Titanic: differenze tra le versioni

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{{nd||Titanic (disambigua)|Titanic}}
{{Infobox nave
|Categoria = transatlanticonave passeggeri
|Nome = RMS ''Titanic''
|Immagine = RMS Titanic 3.jpg
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|Intitolazione = [[Titani]], gruppo di divinità della mitologia greca
|Destino_finale = Naufragata il 15 aprile 1912 a seguito della collisione con un iceberg al largo di [[Terranova]]
|Stato = [[Relitto del Titanic|Relitto]] nell'[[Oceano Atlantico]] situato 3 810 [[metri|m]] di profondità
|Velocità = 24
|Dislocamento = 52.310
|VelocitàVelocità_km = 2144
|Velocità_km = 39
|Classe = [[Classe Olympic|Olympic]]
|Costruttori = [[Harland and Wolff]]
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|Altezza = 53,3
|Pescaggio = 10,5
|Propulsione = * 29 caldaie, (242 motrici a doppiocilindri flussocontrapposti, e1 5turbina a semplicebassa pressione; tre alberi motore con flusso)elica.
* 2 macchine alternative a 4 cilindri in linea
* 1 turbina a bassa pressione
* 3 alberi motore con elica
|Capacità_di_carico =
|Equipaggio = 891898 membri
|Passeggeri = {{formatnum:13171308}} persone
* Terza classe: 709
* Seconda classe: 284277
* Prima classe: 324322
|Scialuppe di salvataggio = 20
* 14 scialuppe da 65 persone
* 2 lance da 40 persone
* 4 canotti pieghevoli Hengelhardt da 47 persone
* Totale: 1178 persone
|Soprannome = "L'Inaffondabile"
|Ref = Fonti citate nel corpo del testo
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Secondo di un trio di transatlantici, il ''Titanic'', assieme ai suoi due modelli gemelli {{nave|RMS|Olympic||6}} e {{nave|HMHS|Britannic||6}}, era stato progettato per offrire un collegamento settimanale di linea con l'[[Stati Uniti d'America|America]] ed assicurare il dominio delle rotte oceaniche alla [[White Star Line]]. Costruito presso i cantieri [[Harland and Wolff]] di [[Belfast]], il ''Titanic'' rappresentava la massima espressione della tecnologia navale del tempo ed era il più grande e lussuoso bastimento del mondo.
 
Durante il suo viaggio inaugurale (da [[Southampton]] a [[New York]], via [[Cherbourg]] e [[Cobh|Queenstown]]) ebbe una collisione con un iceberg alle 23:40 (ora della nave) di domenica 14 aprile 1912, evento che provocò l'apertura di alcune falle sotto la [[linea di galleggiamento]], allagando i primi cinque [[Compartimento stagno|compartimenti stagni]], il [[gavone]] di prua, tutte e tre le stive postali e il locale della caldaia 6 del transatlantico. L'allagamento, 2 ore e 40 minuti più tardi, provocò l'inabissamento della nave (alle 2:20 del mattino del 15 aprile), facendola spezzare in due tronconi. Nel naufragio persero la vita {{M|14961518}} persone, compresi i membri dell'equipaggio; solo 712705 persone riuscirono a sopravvivere, 6 delle quali furono salvate fra la gente finita in acqua. L'evento suscitò enorme sconcerto nell'opinione pubblica e portò alla nascita della [[Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare]], nota come [[SOLAS]].
 
== Costruzione ==
Il ''Titanic'', così come i suoi gemelli, era stato progettato per competere con l'{{nave|RMS|Lusitania||6}} e l'{{nave|RMS|Mauretania||6}} della compagnia rivale [[Cunard Line]], (che erano all'epoca le navi più lussuose, veloci e imponenti impegnate sulle rotte transatlantiche), ma(concorrenza basandoalla la competizione non sulla velocità, ma bensì sul lusso sfrenato: la classe Olympic, venne quindi disegnata e progettata per essere superiore ad ogni altra nave in termini di comfort e lusso a discapito della velocità, che si attestava intorno ai 22 nodi, al contrario del Lusitania e del Mauretania, che avevano potenti turbine in grado di spingerle ad oltre 26 nodi. A tale concorrenzaquale la Cunard risponderà a propria volta con l'[[RMS Aquitania|RMS ''Aquitania'']]).<ref name=B14-16>{{cita|Bossi 2012|pp. 14-16}}.</ref> Poiché svolgeva anche il servizio postale, gli venne assegnato il prefisso [[Royal Mail Ship|RMS]] (''Royal Mail Ship'') oltre a [[SS (marina)|SS]] (''Steam Ship''). La nave era stata progettata da [[AlexanderWilliam CarlislePirrie]], succedutopresidente poidella [[Harland and Wolff]], dall'architetto navale [[Thomas Andrews (ingegnere)|Thomas Andrews]], che era il capo progettista, e nipote dida [[WilliamAlexander Pirrie]] presidente della [[Harland and WolffCarlisle]]. La costruzione fu finanziata dall'[[armatore]] statunitense [[John Pierpont Morgan]] con la sua società, la International Mercantile Marine Co.<ref name=B14-16/>
 
Il nome deriva dai "[[Titani]]", figure imponenti della [[mitologia greca]].
[[File:Titanic under construction.jpg|thumb|left|L'''RMS Olympic'' quasi completato, strutturalmente simile al ''Titanic'']]
Il progetto era decisamente ambizioso ed era nato nel 1907 da un accordo tra Pirrie e [[Joseph Bruce Ismay]], presidente della compagnia [[White Star Line]]; lo scafo aveva una lunghezza di 268,83 metri, una [[Baglio (nautica)|larghezza]] di 28,4 metri e un'altezza di 53,3&nbsp;m,<ref name=B33>{{cita|Bossi 2012|p. 33}}.</ref><ref name=NG2017>{{Cita news|titolo=La tragedia del Titanic|data=ottobre 2017|pp=102-119|rivista=National Geographic Storica|numero=104}}</ref> con un [[pescaggio]] di 10,518 m.
 
Il cantiere della nave fu avviato il 31 marzo 1909 a Belfast, in Irlanda del Nord. Lo [[scafo]] del ''Titanic'' fu varato il 31 maggio 1911 e le sovrastrutture furono completate il 31 marzo dell'anno seguente.<ref name=B14-16/>
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Il lavoro di costruzione delle navi negli [[anni 1910]] era difficile e pericoloso. Per i {{formatnum:15000}} uomini che all'epoca lavoravano presso la [[Harland and Wolff]], le precauzioni di [[Sicurezza sul lavoro|sicurezza]]<ref>{{cita|Gill 2010|p. 105}}.</ref> erano molto rudimentali; gran parte del lavoro venne svolto senza [[Attrezzatura antinfortunistica|attrezzature antinfortunistiche]], come caschi o guanti. Di conseguenza, durante la costruzione del ''Titanic'', vennero registrati 246 feriti, 28 dei quali "gravi" (braccia amputate da macchine o gambe schiacciate sotto la caduta di pezzi di acciaio); sei persone morirono sulla nave stessa mentre veniva costruita e allestita e altre due persero la vita nelle officine e nei capannoni del cantiere navale.<ref>{{cita|Gill 2010|p. 109}}.</ref> Poco prima del [[Varo (nautica)|varo]] un operaio venne ucciso da un pezzo di legno cadutogli addosso.<ref>{{cita|Bartlett 2011|p. 33}}.</ref>[[File:RMS Titanic sea trials April 2, 1912.jpg|thumb|Il ''Titanic'' mentre lascia [[Belfast]] il 2 aprile 1912]]
[[File:Olympic and Titanic Side Plan 1911.png|thumb|upright=2|Sezione del ''Titanic'']]
Le prove in mare avrebbero dovuto svolgersi lunedì 1° aprile 1912, ma a causa del forte vento e del meteo avverso, vennero rimandate al giorno successivo e si svolsero il 2 aprile 1912.<ref name="S22">{{cita|Spignesi 1998|p. 22}}.</ref> Per seguire tali prove, a bordo vennero imbarcati 78 tra piloti e fuochisti e 41 membri dell'equipaggio, mentre nessun membro del personale domestico pare fosse a bordo.<ref>{{cita|Eaton, Haas 1995|p. 44}}.</ref> Per tutta la giornata la nave venne sottoposta a test di velocità e manovrabilità (come arresti di emergenza, misurazioni delle qualità di manovra a velocità diverse). Le prove andarono a buon fine, quindi la nave poté entrare in servizio; tra le altre cose, essa mostrò di potersi fermare solo in una distanza di tre volte la sua lunghezza. Francis Carruthers, ispettore del [[Board of Trade]], avendo il nuovo transatlantico soddisfatto di tutti i requisiti imposti dal governo britannico, firmò il [[certificato di navigabilità]] n. 131428, valido per un periodo di un anno. Fu inserito nel registro navale del [[porto di Liverpool]] col numero ufficiale di vascello 131428 e [[sigla telegrafica]] "MGY".
 
== Caratteristiche ==
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La propulsione era a [[Motore a vapore|vapore]];<ref name=B33/> era quindi un [[piroscafo]], a differenza delle tipologie successive, definite [[Motonave|motonavi]], dotate di [[Motore a combustione interna|motori a combustione interna]]. Il vapore prodotto nelle caldaie a [[carbone]] azionava due motrici alternative invertibili a triplice espansione, ciascuna costituita da quattro cilindri in linea (un cilindro ad alta pressione, un cilindro a pressione intermedia e due cilindri a bassa pressione), che imprimevano la rotazione alle due eliche esterne mediante un albero di trasmissione. L'elica centrale era invece azionata da una [[Turbina a vapore|turbina]] Parsons a bassa pressione non invertibile, che sfruttava il vapore esausto delle motrici alternative.<ref name=C27>{{cita|Chirnside 2015|p. 27}}.</ref> In merito alla non invertibilità del motore a turbina, si è più volte sostenuto che essa fu una probabile causa dell'inerzia con cui il ''Titanic'' rispose alla manovra per evitare la collisione con l'iceberg.<ref name=B28-33/>
 
Le macchine alternative del ''Titanic'' e dei suoi due gemelli restano le più grandi mai costruite,<ref name=B28-33>{{Cita|Bossi 2012|pp. 28-33}}.</ref> occupando quattro ponti in altezza e sviluppando quasi {{Converti|3438|MW|CV|lk=on}} di potenza.<ref name=B28-33/>
{{Doppia immagine|right|Titanic's Marconi appartus.jpg|188|Titanic Marconi Wireless Radio Room.jpg|168|Ricostruzione della sala radio del ''Titanic''|L'unica fotografia della sala radio del ''Titanic'': al banco, ripreso di spalle, siede il marconista [[Harold Bride]]}}
Le 29 caldaie, aventi un diametro di 5 metri ciascuna, venivano alimentate attraverso 159 focolari ed erano in grado di bruciare circa 728 tonnellate di carbone al giorno. La velocità di crociera era di {{Converti|21|nodi|kmh|lk=on}} e la velocità massima era di {{Converti|2326|nodi}}.<ref name=C27/> Solamente tre dei quattro fumaioli erano funzionanti, mentre il quarto aveva solo la funzione di presa d'aria e fu aggiunto per rendere la figura della nave più imponente;<ref name=B30>{{cita|Bossi 2012|p. 30}}.</ref> erano dipinti in ocra e nero, come voleva la tradizione della White Star, mentre il rosso era il colore della [[Cunard Line]].<ref name=B27-33/> Il ''Titanic'' era un gioiello di tecnologia e, per ironia della sorte, era ritenuto, e da alcuni soprannominato, «inaffondabile».<ref name=B7-9/>
 
=== La sala radio ===
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Nel 1964 uscì la commedia musicale ''[[Voglio essere amata in un letto d'ottone]]'' (''The Unsinkable Molly Brown''), tratto dal musical omonimo. Il film narra la storia romanzata di [[Margaret Brown|Molly Brown]], detta appunto "l'inaffondabile".
 
Nel 1979 uscì ''[[S.O.S. Titanic]]'', telefilm anglo-statunitense diretto da [[William Hale (regista)|William Hale]]. L'anno seguente fu la volta di ''[[Blitz nell'oceano]]'' (''Raise the Titanic''), un film statunitense di [[Jerry Jameson]] adattato dal romanzo ''[[Recuperate il Titanic!]]'' di [[Clive Cussler]].<ref name=altrifilm>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2013/02/05/dieci-film-sul-titanic/3/|titolo=SOS Titanic|accesso=15 maggio 2020|dataarchivio=15 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200615203959/https://www.ilpost.it/2013/02/05/dieci-film-sul-titanic/3/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 1996 venne realizzata la miniserie ''[[Titanic (miniserie televisiva 1996)|Il Titanic]]'', che riproduce la storia della nave in due parti, ciascuna della durata di un'ora e venti minuti circa. Nonostante ci siano delle reinterpretazioni inventate, la trama racconta alcuni aneddoti reali, come la storia della famiglia Allison.<ref name=film/>
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Nel 2010 esce ''[[Titanic II (film)|Titanic II]]'', un [[film di serie B]] prodotto dallo studio [[The Asylum]], che si svolge su una nave vittima di un destino pressoché analogo nel 2012.<ref name=film/> Nel 2022 sempre lo studio The Asylum produce ''[[Titanic 666]]'' dove, in prossimità del luogo dell'affondamento del primo Titanic, viene compiuto un rito satanico che scatena fenomeni paranormali.
 
Un'[[Titanic (miniserie televisiva 2012)|altra miniserie]] è stata trasmessa nel 2012, in occasione del centenario della tragedia.
 
=== Letteratura ===
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;In italiano
* {{Cita libro|autore=Robert D. Ballard|titolo=Il ritrovamento del Titanic|editore=Mondadori|anno=1987|città=Milano|isbn=88-374-0988-5|cid=Ballard}}
* Donatello Bellomo, ''Titanic. L'altra storia'', Milano, Mursia, 2012, ISBN 978-88-425-4978-9
* {{cita libro|autore=Walter Lord|titolo=Titanic: la vera storia|editore=Garzanti|città=Milano|anno=1998|ISBN=88-11-66858-1|cid=Lord 1998}}
* {{Cita libro|autore=Claudio Bossi|titolo=Titanic|città=Firenze|editore=De Vecchi|anno=2012|isbn=978-88-412-0769-7|cid=Bossi 2012}}