Lidia Menapace: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Anni Quaranta e Cinquanta: inizi come partigiana e impegno sociale nei cattolici ===
Ancora giovanissima prese parte alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] come [[staffetta partigiana]] e nel dopoguerra si impegnò nei [[Movimentismo#Movimentismo cattolico|movimenti cattolici]], in particolare con la [[Federazione universitaria cattolica italiana|FUCI - Federazione Universitaria Cattolica Italiana]].<ref name=autogenerato1>{{cita news|url = http://www.communion-liberation.org/articoli/ita/rassegna_gius/23_02%20Liberaz%20menapace.pdf|autore = Lidia Menapace|titolo = Morto Giussani l'uomo dell'obbedienza. Fondatore di Comunione e Liberazione, fede intrepida, capace di misurarsi. Ma fino a un certo punto|pubblicazione = [[Liberazione (quotidiano)|Liberazione]]|data = 23 febbraio 2005|p = 5|accesso = 16 gennaio 2018|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120118134055/http://www.communion-liberation.org/articoli/ita/rassegna_gius/23_02%20Liberaz%20menapace.pdf|dataarchivio = 18 gennaio 2012}}</ref>. Nel 1952 Menapace si trasferì in [[Alto Adige]] e nel 1964 fu, quale candidata della [[Democrazia Cristiana]], la prima donna eletta nel [[Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano|consiglio provinciale di Bolzano]], insieme a [[Waltraud Gebert Deeg]]. In quella stessa legislatura fu anche la prima donna ad entrare nella [[giunta provinciale]], come [[assessora]] effettiva per gli Affari Sociali e la Sanità.<ref>
{{cita web|url = http://www.mclink.it/com/itnet/pdonna/pdonna142/politica.htm|titolo = Donne e Politica|accesso = 24 gennaio 2009|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051119034856/http://www.mclink.it/com/itnet/pdonna/pdonna142/politica.htm|dataarchivio = 19 novembre 2005}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/addio-lidia-che-la-terra-ti-sia-lieve|titolo=Lidia Menapace non ce l’ha fatta. Siamo ancora più poveri|sito=[[il manifesto]]|accesso=6 giugno 2025|urlmorto=no}}</ref>
</ref>
 
=== Anni Sessanta e Settanta: continuo dell'impegno culturale e attivistico nei comunisti ai tempi del 1968 ===